Animali e religione: un legame antichissimo

Potrebbe esserci la caccia all'origine dei sacrifici di animali alle divinità.
Animali e religione: un legame antichissimo
Paloma de los Milagros

Scritto e verificato la biologa Paloma de los Milagros.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

La presenza degli animali nella religione è caratterizzata da un’enorme varietà simbolica e diversità a seconda della divinità di riferimento. Sia come guide, oggetti sacrificali o semplici compagni, numerose specie hanno contribuito al culto sacro.

Molto spesso, nella religione gli animali sono estranei alla natura dell’uomo. Ciò viene confermato dal rifiuto mostrato dai credenti nei confronti dell’opera L’origine delle specie, con la quale nel 1859 Charles Darwin rese nota la sua importantissima teoria dell’evoluzione.

Il dualismo religione-animali rafforza la missione delle diverse religioni di “elevare” l’essere umano oltre la sua animalità terrena avvicinandolo al divino.

Il ruolo degli animali nella religione

Nonostante questo antichissimo dualismo, vale la pena sottolineare l’importanza che la presenza animale ha acquisito nei vari contesti religiosi. A questo proposito, professionisti della fede e teologi stabiliscono due categorie principali:

  • Animali guida o messaggeri. Sono degli esseri con speciali poteri divini, che servono a guidare o illuminare l’uomo verso la divinità. Numerosi esempi compaiono nelle narrazioni bibliche cristiane ed ebree.
  • Animali che agiscono nell’ombra. Sono estranei alla natura umana, ma rilevanti in termini di simbolismo sacro. Un esempio potrebbero essere le scimmie situate nelle vicinanze dei templi buddisti.
Rappresentazione del serpente e della mela di Adamo ed Eva.

Data la varietà dei riti e degli dei venerati, in questa ampia classificazione bisogna considerare anche delle derivazioni sottostanti. Infatti, l’origine e l’evoluzione delle diverse religioni rende difficile individuare dei parametri ben definiti rispetto alla simbologia animale.

Pertanto, gli animali guida che a volte fungono da messaggeri possono talvolta raggiungere lo stato divino divenendo oggetto di adorazione. Il concetto di adorazione animale è attribuito ai polemisti greci e romani che lo usarono per mostrare il loro rifiuto delle teorie antropomorfiche, i cui dei avevano sembianze animali.

Ad ogni modo, sappiamo che il culto religioso verso gli animali, nella maggior parte dei casi, non era rivolto alla specie in questione, ma al potere sacro che si era reincarnato in un nuovo essere.

Tra gli animali maggiormente venerati ci sono gli elefanti, considerati un simbolo di buona fortuna dalla religione induista. Il massimo esponente è Ganesh, con la testa di elefante e il corpo umano.

L’origine dei sacrifici

Parlando del legame tra gli animali e la religione, non possiamo non menzionare i sacrifici. Nonostante la difficoltà di spiegarne l’origine, diversi teologi come il tedesco Walter Burkert o lo storico rumeno Mircea Eliade li attribuiscono alla tensione emotiva.

Statua di Ganesh.

L’uomo, a differenza del resto della specie, quando caccia, si immedesima nella sofferenza. Questa tensione tra compassione e bisogno di uccidere ha dato origine ai rituali di pre-caccia che, successivamente, sono stati assimilati dalla sfera religiosa.

Per Burkert, quando l’uomo caccia, si risveglia in lui un istinto primordiale proprio degli animali. Celebre una sua frase: “nella caccia, un animale molto simile a un essere umano deve essere trattato nel modo in cui non si dovrebbe mai trattare un umano”, da cui derivano i conseguenti sacrifici.

La catarsi generata dal trionfo, e l’ansia per aver ucciso, furono all’origine di varie pratiche volte a dimostrare il “consenso” animale. È un mito registrato sia nella mitologia greca che nei rituali degli antichi israeliti nella Bibbia.

Spiegare il ruolo degli animali nella religione è complesso e teoricamente irrealizzabile, data la diversità dei culti esistenti. Tuttavia, il contributo diretto o indiretto verso l’illuminazione divina dell’uomo sembra essere una caratteristica comune ai diversi tipi di fede.


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