Cordectomia nei cani: non solo una questione di etica
Scritto e verificato il veterinario Juan Pedro Vazquez Espeso
Nella società attuale, si sono fatti molti passi in avanti in termini di benessere degli animali e di contrasto contro gli abusi su di essi. Fino a non molto tempo fa, erano all’ordine del giorno le amputazioni della coda, delle orecchie e la cordectomia nei cani, ovvero la mutilazione delle corde vocali.
Per fortuna, questa tendenza è cambiata e questo tipo di interventi è stato vietato, anche se con alcune eccezioni. Più avanti spieghiamo questo particolare.
La cordectomia nei cani
Questa operazione consiste nella rimozione chirurgica delle corde vocali del cane, per evitare che possa abbaiare, ululare o fare altre vocalizzazioni. Attualmente, questa pratica è vietata in Italia.
Il 4 novembre 2010, con la legge n. 201, è stata rettificata una Convenzione del Consiglio d’Europa del 1987, che era in vigore dal 1° maggio 1992, sulla protezione degli animali da compagnia.
In questa riforma, sono stati considerati diversi aspetti relativi al benessere degli animali domestici e dell’attività clinica veterinaria. Uno dei punti trattati era, necessariamente, la pratica delle mutilazioni.
Tuttavia, sono state stabilite alcune eccezioni, a condizione che lo scopo di queste mutilazioni fosse terapeutico o curativo. Nel caso in cui il proprietario richieda o suggerisca l’esecuzione di una cordectomia, sono state date le seguenti indicazioni:
- In primo luogo, il veterinario deve valutare attentamente la necessità di un tale intervento e considerare se tale necessità corrisponde a criteri strettamente medici, come tumori o infezioni.
- Se non esiste una ragione medica che giustifichi la pratica di una cordectomia, come curativa o terapeutica, essa è severamente vietata. Va notato che, il mancato rispetto di tale obbligo è necessariamente un reato.
- Se invece esistono delle circostanze terapeutiche o curative, la cordectomia è consentita. L’intervento sarà effettuato in anestesia generale e con le maggiori garanzie sanitarie possibili per l’animale.
Cordectomia nei cani per non farli abbaiare
Purtroppo, la maggior parte degli interventi di cordectomia nei cani, avevano lo scopo di evitare che questi abbaiassero. In alcuni casi, la necessità di rimuovere chirurgicamente le corde vocali per motivi medici, era solo una scusa o una giustificazione. È vero che questo tipo di complicazioni possono verificarsi, ma la loro incidenza è molto bassa.
Per di più, molti di questi interventi venivano eseguiti (purtroppo tuttora eseguiti), da personale che non era qualificato per farlo. Ciò è intollerabile in qualsiasi tipo di mutilazione estetica, ma nel caso della cordectomia è particolarmente riprovevole. Questo intervento può avere terribili effetti collaterali che mettono a rischio la salute dell’animale.
Una riflessione necessaria
È difficile parlare di un argomento così controverso senza lasciarsi guidare dalla propria morale ed etica. Anche se, molti veterinari si sono trovati davanti a proprietari di cani che richiedevano un tale intervento, in ogni caso però, ci sono state alternative che hanno sempre funzionato.
Qualsiasi veterinario può capire che ci sono circostanze difficili. Ci sono cani che sono complicati da addestrare ed educare, animali con traumi o disturbi d’ansia complessi. Oppure, situazioni delicate in casa, come vicini di casa sensibili o familiari che non sopportano l’abbaiare del cane.
In qualsiasi caso, ci sono sempre metodi alternativi che sono molto meno invasivi è senza terribili effetti collaterali. È vero che a volte non è giusto umanizzare gli animali, ma in questo caso è importante capire la gravità di questo intervento.
Sicuramente, tutti noi riterremmo orribile tagliare le corde vocali di un bambino per non farlo piangere di notte. Allo stesso modo, anche negli animali dovrebbe essere altrettanto riprovevole.
La comunicazione nei cani
I cani hanno un complesso sistema di comunicazione, comprese le vocalizzazioni. Se si esegue una cordectomia su questi animali, non solo si impedisce al cane di abbaiare, ma si tronca anche la sua capacità di comunicare con gli altri animali e con gli essere umani stessi. Questo può portare a lungo termine a problemi più gravi, come ad esempio disturbi dell’aggressività o altri problemi comportamentali.
Infine, dovremmo ricordare che la stragrande maggioranza dei veterinari, si preoccupano del benessere degli animali, il loro coinvolgimento e assoluto. Se in qualsiasi momento vi trovaste in una situazione simile a quelle menzionate, è assolutamente raccomandabile rivolgervi al vostro veterinario.
Così facendo, potrete affrontare tutte le possibili opzioni per risolvere il problema dell’abbaiare del cane, senza dover ricorrere a questo terribile metodo.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.