Terapia neurale per i cani

Terapia neurale per i cani

Ultimo aggiornamento: 09 maggio, 2017

Esistono molti trattamenti “non convenzionali” per gli animali domestici. Fiori di Bach, omeopatia, aromaterapia, fitoterapia… Adesso è apparsa anche la terapia neurale per cani. Avete voglia di scoprire di cosa si tratta? Nell’articolo di oggi ve ne parliamo.

Cos’è la terapia neurale?

Questo tipo di pratica medica non tradizionale consiste nell’iniezione di una bassa concentrazione di anestetico in determinate zone del corpo. Lo scopo della terapia neurale è quello di restaurare i circuiti elettrici della membrana cellulare del paziente, e viene usata nel caso in cui questi siano stati alterati a causa di una patologia particolare.

Autore: Christine und David Schmitt

Questo tipo di trattamento ha raggiunto la popolarità in svariati paesi tra cui Germania, Colombia, Ecuador, Argentina, Messico e Spagna. Tuttavia, l’idea è riconducibile ad un medico russo chiamato Ivan Petrov e risale all’anno 1800. La tecnica neurale fu in seguito sviluppata a fondo dai medici tedeschi Ferdinand e Walter Huneke, i quali nel 1925 iniettarono della procaina nella propria sorella che soffriva di forti dolori alla testa.

Poco dopo furono scoperti i vantaggi della terapia cosiddetta “segmentaria” per la cura di varie patologie. Queste incredibili scoperte hanno consentito il trattamento di moltissimi pazienti fino ad oggi, ed è soltanto da alcuni anni che alcuni medici veterinari hanno provato ad implementarle sugli animali.

Come funziona la terapia neurale per cani?

Non sono soltanto i cani a poter beneficiare di questa tecnica, bensì anche altri mammiferi come gatti, cavalli, mucche e via dicendo. La terapia neurale consente di rafforzare il sistema nervoso trattando però la zona in maniera rispettosa e non invasiva. 

Il trattamento prevede l’applicazione di una sostanza anestetica chiamata procaina in una dose dello 0,7% in diverse zone del corpo, selezionate a seguito di un minuzioso studio sull’animale. La terapia neurale può risultare efficace nei cani che soffrono di determinate malattie.

Per comprendere il suo funzionamento, dobbiamo immaginare il corpo del nostro piccolo amico come una grande rete di connessioni nervose che “pulsano” quando si incontrano tra loro. In caso di patologie o dolori, una zona precisa del circuito sarà danneggiata e dovrà essere curata.

Se, per esempio, l’animale ha subito un incidente o un intervento chirurgico, potrebbe provare del dolore nella zona dell’intervento o in quella in cui sia presente una cicatrice. L’applicazione dell’anestetico verrà eseguita dunque in quel punto preciso.

Durante simili interventi, alcuni animali potrebbero reagire meglio rispetto ad altri. Tutto dipenderà dal luogo in cui si effettua l’iniezione, ma anche da altri fattori che includono il livello di stress e nervosismo nell’animale, la sua età, il tipo di malattia sofferta…

Alcuni veterinari iniettano la procaina soltanto in superfice e nella zona circostante il punto critico. Altri optano per un’applicazione diretta sulla ferita e vanno più in profondità. In genere, questo tipo di trattamenti viene eseguito in casa una volta ogni 1, 2, o 3 settimane, a seconda del caso.

Altri dettagli della terapia neurale sui cani

I principali vantaggi della terapia neurale sono: sessioni corte (la prima è la più lunga perché andrà individuato il punto esatto per l’iniezione), bassi livelli di stress (l’animale non deve sottostare a controlli ravvicinati) e la possibilità di essere applicata su animali di qualsiasi età.

Si raccomanda questo tipo di tecnica nel caso in cui i trattamenti tradizionali non abbiano ottenuto risultati soddisfacenti. È inoltre consigliata nel caso di cani anziani o adulti che siano già stati sottoposti in passato ad altri trattamenti più invasivi. Inoltre, può rivelarsi utile nei casi terminali, quando i padroni desiderano soltanto che il loro animale smetta di provare dolore.

La terapia neurale viene impiegata maggiormente per dolori muscolari, articolari e neurologici, così come per displasia dell’anca o in fase post operatoria. Alcuni veterinari la raccomandano per la cura di problemi respiratori, ansia, depressione e infezioni della cute.

Nonostante non sia la soluzione a tutti i dolori dei nostri animali, questa tecnica si rivela se non altro un’ottima integrazione ai trattamenti più intensi, oppure semplicemente per far sentire il nostro amico meglio e fargli smettere di provare dolore.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.