Le installazioni speciali per elefanti in cattività

Le peculiarità delle installazioni speciali per elefanti in cattività sono oggetto di studio da parte dei responsabili dei centri di allevamento e dei giardini zoologici. Inoltre, trattandosi di animali di grandi dimensioni, la sfida che presentano diventa ancora più grande.
Le installazioni speciali per elefanti in cattività
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

L’allevamento in cattività di animali selvatici rappresenta una pratica abituale da generazioni. È soprattutto il caso degli elefanti, animali particolarmente ammirati per la loro bellezza, dimensioni, forza e intelligenza. I centri di allevamento o i giardini zoologici che se li contendono hanno bisogno di ogni genere di installazioni speciali per elefanti.

Le necessità e le capacità degli animali di queste dimensioni pongono a dura prova i progettisti che hanno il compito di ideare gli edifici che li ospitano. Bisogna tenere conto di tutto: dall’altezza dei soffitti alla resistenza dei materiali.

Installazioni speciali per elefanti in cattività

Di quali altezze stiamo parlando?

I maschi adulti di elefante africano possono arrivare a misurare più di 6 metri. E, se lo spazio lo consente, a volte si sollevano sulle proprie zampe posteriori. Di conseguenza, una struttura destinata a contenere uno di questi animali deve raggiungere un’altezza minima di 7,5 metri.

Ciò significa che qualunque luce, ventilatore, cavo, telecamera di sorveglianza o elemento che presenti una certa fragilità deve essere collocato a partire da questa altezza. Questi articoli, se sono posti a un’altezza inferiore ai 7 metri, si trovano in pericolo e devono essere quindi protetti da una struttura in metallo.

Un elefante che si solleva sulle zampe posteriori può sollevarsi di diversi metri.

E che cosa succede alle porte?

Nel corso della storia, sono stati progettati diversi tipi di porta (e di sistemi per consentire i loro movimenti) tenendo a mente le esigenze degli animali in cattività. Gli aspetti chiave di cui tenere conto nel caso degli elefanti sono i seguenti:

  • La resistenza del materiale.
  • La velocità di apertura e chiusura della porta.
  • Il controllo esercitato dall’operatore sui movimenti di apertura e chiusura.

Inoltre, la porta, se è realizzata in un materiale solido e opaco, non consente il contatto visivo o tattile con altri elefanti. Permettere questo contatto, così necessario per qualunque animale socievole, costituisce un’importante sfida strutturale.

Installazioni speciali per elefanti. Tipi di porta: vantaggi e inconvenienti

Se facciamo riferimento al progetto in sé della porta, disponiamo di due opzioni:

  • Una porta dotata di spranghe orizzontali, che potrebbe incoraggiare l’animale a cercare di salirvi o di appoggiarvisi sopra: questa struttura potrebbe rompersi o fare del male all’elefante.
  • Una porta dotata di spranghe verticali, che dovrà essere in grado di resistere ai movimenti laterali della testa, del tronco o della proboscide dell’elefante.

Come possiamo vedere, qualunque possibilità può presentare i propri rischi. In ogni caso, la resistenza del materiale è fondamentale.

In merito al meccanismo che consente il movimento della porta (idraulico, pneumatico, elettrico o manuale), di solito dipende dai fondi disponibili. Le porte idrauliche, per esempio, devono utilizzare dei fluidi che siano sicuri per l’animale, come oli vegetali o derivati del petrolio atossici.

In ogni caso, qualunque sistema di porte automatiche deve disporre della possibilità di essere azionato manualmente, nel caso in cui si verifichi un blocco energetico.

Quali problemi possono causarci delle porte progettate male?

Molti elefanti hanno subito danni alla proboscide, rimanendo intrappolati durante la chiusura di una porta, soprattutto in quelle idrauliche. È fondamentale che il movimento di chiusura completa di qualunque porta sia visibile dall’operatore, allo scopo di garantire la sicurezza dell’animale.

Si raccomanda caldamente anche che vengano stabiliti dei protocolli per addestrare gli elefanti per attraversarle, per evitare così che subiscano lesioni. In fin dei conti, si tratta di comportamenti facili da insegnare e che danno molta sicurezza sia all’animale che all’operatore.

Dispositivi di immobilizzazione e contenzione per elefanti

La contenzione degli elefanti è una parte fondamentale del loro processo di allevamento e alloggiamento in cattività. Questi animali devono essere addestrati per accettare l’immobilizzazione, qualunque metodo venga impiegato. In particolar modo, perché è di fondamentale importanza tenerli immobilizzati a dovere nel corso di qualunque attività sanitaria o di gestione generale.

L'immobilizzazione degli animali è uno dei problemi che devono risolvere le installazioni speciali per elefanti.

Installazioni speciali per elefanti: dispositivi mobili per il trasporto

Esistono due possibilità basilari per la contenzione durante il trasporto: i container e i rimorchi. Nel primo caso, gli elefanti vengono caricati liberi in container individuali che vengono poi collocati nel mezzo di trasporto. Nel secondo caso, l’elefante deve essere ben immobilizzato all’interno del rimorchio.

Il segreto del successo, lo stesso valido per risolvere il problema che abbiamo visto precedentemente, consiste nel condizionare in anticipo l’elefante a rimanere all’interno del mezzo di trasporto. Più l’elefante è comodo in questo luogo, minore sarà lo stress avvertito durante la movimentazione.


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  • Fowler M, Mikota S. Biology, Medicine, and Surgery of Elephants. Hoboken: John Wiley & Sons; 2008.

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