La gastroenterite nei cani

La gastroenterite nei cani

Ultimo aggiornamento: 19 novembre, 2015

In molti credono al fatto che spesso i cani finiscono per assomigliare ai loro padroni, e viceversa.

Di sicuro altri non saranno d’accordo con quest’affermazione, ma è senz’altro vero che noi uomini condividiamo con questa specie animale diverse malattie, come per esempio il diabete.

Oggi vi parleremo però di un’altra malattia: la gastroenterite.

La gastroenterite nei cani

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La gastroenterite consiste in un’infiammazione che riguarda lo stomaco e l’intestino tenue e che causa vomito, dolori addominali e diarrea. È di solito provocata da determinati batteri e virus, ma può anche essere dovuta ad acqua contaminata o alla manipolazione sbagliata di certi alimenti.

Può anche essere contratta mangiando spazzatura o altre sostanze inappropriate. Si trasmette tra i cani proprio come succede per gli esseri umani.

Alle volte la gastroenterite può anche essere una malattia del tratto intestinale quando esso non compie le sue funzioni in maniera corretta. In questo caso comporta la stessa sintomatologia descritta in precedenza.

Può colpire qualsiasi razza di cane e in qualsiasi fase della vita, anche se esistono razze che tendono ad essere più inclini a contrarla. Tenete però sempre a mente che un cane che vomita non è un fenomeno così raro, visto che lo fanno per purgare lo stomaco.

I sintomi della gastroenterite nei cani

Come specificato nel paragrafo anteriore, non è raro che un cane vomiti ogni tanto, o anche che abbia un po’ di diarrea, soprattutto se ha mangiato qualcosa che non rientra nella sua dieta giornaliera. Ma da lì ad avere la gastroenterite c’è una bella differenza.

Oltre ai sintomi menzionati, che dovranno essere più che occasionali (vomito e diarrea devono essere persistenti), noterete che l’animale è restio a mangiare e a fare qualsiasi tipo di attività fisica, che sia uscire a passeggio o giocare con voi.

Sommando tutto questo ad un mancato ingerimento di alimenti, noterete come risultato che il vostro cane si trova in uno stato di avvilimento.

È anche probabile che percepiate che il vostro animale è afflitto da dolore, o per la posizione che adotta o perché emette suoni di lamentela.

Allo stesso modo è possibile notare come egli realizzi movimenti strani con l’addome, occasionati talvolta da crampi in quella zona zona o dovuti ad un tentativo di forzare il vomito per trovare sollievo ai suoi fastidi.

Nel caso in cui la gastroenterite sia in uno stato aggravato, potrebbe apparire del sangue sia nel vomito che nelle feci. In questi casi è imprescindibile portare il nostro cane con urgenza dal veterinario.

Solo il medico potrà valutare adeguatamente lo stato dell’animale e somministrargli il trattamento più conveniente. Se non si agisce con rapidità, la situazione potrebbe complicarsi e portare a gravi conseguenze.

Trattamento della gastroenterite per i cani

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Se i suoi sintomi non sono indicativi di uno stato avanzato della malattia, potrete occuparvi voi stessi dell’adeguato recupero dell’animale attraverso una serie di misure atte a far riposare il suo apparato digestivo, riuscendo in questo modo a recuperare del tutto il suo stato abituale.

Come abbiamo detto, il cane stesso non sentirà la voglia di ingerire alimenti, e anche se da una parte può trattarsi di un aspetto positivo, dovrete offrirgli delle piccole quantità di cibo per un paio di giorni.

Se durante questo periodo non vuole mangiare nulla, non vi preoccupate, ma non lasciate che passino più di due giorni senza mangiare, o potrebbe indebolirsi troppo. Passati i due giorni, se i sintomi persistono, dovrete consultarvi con un veterinario.

Il cane non sentirà neanche il desiderio di bere dell’acqua poiché gli causa vomito, ma in questo caso bisognerà essere intransigenti. Così come per gli umani, nei cani uno dei maggiori rischi che porta la gastroenterite consiste nella disidratazione.

Dovrete quindi provare a tutti i costi a far ingerire al cane una buona quantità di acqua tutti i giorni. Altrimenti sarà opportuno portare il cane da uno specialista affinché valuti se non sia il caso di idratarlo con il siero. Ciò sarà anche necessario se il vomito non diminuisse.

Se il veterinario lo considera opportuno, a causa dell’origine della malattia, potrebbe stabilire che il miglior trattamento per l’animale è l’assunzione di antibiotici, ma dovrà essere sempre lui a deciderlo. Non cadete nella tentazione di medicarlo di testa vostra, nemmeno se non fosse la prima volta che si presenta la malattia.

In ultimo, non dimenticate di dargli tutto il vostro affetto, sarà fondamentale per far sì che il suo recupero sia ancora più veloce.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.