Cosa si deve fare se si è testimoni del maltrattamento di un animale?

Cosa si deve fare se si è testimoni del maltrattamento di un animale?

Ultimo aggiornamento: 27 luglio, 2015

Il maltrattamento animale è un argomento delicato, soprattutto perché coinvolge la salute ed il benessere di un essere vivente. Tuttavia, in alcuni paesi le politiche e la legislazione sotto questo aspetto sono ancora molto carenti, anche se la grande maggioranza degli stati è dotata di disposizioni che regolano la corretta detenzione di animali domestici, e il divieto di tenere alcune specie esotiche. In questo articolo vi daremo alcune indicazioni su cosa si deve fare se siamo testimoni del maltrattamento di una animale. Prima di tutto specifichiamo cosa esattamente viene considerato maltrattamento di un animale. Quando parliamo di maltrattamento animale stiamo parlando di comportamenti o azioni che, per eccesso, o per omissione, finiscono per mettere a rischio l’integrità, la salute fisica e psicologica di un animale, mettendone di conseguenza a repentaglio la vita e il normale sviluppo.

Atti o comportamenti per eccesso

maltrattamento

Si tratta di una serie di azioni o comportamenti nei confronti di un animale che sono considerati eccessivi. Per esempio punizioni violente, botte, o accanimenti, isolamento, repressione del loro comportamento naturale, per dirne alcune che finiscono per colpire l’animale tanto nella sua integrità fisica che in quella psicologica, impedendo il suo normale sviluppo e generando problemi di tipo comportamentale che porteranno alla necessità di trattamenti e terapie.

Bisogna ricordare che la sovralimentazione o la protezione eccessiva sono altre forme di maltrattamento, perché scatenano negli animali condotte simili a quelle provocate dal trattamento violento ( esaurimento nervoso, stress, aggressività, malattie).

Atti o comportamenti per omissione 

Tutta una serie di comportamenti che trascurano un bisogno dell’animale. Ad esempio quando un animale non viene alimentato, o curato, quando gli si impedisce di muoversi e quindi di fare attività, fra le tante. Tutte queste azioni corrispondono a comportamenti sistematici che, alla pari dei comportamenti eccessivi, sono da considerarsi torture.

Bisogni basilare di un animale

Il procedimento per determinare legalmente se un animale è stato maltrattato si basa sulla violazione dei suoi bisogni primari. In linea generale sono questi:

  • Rispetto per la sua integrità fisica
  • Attenzione e cure veterinarie regolari
  • Alimentazione
  • Esercizio e igiene
  • Ricovero adeguato

Animali da lavoro ( animali da traino)

Animali da lavoro

Probabilmente questa categoria e quella degli  animali domestici per consumo alimentare sono quelle con la normativa più completa.

Purtroppo questa regolamentazione non è stata fatta a beneficio dell’animale, ma per evitare situazioni che potrebbero colpire la scorrevolezza del traffico o la salute umana.

In molti paesi è vietato l’uso di veicoli a trazione animale, mentre in altri è permessa con restrizioni riguardanti il peso che possono portare, ma questo non evita il maltrattamento come dimostrano i lividi, le lacerazioni, o la malnutrizione evidente, che si possono rilevare sulle costole e sulle ossa prominenti dei fianchi di animali come cavalli, asini, o buoi.

Nel caso in cui si veda un animale da lavoro maltrattato, si può denunciare il fatto all’ufficio competente illustrando la situazione, se è possibile documentando con video o foto, questo servirà come prova, in modo che la polizia possa sequestrare l’animale al suo padrone.

Animali domestici

Fra gli animali domestici sono considerati sia quelli che si allevano per consumo alimentare che quelli da compagnia. Se si osservano illegalità ai danni di animali domestici, sarà molto più solerte l’intervento della polizia per animali destinati al consumo alimentare.

Dovuto al fatto che per poterli allevare i padroni devono garantire a detti animali condizioni igieniche idonee, vaccinazioni e alimentazione corretta, affinché il prodotto sia d’ottima qualità e non sia rischioso per la salute della persone, una  semplice telefonata all’ASL potrebbe risolvere in questi casi il problema. 

Purtroppo in molti paesi manca una regolamentazione sul trattamento (e su ciò che è considerato maltrattamento) degli animali da compagnia.Quindi bisognerà informarsi sulle normative vigenti in ogni luogo e su come usarla a favore degli animali; ad esempio, nella maggioranza dei paesi ci sono codici che regolano la detenzione corretta di animali da compagnia, e che illustrano gli aspetti basilari della convivenza con le persone.

Se una regola prescrive un controllo sulle feci degli animali da compagnia per evitare la diffusione di malattie e di odore cattivi, se si osserva un animale che vive in condizioni malsane si può telefonare alla polizia. Un fenomeno molto utile agli animali sono le denunce attraverso i social network, questi fanno pressione sulle autorità obbligandole ad intervenire.

Si può intervenire in prima persona, ma non è molto raccomandabile, perchè anche se molti tra quelli che maltrattano gli animali evitano il confronto diretto, ci si potrebbe trovare in situazioni pericolose.  Tuttavia nel caso in cui chi maltratta si mostri ben disposto, si può cercare di avvicinarsi in modo amichevole, un gran numero di maltrattamenti agli animali non è dovuto a cattiveria, ma all’ignoranza. Un’altra cosa che si può fare è denunciare direttamente agli uffici della protezione animale, creati appositamente per ricevere questo tipo di denunce.

Pertanto si raccomanda principalmente di informarsi, denunciare, raccogliere prove ( video, foto, testimonianze),cercare di sensibilizzare e chiedere l’appoggio delle autorità e delle organizzazioni di protezione animale, presenti nella vostra città.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.