I sensi dei serpenti: armi davvero infallibili

I sensi dei serpenti: armi davvero infallibili
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

La vista, l’udito e l’olfatto sono alcuni dei sensi che ci permettono di interagire e interpretare ciò che ci circonda. Al contratrio, gli ofidi hanno un modo speciale di catturare le informazioni del mondo esterno. Per questo motivo, oggi vi guideremo alla scoperta di tutti i sensi dei serpenti.

Sensi dei serpenti: l’udito e il tatto

I serpenti possono dislocare le mascelle e inghiottire grandi animali come i bufali. Le loro ossa non sono unite come nei mammiferi. In cambio, hanno dovuto però accettare di perdere gran parte del loro udito.

Gli ofidi mancano dell’orecchio esterno e del timpano, un fatto che per anni li fece considerare come animali sordi. In realtà possiedono un osso conosciuto come “staffa” (columella auris), che è simile a quello dei mammiferi. Nel loro caso, è avvolta da tessuti e collegata al fluido dell’orecchio interno, permettendo di percepire le vibrazioni.

I serpenti non hanno la capacità di percepire suono né rumori che si propagano per via aerea. Sono però formidabili nell’avvertire anche la minima vibrazione, se trasmessa tramite il terreno.

Gli spostamenti di una possibile preda, per esempio, o altri movimenti possono essere rivelati come una specie di tatto avanzato. Specialmente se appoggiano al suolo la loro mascella inferiore, dove viene ospitata la staffa. Negli ofidi, i sensi del tatto e dell’udito sfumano le loro differenze per rilevare le vibrazioni in maniera congiunta.

Sensi dei serpenti: la vista

L’occhio dei serpenti è molto simile a quello degli altri vertebrati. Possiedono però anche una membrana oculare trasparente, che si muove vicino alla pelle, invece di una palpebra.

Alcuni ofidi, come i serpenti verme, hanno occhi primitivi che non rilevano i colori. Nonostante ciò, la maggior parte dei serpenti diurni presentano pupille rotonde con coni e bastoncelli, le cellule responsabili della differenziazione dei dettagli, della luce e del colore.

Dobbiamo ricordare che i serpenti trascorrono la vita strisciando a terra, con molte barriere visive dinanzi. Ecco perché una vista troppo sviluppata, come quella dei rapaci, sarebbe praticamente inutile a questi rettili.

L’arma segreta dei serpenti: la termoricezione

Tuttavia, è il rilevamento della luce a infrarossi che rende alcuni serpenti autentici specialisti nel rilevamento della preda. I serpenti a sonagli, pitoni o boa possono rilevare variazioni termiche di 0,001 gradi grazie alle loro fossette termorecettori.

un'immagine catturata a infrarossi

I serpenti velenosi, come quello a sonagli, possiedono delle fossette su entrambi i lati del muso, simili a narici. Al contrario, i serpenti costrittivi come pitoni e boa hanno più cavità, in numero assi maggiore ai cugini velenosi, ma meno sensibili.

Questo permette ai serpenti di rilevare una preda facilmente, anche in completa oscurità. Dinanzi a specie del genere, quindi, sarebbe del tutto inutile rimanere immobili. La loro capacità di termoricezione gli permetterà di verificare la presenza di un essere vivente e, in base alla situazione, lo spingerà ad attaccare o meno.

Sensi dei serpenti: l’olfatto

Uno dei sensi dei serpenti più sorprendenti è l’olfatto. Possiedono un apparato speciale chiamato “organo vomeronasale”, noto anche Organo del Jacobson. È presente in molti animali, anche nella specie umana, sebbene molti credano che non funzioni allo stesso modo nelle persone.

Serve per catturare feromoni e altre sostanze chimiche, che altrimenti sfuggirebbero al normale olfatto. Questi composti entrano in contatto diretto con il tessuto dell’organo vomeronasale, grazie alla costante estroflessione della lingua.

un serpente con la lingua all'infuori

Ecco perché i serpenti la tirano fuori continuamente, per “assaggiare” l’aria. Alcuni credono che la forma biforcuta della lingua permetta ai serpenti di rilevare la posizione degli stimoli chimici rilevati dall’organo vomeronasale.

L’organo vomeronasale consente ai serpenti di individuare le prede e anche di riconoscere i parenti. Il normale olfatto è meno sviluppato rispetto ad altri animali e, da solo, non basterebbe a questi rettili per poter sopravvivere in natura.

Pertanto, anche se i classici sensi dei serpenti non sorprendono per la loro precisione, il rilevamento delle vibrazioni, la termoricezione e l’organo vomeronasale sono strumenti fondamentali per la vita di questi rettili.

È importante notare che la maggior parte degli ofidi non è pericolosa per gli uomini: essi tendono a fuggire non appena rilevano le nostre dimensioni e calore. Il loro istinto li spingerà ad attaccare solo se non hanno altra scelta. Questo è il motivo per cui i morsi di serpente sono generalmente causati da incidenti o dalla disattenzione, oltre che, ovviamente, per condotte assolutamente imprudenti.


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