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Come migliorare le abilità sociali del cane

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Come migliorare le abilità sociali del cane
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Ogni essere vivente agisce e si relazione in modo diverso con l’ambiente e gli altri. Nel caso degli animali domestici, può essere certamente un’ottima idea quella di migliorare le abilità sociali del cane.

Le capacità cognitive ed emotive del vostro amico a quattro zampe sono molto sviluppate. A tal punto da sembrare, spesso, molto simili a quelle dei bambini. Esiste una gran varietà di studi in questo senso. Molte ricerche, inoltre, suggeriscono che è certamente possibile migliorare le abilità sociali del cane. In questo articolo cercheremo di approfondire l’argomento, in modo esaustivo.

Abilità sociali del cane: comunicazione con gli umani

Uno degli esperimenti più interessanti per studiare le abilità sociali del cane è stato il progetto condotto dall’etologo Brian Hane con il suo cane Oreo, che dimostrò di possedere una spiccata intelligenza sociale.

I cani possono capire i nostri segnali con intento comunicativo e, quindi, ci sono razze canine più facili da addestrare. Ma possono produrre questi stessi segnali per costruire, con noi, una via di comunicazione “a doppio senso”?

Una persona nasconde un oggetto in un cestino, accanto ad altri due vuoti. Poi, una seconda persona si mette davanti ai tre cestini, aspettando un qualche segnale da parte del cane che, prontamente, indica quello con l’oggetto nascosto.

Lo stesso risultato positivo non si verificò con altri cani, il che dimostra una certa variabilità in base all’esemplare. Ad ogni modo, questo esperimento spiega che i cani non solo sono in grado di ricevere informazioni “umane”, ma sono anche in grado di trasmetterle a noi, intenzionalmente.

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Abilità sociali del cane: mappatura rapida

La mappatura rapida è una delle abilità sociali più interessanti del cane. L’essere umano impara fin da piccolo il significato delle parole molto rapidamente. Una capacità che aumenta dai 12-16 mesi (abbiamo la capacità di imparare ad una velocità di circa una parola ogni tre giorni), fino ai 10 anni, quando possiamo memorizzare, in media, 12 parole in un giorno.

Stiamo parlando dell’abilità che consente di risolvere il significato delle parole attraverso l’inferenza, frutto dell’unione dell’apprendimento con la memoria, che difficilmente richiede ripetizioni né pratica.

Negli Anni ’80 ci furono molti tentativi di insegnare ai primati la nostra lingua e centinaia di parole furono insegnate a diverse specie, ma non attraverso la mappatura rapida. Tuttavia, i cani hanno dimostrato che possono imparare una lingua attraverso la mappatura rapida. Il cane Rico fu il primo a dimostrarlo, al Max Planck Institute.

Il proprietario di Rico contattò l’istituto assicurando che il suo cane aveva imparato 200 parole, indicando gli oggetti e nominandoli. Per sapere se Rico utilizzasse la mappatura rapida, alcuni dei suoi giocattoli preferiti (e di cui conosceva il nome) vennero mescolati con nuovi oggetti, chiamati con un nome diverso.

Poche settimane dopo, Rico ricordava i nomi senza che nessuno l’avesse addestrato a farlo. Era anche in grado di riconoscere riproduzioni, foto o disegni, degli oggetti nominati.

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Successivamente, questo studio venne ulteriormente prolungato. Dopo qualche tempo, fu possibile far imparare fino a 1.000 parole ai cani. Quindi, molto probabilmente, Oreo o Rico non sono animali con abilità troppo diverse dal resto della loro specie.

Abilità sociali del cane: principio di esclusione

Un altro esperimento fu quello di verificare se i cani avessero la capacità di usare il principio di esclusione. Gli si indicava dove non c’era del cibo, in modo che l’animale deducesse che si trovava in un altro luogo. È stato anche dimostrato che questi animali, per inferenza, possono capire cosa sta osservando il loro padrone.

Furono messe due palline dietro un vetro trasparente. Se si chiedeva al cane di prenderne una, l’animale riportava entrambi gli oggetti. Al contrario, usando un vetro opaco, afferrava una qualsiasi delle due palle, scegliendo a caso. Insomma, dimostrando che era consapevole del fatto che la persona non fosse in grado di vedere oltre il vetro opaco.

Un altro esempio interessante è un cane addestrato da Joseph Topel, Phillip. Invece di educarlo attraverso la ripetizione (prova/errore), Joseph cercò di convincere Phillip a imitare nuove azioni attraverso il comando: “Fallo come me”. Seguendo questo metodo riuscì a far eseguire a Phillip nuovi compiti immediatamente, con la leva dell’imitazione.

Le abilità sociali del cane possono essere migliorate attraverso questo tipo di esperimenti, e grazie a loro è stato scoperto che questi animali sono molto più intelligenti di quanto pensassimo. Le loro capacità cognitive superano quelle dei cetacei o delle scimmie antropomorfe. Non è straordinario?

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.