Cucciolo fa tornare il padrone che lo aveva lasciato solo
Se avete un cane, sicuramente sapete bene con quanta felicità vi accoglie quando ritornate a casa dopo aver trascorso tutto il giorno fuori. E non importa se siete stati via appena 10 minuti per andare a comprare qualcosa! Non appena aprite la porta, vi fa le feste come se non vi vedesse da mesi. La storia di questo cucciolo di cane dimostra, ancora una volta, il grande attaccamento degli animali ai loro padroni.
Il cucciolo si sentiva solo… E tutti se ne accorsero
Capita a tutti di recarsi a fare shopping in un centro commerciale. Però è abbastanza inusuale che succeda ciò che ora vi raccontiamo. In un parcheggio di un grande magazzino di Briansk, in Russia, all’improvviso tutti vennero richiamati da un lungo e prolungato suono di clacson.
Nessuno fu capace di capire ciò che stava succedendo: alcuni passanti decisero di avvicinarsi all’auto da cui proveniva il rumore. La sorpresa fu grande: chi suonava il clacson era un passeggero davvero speciale, un cane! E, mentre spingeva con la zampetta sul centro del volante, il cucciolo ululava ed abbaiava fortemente. Insomma, un vero concerto per attirare l’attenzione del proprio padrone. Il cagnolino si sentiva solo e pensò bene di farlo sapere a tutti.
Questo stratagemma così inaspettato e originale del cucciolo fu immortalato da un video che divenne virale su YouTube in pochi minuti e in cui si vede come l’animale fa di tutto per far tornare il proprio padrone.
Perché i cani amano così tanto i loro padroni?
Il comportamento degli animali domestici dimostra molte delle emozioni che questi provano. Diversi studi realizzati hanno dimostrato che i cani sentono nostalgia dei propri padroni anche se l’assenza è un fatto ripetuto ogni giorno (come può essere il recarsi al lavoro).
In assenza del padrone, i cani si sentono abbandonati, persino quando li lasciate per pochi minuti! Non sanno con certezza quando ritornerete, e ciò crea in loro disagio. Almeno fino a quando avvertono dei passi familiari anche a distanza di parecchi metri.
I cani dimostrano questo sentimento di abbandono utilizzando una serie di espressioni e azioni ben evidenti. Quando il proprietario esce, l’animale si sente depresso, ansioso e soffre di stress. Come conseguenza, è possibile ascoltare il cane abbaiare, latrare o ululare e perfino scoprire che la sua frustrazione è stata liberata con comportamenti violenti all’interno della casa.
Non serve dire all’animale che si comporti bene in nostra assenza o cercare di fargli capire che ritorneremo presto (tornando dall’ufficio o dal supermercato magari con un premio, come un osso). Sono messaggi che il nostro cane non è in grado di interpretare. Prevale sempre il sentimento di abbandono e la paura di non vederci più tornare.
Nei cani il sentimento di solitudine è maggiore, rispetto agli umani, per il fatto che si tratta di esseri viventi molto sociali e abituati a vivere in branco. Nel loro gruppo sociale siamo noi, i padroni, a rappresentare il leader, la guida, il maschio alfa. In tal modo, è spiegato come mai la nostra assenza da casa viene vissuta drammaticamente dai nostri amici a quattro zampe (a prescindere da dove andiamo e da quanto tempo stiamo fuori).
Ansia da separazione: non tutte le razze soffrono uguale
Oltre al comune sentimento di tristezza, i cani soffrono il nostro abbandono temporaneo in modo diverso, a seconda della razza a cui appartengono. In alcuni casi, per esempio, parliamo di una vera e propria patologia: la ben nota “ansia da separazione” che produce effetti gravi sullo stato d’animo e il benessere psicofisico del nostro amato cane, ogni volta che usciamo di casa senza di lui.
Le razze che, geneticamente, sono portate a soffrire maggiormente per l’ansia da separazione, sono:
- Meticci
- Pastore Tedesco
- Labrador Retriever
- Cocker Spaniel
- Beagle
- Basset Hound
- Maltese
- Bichon à poil frisé
- Lhasa Apso
- Weimaraner
- Papillon
- Bovaro del bernese
- Alaskan Malamute
- Bichon Havanese
- English Toy Spaniel
- Tchin giapponese
- Pastore australiano
- Border Collie
- Cavalier King Charles Spaniel
- Vizla
Como potete vedere, in questo speciale elenco, troviamo varie razze di pastore, cani da caccia, da neve, di piccola e grande taglia… Ma come mai queste razze sono quelle che soffrono maggiormente? Semplice: la loro natura di animali fortemente sociali non permette loro di vivere con tranquillità i momenti di solitudine.
Nel caso particolare dei meticci (primi della lista), questa debolezza emotiva è probabilmente anche frutto di un passato poco piacevole, per gli anni trascorsi in un canile o allo sbando, per le strade.
Una volta creato un vincolo forte con la famiglia di adozione, i cani non riescono a concepire in nessun caso l’abbandono o la separazione momentanea da questo nuovo gruppo sociale. La sensazione di solitudine è maggiore in esemplari di queste razze e dobbiamo dunque maturare un certo spirito di comprensione verso chi non si abituerà mai alla nostra assenza.
I veterinari ci forniscono, oggi, un valido consiglio per lenire, almeno un po’, quest’ansia da abbandono: per esempio, fategli fare una bella e lunga passeggiata poco prima di uscire.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.