Che cos'è l'ansia da separazione e come porvi rimedio

Che cos'è l'ansia da separazione e come porvi rimedio

Ultimo aggiornamento: 22 maggio, 2015

È frequente che i bambini sviluppino stati d’ansia quando si separano da chi si sta prendendo cura di loro o dall’ambiente al quale sono abituati. Sapevi che anche gli animali soffrono di questo disturbo? Continuate a leggere il seguente articolo per saperne di più sull’ansia da separazione e su come porvi rimedio. 

Il vostro cane non può essere lasciato solo? È possibile che stia soffrendo un disturbo comportamentale. L’ansia da separazione è una manifestazione eccessiva di stress, paura, malessere e depressione che l’animale prova nel momento in cui rimane da solo o si separa dal suo padrone.

In che cosa consiste l’ansia da separazione?

È una patologia che condiziona i comportamenti dell’animale, tutti hanno a che vedere con lo stress e sono:

  1. Perdita del controllo sfinterico 
  2. Ululati e latrati quando rimane solo
  3. Comportamenti distruttivi
  4. Ansia quando intuisce che il padrone sta per uscire

Questo problema comportamentale è dovuto all’alto livello di dipendenza dal padrone ed è proprio di un animale insicuro. L’eccessivo attaccamento del cane fa sì che non possa sopportare l’essere privato della compagnia del suo padrone e comincia a sviluppare comportamenti, come quelli descritti, che non sono altro che un modo per esternare e per calmare l’ansia generata dalla separazione, anche se solo per pochi minuti, il tempo di scendere a comprare qualcosa e tornare.

Quali cause

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Non si conoscono esattamente quali possano essere i fattori che fanno sì che un animale sviluppi un attaccamento eccessivo al suo padrone, nonostante, sembra che abbiano un certo peso alcuni elementi come uno svezzamento precoce, delle caratteristiche genetiche, la razza o se il cane ha sofferto qualche trauma relazionato a situazioni di abuso o di abbandono. 

Sembra che ci sia una connessione tra la mancanza del processo chiamato “attaccamento primario” (il momento in cui la madre obbliga i cuccioli a esplorare e a passare più tempo da soli) e lo sviluppo dell’ansia da separazione. In genere i cuccioli che vivono questa fase, tra la sesta e l’ottava settimana, tendono ad essere più indipendenti e più sicuri di sé rispetto a quelli che non hanno mai avuto lo spazio sufficiente per rimanere da soli o se il padrone non si è preparato nel modo giusto per accogliere l’animale in casa.

Come evitare l’ansia da separazione

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Per capire se il cane sta cominciando a soffrire di questo disturbo, ci sono alcuni segnali che possono mettervi in allerta per esempio se sviluppa sovreccitazione quando tornate a casa (vi salta addosso, urina, ecc.). Quando un cane si emoziona troppo, significa che era  preoccupato per l’assenza del padrone, quindi, la cosa migliore da fare è ignorarlo fino a quando non si sia calmato e solo allora, salutarlo. Gli farete così capire che è questo lo stato mentale che deve mantenere in vostra assenza, che non è successo nulla e che va tutto bene anche se rimane da solo un po’ di tempo.

Dovete sapere che l’imparare a passare del tempo solo fa parte proprio del suo processo di educazione. Ovviamente si tratta di un percorso che ha bisogno di un pò di temponon potete lasciarlo solo di punto in bianco; è meglio cominciare con brevi intervalli e, poco a poco, aumentare il tempo di solitudine. Solo così eviterete di  provocargli un trauma, con i conseguenti problemi di comportamento di cui abbiamo parlato. Il cane capirà che quando uscite ritornate, senza che questa debba essere un’esperienza stressante.

Da tenere presente

  • L’ansia da separazione si manifesta con diversi gradi di intensità a seconda del cane, così come cambia a seconda delle circostanze. Per esempio, ci sono cani che rimangono tranquilli se lasciati soli nelle ore diurne, ma non sopportano di rimanere soli di notte. Ce ne sono altri che soffrono ansia da separazione dopo aver passato tanto tempo in compagnia, per esempio durante le vacanze. Dovrete prestare attenzione a quali possano essere le cause che innescano questo comportamento e saper valutare il grado di intensità del disturbo.
  • Molte volte la noia viene confusa con l’ansia da separazione, se un cane si comporta in modo del tutto normale e dopo undici o dodici ore di solitudine, comincia a graffiare le porte o a ululare, probabilmente è solo annoiato.
  • Bisogna stare attenti a questi comportamenti, gli animali possono somatizzare l’ansia e soffrire di diarrea, anoressia e per fino dare inizio a episodi di autolesionismo.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.