La gravidanza della cagna. Di quali attenzioni ha bisogno?

La gravidanza della cagna. Di quali attenzioni ha bisogno?

Ultimo aggiornamento: 14 marzo, 2022

Spesso i padroni dei cani, soprattutto di quelli di razza, vogliono allevare dei cuccioli. Ma che cosa dovete fare esattamente per aiutare la vostra cagna in un momento così delicato? Vi spieghiamo le attenzioni che dovete dedicarle e tutto ciò che dovete sapere sulla gravidanza della cagna.

Prime attenzioni

Se la gravidanza della cagna è qualcosa voluto dai padroni che così l’hanno deciso, per prima cosa dovete scegliere il padre. È importantissimo fare un controllo medico per essere sicuri che il suo stato di salute sia buono, che non soffre di malattie congenite o ereditarie (lo stesso discorso vale per i padri, nemmeno loro devono soffrire di malattie ereditarie) e per scartare patologie parassitarie.

Il passo successivo è portare la cagna dal veterinario, che stabilirà il momento perfetto per l’accoppiamento e per permettergli di seguire l’intera gestazione ed evitare così qualsiasi complicazione al momento del parto.

Nel caso in cui la gravidanza non sia stata cercata o se la cagna è una randagia che avete raccolto dalla strada, bisogna rivolgersi ugualmente al veterinario che vi dirà come procede la gestazione e  scartarà possibili problemi. Prima della gravidanza, entrambi i genitori devono essere vaccinati (soprattutto la madre, per essere sicuri che il suo sistema immunitario sia perfetto e che i cuccioli non corrano nessun pericolo da questo punto di vista) e sverminati.

La femmina può essere sverminata  anche durante la gestazione, ma bisogna usare i prodotti appositi per femmine in gravidanza.

A volte accade che dopo l’accoppiamento, se la femmina non è stata fecondata, si verifichi una pseudogravidanza,  la cagna mostra tutti i sintomi caratteristici della gravidanza ma senza aver avuto i cuccioli. In casi estremi può anche avere un falso parto che dev’essere trattato con medicinali.

Il modo migliore per sapere se la cagna è gravida è farle un’ecografia. In questo modo potrete sapere lo stato generale degli embrioni e dell’intero apparato riproduttivo della madre. Inoltre, verso le 6 settimane, si consiglia di farle fare una radiografia per sapere il numero esatto dei nascituri. Gli stadi della gestazione di una cagna sono: calore, accoppiamento, gravidanza, parto, allattamento, svezzamento. Ogni fase ha bisogno di attenzioni particolari e dovete sempre cercare di fare in modo che l’ambiente sia tranquillo per garantire la buona salute dei cuccioli.

Durante la gestazione

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La gestazione dura dai 60 ai 63 giorni, i tempi possono essere più brevi se i cuccioli sono grandi, e i sintomi della gravidanza sono rigonfiamento dell’addome e l’aumento della dimensione delle mammelle e dei capezzoli che diventano di colore rosa. La cagna incinta dovrà seguire una dieta equilibrata per mantenere il suo peso e soprattutto nelle prime 6 settimane si raccomanda di non aumentare le dosi del cibo, né di darle degli integratori, per evitare che i cuccioli si sviluppino eccessivamente ed evitare complicazioni durante il parto.  A partire dal mese e mezzo dovrete invece darle più nutrienti e dividere il cibo in varie razioni che distribuirete nell’arco della giornata, infatti l’aumento delle dimensioni dell’utero impediscono la dilatazione dello stomaco. Per quanto riguarda l’aumento del cibo, a partire dal mese e mezzo, aggiungerete un 25%, comunque dev’essere sempre il veterinario a dirvi che tipo di alimentazione dovete darle e in che quantità.

Durante il parto…

Tutti gli animali, e le cagne in particolar modo, si arrangiano da soli, ma è sempre meglio controllare che tutto vada per il verso giusto e fare affidamento su una persona, della quale la cagna si fida, che possa intervenire in caso di bisogno. Quando si avvicina il momento del parto, la femmina comincia a mostrare alcuni sintomi: è inquieta, cerca un luogo tranquillo e poco illuminato, si lecca spesso e la temperatura corporea scende a 37°.

Se nella zona delle anche si produce un affossamento e comincia a tremare, significa che sta dilatando e che ha le contrazioni.

Dovete tenere pronta una cassa sufficientemente grande nella quale entrino la madre e i cuccioli e rivestirete la base di questa nuova cuccia con tessuti, coperte vecchie o cuscini per farla stare comoda. Dopo due ore dalla prima contrazione, nascerà il primo cucciolo.

I cuccioli

cuccioli

I cuccioli di solito nascono avvolti nel sacco amniotico, e la placenta esce subito dopo, nonostante, a volte succede che nascano due cuccioli e solo successivamente esce la placenta. Bisogna controllare che siano state espulse tutte le placente. Si può aiutare la cagna e tagliare il cordone ombelicale, anche se normalmente è la madre che taglierà i cordoni e mangerà le placente.

L’intervallo tra una nascita e l’altra è di circa 20 minuti. In questo arco di tempo la cagna approfitterà per prendersi cura del cucciolo appena nato (rompe il sacco amniotico per permettergli di respirare, taglia il cordone, lo pulisce, ecc.).

Se notate che la madre non si prende cura di un cucciolo perché è impegnata con un altro, potete intervenire e pulire il cucciolo con un asciugamano pulito, se è possibile immergete il panno prima nell’acqua bollente e una volta tiepido e ancora umido passaglielo addosso fino a quando grida con forza.

Subito dopo il parto, i cuccioli vogliono poppare e cercano il calore della madre e della cucciolata, perché nei primi giorni di vita non sono in grado di regolare la loro temperatura, infatti è meglio coprirli con un telo o con un asciugamano. Un’attenzione che dovete avere soprattutto nei momenti in cui la madre si allontana dal luogo in cui ha partorito.

 

La fase dell’allattamento dura tra le 4 e le 6 settimane, già dalla quarta i cuccioli sono in grado di ingerire alimenti solidi. In questo periodo la madre mangia molto di più, potete darle cibo per cuccioli, infatti è molto più nutriente.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.