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Clonazione di animali domestici: realtà o fantascienza?

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Da anni un laboratorio sudcoreano fornisce servizi di clonazione di animali domestici ai suoi clienti.
Clonazione di animali domestici: realtà o fantascienza?
Ultimo aggiornamento: 08 maggio, 2021

In un’altra epoca, parlare di clonazione di animali domestici sarebbe sembrato fantascienza. Tuttavia, al giorno d’oggi è una realtà. Ciononostante, la situazione non è certo come si potrebbe immaginare. Se volete sapere di più sulla clonazione e perché viene proposta questa possibilità agli animali domestici, ve lo diciamo oggi su i Miei animali.

Cos’è la clonazione? Esiste in natura?

La clonazione implica un insieme di tecniche biotecnologiche per ottenere copie geneticamente identiche di un organismo biologico. L’organismo copiato si chiama clone.

Anche se ci può sembrare un processo puramente artificiale, i cloni esistono in natura. Ad esempio, alcune piante e organismi unicellulari come i batteri sono in grado di riprodursi asessualmente per produrre una  copia identica di sé stessi.

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Un altro esempio di “clone naturale” è rappresentato dai gemelli omozigoti, che sono geneticamente identici. Questa condizione si verifica quando un singolo uovo fecondato si divide in due zigoti. Questi zigoti continueranno a dividersi fino a formare due embrioni e poi due feti che condivideranno la stessa placenta.

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Invece, i gemelli eterozigoti sono formati dalla fusione di due diversi ovuli e due diversi spermatozoi, e non condividono la placenta. Non assomigliano tra di loro più di quanto un fratello non si assomigli a un altro, anche se nascono nello stesso momento.

La clonazione in laboratorio

Esistono diversi tipi di clonazione artificiale, e ognuna ha uno scopo diverso.

  • Clonazione genica. Da segmenti di DNA (geni).
  • La clonazione riproduttiva. Per creare copie di animali completi.
  • Clonazione terapeutica. Per generare linee cellulari che producano un tessuto da cellule staminali. Questo tipo di clonazione è destinato a sostituire i tessuti danneggiati o affetti da malattie, da qui l’importanza della ricerca clinica.

Come avviene la clonazione di animali? La pecora Dolly

Sicuramente, quando si parla di clonazione ci viene alla mente la pecora Dolly, che è stato il primo mammifero clonato da una cellula adulta. Dolly venne creata dagli scienziati Ian Wilmut e Keith Campbell presso il Rolin Institute di Edimburgo nel 1996.

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In questo caso, dalle ghiandole mammarie di alcune pecore adulte, gli scienziati prelevarono alcune cellule e isolarono i nuclei. Invece, da altre pecore estrassero gli ovuli, rimuovendo dal loro interno i nuclei. Dopodiché, iniettarono i nuclei isolati in precedenza dalle ghiandole mammarie delle altre pecore. Gli ovuli che si svilupparono in embrioni vennero poi collocati nell’utero di una pecora adulta. In questo modo nacque Dolly.

La clonazione di animali domestici come attività economica

Da allora sono trascorsi oltre 20 anni e le tecniche di clonazione si sono perfezionate. Negli esperimenti di questo tipo si sono utilizzate diverse procedure su numerose specie animali come: cavie, gatti, cervi, cani, cavalli, muli, buoi, mucche, conigli, scimmie…

Questi esperimenti si eseguono per vari obiettivi, come quelli scientifici, di produzione o anche di conservazione. Tuttavia, qualche anno fa un laboratorio sudcoreano ha voluto trasformare la clonazione di animali in un’attività economica.

La Sooam Biotech Research Foundation è il laboratorio che dal 2009 offre servizi di clonazione ai propri clienti. Lancelot Encore è stato il primo cane clonato commercialmente, un cucciolo di Labrador che è stato ordinato da una coppia americana per 155.000 dollari. La facoltosa coppia perse il suo cane, Sir Lancelot, a causa di un cancro un anno prima e raccolsero i fondi necessari per clonare il loro amato animale domestico scomparso.

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Dopo Lancelot ci sono stati molti altri casi di animali domestici clonati. La clonazione si effettua in modo simile a quella eseguita con la pecora Dolly. Da alcune cellule adulte dell’animale scomparso, si estraggono i nuclei che vengono in seguito iniettati negli ovuli di cani femmina donatrici. L’embrione risultante sarà impiantato in una femmina che metterà in gestazione l’animale clonato.

Possiamo riavere i nostri animali domestici scomparsi attraverso la clonazione?

La risposta è no. Con la clonazione di animali da compagnia si ottengono animali molto simili a quelli originali, ma ci sono molti altri fattori che influenzano la creazione di un individuo.

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Non tutti i geni sono facilmente replicabili, e c’è anche una forte influenza dell’epigenetica. Cioè i fattori che regolano l’espressione dei geni senza alterare la catena del DNA, che sono ereditabili. Inoltre, come è stato studiato in precedenza, la cultura, l’istruzione, l’ambiente in generale rendono i gemelli identici individui con un carattere e una personalità unici.

Da una parte, la clonazione di animali domestici sta diventando un business. Molte persone hanno voluto riavere i loro compagni a quattro zampe. Tuttavia, bisogna essere consapevoli che questo non riporterà indietro il proprio animale da compagnia che non c’è più.


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  • National Human Genome Research Institute. Clonación.
  • Mariana Rojas; Felipe Venegas; Jean Luc Servey & Michel Guillomot. Clonación, producción de quimeras y células pluripotenciales. International Journal of Morphology. 22(4):343 – 350, 2004.
  • Sooam Biotech Research Foundation. Doog Cloning.
  • El Mundo. Clone a su mascota por 80.000 euros.
  • Newman, H. H., Freeman, F. N., & Holzinger, K. J. (1937). Twins: a study of heredity and environment. Oxford, England: Univ. Chicago Press.

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