Coronavirus: multa a chi dà da mangiare ai gatti randagi?

Dare da mangiare agli animali randagi è un'azione lodevole. Nonostante ciò, in diversi comuni si tratta di una pratica vietata. Cosa bisogna sapere al riguardo?
Coronavirus: multa a chi dà da mangiare ai gatti randagi?
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 04 novembre, 2022

Le forze dell’ordine possono comminare una multa a chi dà da mangiare ai gatti, o ad altri animali, randagi durante la quarantena? A giudicare da quanto sta accadendo, sì.

L’ultimo caso è avvenuto in Toscana, dove una donna è stata multata mentre si era recata a dare da mangiare a una colonia di gatti. Vediamo cosa affermano i provvedimenti del governo a proposito.

Si può dare da mangiare ai gatti randagi durante la quarantena?

Come tutti sappiamo, i provvedimenti del governo italiano per il rispetto della quarantena dicono che si può uscire per accudire gli animali da affezione. Tuttavia, secondo quanto affermato dai Carabinieri che hanno multato la donna sopra citata, per animali da affezione si intendono quelli di propria proprietà o che comunque ci si è presi ufficialmente in carico. 

Sfamare dei gatti randagi senza esserne stati ufficialmente incaricati non può quindi essere considerata una necessità. I felini probabilmente la pensano diversamente, ma tant’è. Intanto la Lav, l’associazione animalista Lega Anti Vivisezione, ha annunciato che farà ricorso contro il provvedimento.

E in tempi normali, si può essere multati?  Non esiste una legge o una normativa nazionale che vieti o impedisca in modo esplicito di dare da mangiare agli animali che vivono per strada. Nonostante ciò, gli esperti consigliano di evitare tale pratica.

A seguire forniamo ulteriori informazioni riguardo a una possibile multa a chi dà da mangiare ai gatti randagi. Scoprite anche perché si tratta di un’azione poco consigliata in questo periodo.

E in tempi normali, è legale dare da mangiare ai gatti randagi?

Purtroppo, l’abbandono degli animali è una realtà molto diffusa. Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, infatti, c’è ancora chi decide di abbandonare i propri animali domestici.

Sebbene molte persone e organizzazioni siano disposte ad aiutare questi esseri indifesi, bisogna tenere conto di diversi aspetti legali prima di farlo.

Dare da mangiare ai gatti randagi

Non esiste nessuna legge a livello nazionale che vieti di dare da mangiare ai gatti randagi o ad altri animali. A livello regionale e comunale, tuttavia, la situazione può cambiare. Ne è un esempio il comune di Mesagne, in Puglia, dove una signora ha dovuto pagare la somma di 125 euro per aver nutrito i felini randagi.

Il motivo del divieto

Sono diversi i motivi alla base di tale sanzione, ma quello principale è evitare la proliferazione delle colonie feline in città allo scopo di preservare la salute pubblica.

Poiché i gatti randagi non vengono sottoposti a rigorosi controlli veterinari, possono essere portatori di diverse malattie, oltre a ciò possono causare cattivo odore e sporcizia per strada. D’altro canto, le autorità municipali sostengono che la presenza dei gatti attira altri animali la cui presenza nelle aree urbane non è positiva.

Secondo diversi regolamenti municipali, dare da mangiare ai gatti randagi causa diversi problemi ai cittadini. Accresce, di fatto, i problemi di natura igienica e sanitaria che la società potrebbe già presentare.

Dato che le condizioni possono variare a seconda del posto, vale la pena di cercare le relative informazioni su ogni regione e comune. In questo modo si potranno evitare possibili multe che in alcuni casi possono superare le centinaia di euro.

Oltre a poter nuocere alla salute dei cittadini della comunità in cui si vive, dare da mangiare ai gatti è anche un’azione poco raccomandata per la salute degli stessi animali. Quali aspetti bisogna tenere in considerazione al riguardo?

Molte persone danno ai gatti cibi che non sono adatti a loro. Questo perché non ne soddisfano i fabbisogni nutrizionali, ma in alcuni casi possono persino nuocere gravemente alla loro salute.

Invece di dare da mangiare ai gatti randagi, l’ideale sarebbe adottarli e curarli nel giusto modo. Offrendo loro una casa definitiva, si riduce il numero di animali che vivono per strada e ciò si ripercuote positivamente anche sugli altri ambiti già indicati.

Aiuti per gli animali randagi

Anche se in alcuni posti è vietato dare da mangiare agli animali randagi, è pur sempre vero che si può optare per soluzioni alternative per aiutarli. Ancora una volta, bisogna documentarsi in merito alle ordinanze e alle leggi di ogni luogo così da avere ben chiari i limiti al momento di agire.

Ragazza felice con il suo gatto
  • Un modo di aiutare i gatti randagi è toglierli dalla strada e portarli in un rifugio o in un centro di salvataggio presente nelle vicinanze. Li si può portare anche in un ente per la protezione degli animali o nelle cliniche veterinarie.
  • Un’altra azione molto utile, soprattutto se non è possibile offrire aiuto diretto agli animali, è contattare telefonicamente questi enti e riferire loro tutte le informazioni relative all’animale.
  • Se la persona è un’amante degli animali e ha a cuore il loro interesse, può offrirsi come volontario nei diversi centri di salvataggio degli animali presenti in lungo e in largo in ogni paese.
  • Un’ulteriore raccomandazione consiste nel provare a sensibilizzare la gente sulle responsabilità nei confronti degli animali. A tale scopo, non c’è bisogno di essere un famoso produttore audiovisivo o avere molti soldi, basta usare i diversi social network.

Per evitare una multa quando si dà da mangiare ai gatti randagi, o altri animali che vivono per strada, bisogna informarsi sulle leggi e le normative di ogni comune.

È bene sottolineare che dare da mangiare non è l’unica attività efficace per aiutare gli animali. Ne esistono molte altre, altrettanto o più utili per il benessere dei felini e della comunità in generale.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.