Il mio cane ha morso: quali responsabilità ho?

Il mio cane ha morso: quali responsabilità ho?
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

In linea di principio, la legislazione italiana e la maggior parte delle normative di altri paesi, mettono in chiaro che il proprietario di un cane che attacca una persona o un altro animale deve pagare un risarcimento per danni fisici e morali alla vittima. Se il vostro cane ha morso, rispondete per lui.

Pertanto, gli atti di un cane e le sue conseguenze sono responsabilità del proprietario. Tuttavia, è chiaro che i proprietari che rispettano la normativa (come portare l’animale al guinzaglio, ecc) hanno maggiori probabilità di essere assolti, perché sono in grado di dimostrare che l’animale veniva condotto in luogo pubblico secondo la legge, nonostante abbia morso.

L’articolo 2052 del Codice Civile disciplina chiaramente la responsabilità di chi ha in custodia un animale. “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito“.

Quando il cane è assicurato

Se si è in possesso di una polizza assicurativa, sarà la compagnia a farsi carico del risarcimento per i danni causati dall’animale.

bulldog

Quando una persona viene aggredita da un cane, ha diritto a un risarcimento per compensare possibili danni fisici o morali; sono quindi comprese le conseguenze psicologiche sorte a seguito dell’aggressione. È necessario però che ci sia una relazione di causalità, vale a dire, che si possa attribuire al morso del cane la sofferenza psicologica della vittima. Questo potrà essere comprovato attraverso visite mediche e colloqui con lo psicologo.

Attenuanti

Nonostante quanto abbiamo detto, esistono alcune attenuanti ed eccezioni che esonerano il padrone del cane dalla responsabilità.

Se il cane non ha mai mostrato segni di aggressività, possiede una carta delle vaccinazioni in ordine, è dotato di microchip e viene condotto in luogo pubblico al guinzaglio e con la museruola, si parla di custodia diligente. L’insieme di queste precauzioni possono essere attenuanti in caso di aggressione a terzi. È quindi possibile che il caso passi dalla via penale a quella civile.

Il Codice Civile stabilisce che chi ha in custodia l’animale ma non è il proprietario, ne assume comunque la responsabilità. Vale a dire, se il padrone affida a una terza persona la supervisione e la cura del cane, sarà questa a rispondere in caso di aggressione ad altre persone o animali.

Eccezioni

La normativa stabilisce alcune situazioni di esonero dalla responsabilità in caso di aggressione del proprio cane:

  • Caso fortuito o di forza maggiore: si tratta di un concetto dibattuto; in linea di massima si verifica quando l’animale causa un danno in seguito all’intervento di un fattore esterno e imprevedibile; ad esempio se il cane scappa a causa di un incendio o un terremoto.
  • Se la vittima è colpevole di aver aggredito o provocato previamente l’animale o se si è introdotta nella proprietà privata del padrone del cane per rubare, etc.

Cani pericolosi che hanno già aggredito una persona o un animale

In Italia, un’ordinanza del 2009 ha abolito la lista delle razze canine pericolose, sostituita dal registro dei cani pericolosi, vale a dire i cani che hanno già morsicato o aggredito.

rottweiler

In questo caso, aumenta il numero degli obblighi da parte del proprietario. Tra questi l’obbligo di avere una copertura assicurativa e di munirsi di guinzaglio e museruola quando il cane viene portato in un luogo pubblico.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.