Comportamento e habitat del becco a scarpa

Il becco a scarpa è un uccello molto particolare: un volatile endemico del continente africano dall'aspetto preistorico
Comportamento e habitat del becco a scarpa

Ultimo aggiornamento: 30 marzo, 2019

Il becco a scarpa è un uccello molto particolare originario dell’Africa. Un documentario di National Geographic ha descritto il becco a scarpa come un uccello che ha le gambe di una cicogna, il becco di un pellicano e la testa di un’aquila.

Dobbiamo ammettere che è una buona descrizione. Il becco a scarpa potrebbe sembrare una creatura mitologica, frutto dell’immaginazione di un bambino.

Si tratta di un uccello inconfondibile che gli scienziati chiamano ‘re testa di balena’ o Balaeniceps rex.

Questo uccello ha un aspetto quasi preistorico ed è classificato come in pericolo di estinzione. Sfortunatamente infatti, gli esemplari del becco a scarpa continuano a diminuire.

Dalla sua scoperta nel XIX secolo, il becco a scarpa ha suscitato molto interesse tra la comunità scientifica. Sono uccelli molto grandi, anche se le femmine sono sempre più piccole dei maschi.

Il maschio è alto 150 cm e la distanza tra le punte delle sue ali è tra i 230 e i 260 centimetri. Le femmine, invece, misurano circa 20 centimetri in meno rispetto ad un maschio medio.

Sorprendentemente un esemplare di questa specie può raggiungere i 50 anni di età, cosa che lo rende uno dei più antichi uccelli selvatici. A causa del loro lento sviluppo, gli esemplari di becco a scarpa raggiungono la maturità sessuale dopo i quattro anni di età.

Il piumaggio di questi curiosi uccelli è di colore grigio bluastro e cenere, con un tono verdastro sul dorso. Il ventre e le piume della coda sono quasi bianchi, mentre i suoi occhi sono gialli e le gambe nere.

Becco a scarpa seduto

Comportamento del becco a scarpa

Il becco a scarpa ha un comportamento piuttosto curioso. È un uccello molto solitario, che tende alla sedentarietà. Non ama essere disturbato e, in generale, non si avvicina agli altri esemplari della stessa specie, tranne quando è la stagione del corteggiamento. Tuttavia, anche in queste situazioni di solito non ci sono più di tre nidi per chilometro quadrato.

Una volta che un esemplare ha trovato un posto che gli sembra adatto e dove può trovare cibo senza fare grandi sforzi, di solito rimane lì a lungo. Anche se sono uccelli di grandi dimensioni, costruiscono nidi, solitamente costituiti da canne.

Mangia per lo più pesce. Tra questi, preferisce il bichir del Senegal, il pesce gatto e il tilapia. Tuttavia, i pesci non sono la sua unica fonte di cibo.

Un becco a scarpa si nutre anche di anfibi, giovani coccodrilli, serpenti d’acqua e, molto raramente, di altri uccelli acquatici.

Sfortunatamente per i turisti, questa specie di uccelli è prevalentemente notturna. Di solito rimane nascosto durante il giorno per evitare i predatori ed esce a cercare da mangiare durante la notte. Per questo motivo, i turisti di solito non li vedono in azione.

Durante il periodo di riproduzione, il becco a scarpa forma coppie monogame. I genitori depongono le uova in nidi che misurano tre o quattro metri di larghezza.

Ogni coppia può avere due o tre uova, ma ne sopravviverà solo uno.

I pulcini del becco a scarpa misureranno un metro solo due mesi dopo la nascita. Anche così, i genitori si prenderanno cura di lui e non gli permetteranno di lasciare il nido troppo a lungo fino ai cinque mesi.

Habitat

Questa specie abita principalmente nelle zone orientali e tropicali dell’Africa. Ciò significa che le più alte concentrazioni di questa specie si trovano sparse tra il Sudan e lo Zambia.

Durante il periodo della riproduzione, questo uccello vive solitamente in aree paludose dove si verificano inondazioni stagionali, come la Tanzania e l’Uganda.

Becco a scarpa nella palude

Durante il resto dell’anno, l’habitat del becco a scarpa è caratterizzato da acque basse e vegetazione poco densa.

A causa delle sue dimensioni, il becco a scarpa preferisce rimanere nelle aree dove può godere di una buona visibilità.

Le acque poco ossigenate sono ideali per il becco a scarpa, perché i pesci sono costretti a nuotare più vicini alla superficie, il che li rende facili prede per il volatile. In aree come il Sudan, il becco a scarpa si nutre anche di riso e altri cereali simili.

Cosa minaccia questo uccello?

La distruzione del suo habitat è tra le minacce più significative. I luoghi scelti per la riproduzione sono anche i posti migliori per le coltivazioni.

Pertanto, quando le sue aree di riproduzione vengono danneggiate, il becco a scarpa forma meno coppie e deposita un numero inferiore di uova. Questo ridurrà il numero di esemplari in un lasso di tempo molto breve.

Inoltre, questa specie è vittima del commercio illegale di animali in via di estinzione. I trafficanti di animali rubano le sue uova per venderle al miglior offerente. In alcuni paesi è legale cacciare il becco a scarpa. In Tanzania, uno dei luoghi dove è legale, il becco a scarpa viene cacciato per essere mangiato.

Fortunatamente, ci sono diverse iniziative internazionali che cercano di proteggere questa specie, ad esempio dei progetti di allevamento in cattività per aumentare la popolazione di questi uccelli. Speriamo che nei prossimi anni si possa verificare un aumento del numero di becco a scarpa liberi e protetti.


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  • Distribution and conservation of the shoebill (Balaeniceps rex) in the southern Sudan Guillet A Biological Conservation, vol. 13, issue 1 (1978) pp. 39-49
  • The phylogenetic affinities of the Shoebill (Balaeniceps rex) Mayr G J. Ornithol, vol. 144 (2003) pp. 157-175 Published by Deutsche Ornithologen-Gesellschaft/Blackwell Verlag

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