Come si proteggono gli animali dal freddo?
Le persone indossano un cappotto, bevono un tè caldo o accendono il fuoco, ma gli animali come si proteggono dal freddo? In questo articolo vi parleremo delle tecniche di adattamento più impressionanti.
In che modo si proteggono gli animali dal freddo?
Alcuni scelgono di dormire profondamente, altri di emigrare e alcuni accumulano anche il grasso corporeo. Queste sono alcune delle tecniche più interessanti in natura. Volete conoscerle?
1. Più pelo e grasso
Alcuni animali che vivono in zone fredde vicine ai poli hanno un pelo molto folto, soprattutto in inverno. Grazie a questo manto riescono a proteggersi dalle basse temperature. In alcuni casi cambia anche colore, diventando bianco o più chiaro per mimetizzarsi con la neve. Il lupo grigio, il bue muschiato e la lepre sono tre esempi.
Esistono delle specie che si proteggono dal freddo aumentando il loro grasso corporeo, un ottimo isolante che mantiene al caldo gli organi vitali, evitando che l’acqua penetri nel corpo. A seconda della specie, questo strato di grasso può essere tra i 3 e i 30 cm. Alcuni esempi di animali sono il tricheco, la foca, (nella prima foto dell’articolo) e l’orso polare.
2. Congelamento
Certi anfibi come la rana del legno, che vive tra gli Stati Uniti e il Circolo Polare Artico, hanni la capacità di congelarsi quando fa freddo. Ciò si deve al fatto che possiedono certe sostanze chimiche, come l’urea e il glucosio, che proteggono le cellule dai danni.
La salamandra siberiana invece, produce una specie di anticoagulante che abbassa la temperatura corporea in base a quanto è fredda l’acqua. In questo modo, sopravvive all’inverno e poi ritorna al suo stato naturale quando arriva la primavera.
3. Ibernazione e letargo
Quando gli animali vanno in letargo, l’organismo riduce al minimo le sue funzioni vitali non consumando energie, quindi non ha bisogno né di cibo né di acqua. Ciò vuol dire che i battiti del cuore e la respirazione sono quasi impercettibili.
Se per qualche motivo si devono svegliare, lo fanno per pochi minuti. Alcuni esempi sono il koala, l’ornitorinco e il porcospino. Il tempo in cui si mantengono in questo stato dipenderà dalla specie e dalle condizioni climatiche.
Un altro tipo di ibernazione più “soave” è quella che riguarda l’orso, il procione e la moffetta. Questi conservano la loro temperatura corporea, però rallentano il battito cardiaco. In qualsiasi caso, scelgono delle caverne, delle tane, dei nidi e dei rifugi sotterranei per passare l’inverno.
4. Forma del corpo
Gli animali che vivono in zone molto fredde hanno una “forma” speciale che gli permette di trattenere il calore. Un chiaro esempio è quello della lepre artica, che ha le zampe e le orecchie corte e un corpo rotondo. Un altro caso è quello dell’orso polare, che presenta orecchie e coda corte.
Il fenicottero invece ha le zampe lunghe e un sistema circolatorio eccezionale; il sangue che scorre per le zampe sale verso il corpo scaldandolo. E’ come se avessero un sistema di riscaldamento incorporato.
E per ultimo non possiamo dimenticarci dei cervidi o ungulati che vivono nei boschi nordici di tutto il mondo. I cervi hanno delle zampe lunghe che gli permettono di camminare tra la neve e di evitare che il corpo tocchi il freddo strato di gelo che ricopre il suolo.
5. Migrazione
In realtà non è un tecnica per proteggersi dal freddo, ma per fuggire da questo! Permette a certe specie di sopravvivere quando arriva l’inverno.
Gli uccelli sono il tipico esempio di migrazione: volano in cerca di luoghi più caldi e dove il cibo abbonda. La rondine, la gru, la tortora e l’oca del Canada sono degli esempi. Quando finisce la stagione fredda nel loro habitat d’origine, semplicemente ci ritornano.
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