Diventare un eroe per gli animali abbandonati
Salvando ed adottando un cane randagio o che è stato abbandonato dai suoi precedenti padroni, automaticamente ci trasformiamo nell’eroe dell’animale. Un animale abbandonato non si fida di nessuno (ancor meno di una persona), ha molta paura e può essere aggressivo. Se agiremo con tranquillità ed amore, potremo essere la persona che l’ha salvato dal freddo, dalla fame e dall’indifferenza.
Come agire con un animale abbandonato?
È allarmante la cifra di cani “abbandonati al proprio destino” nelle strade e nei viali, soprattutto in estate. Perché? Perché per molti un animale domestico è di intralcio quando si va in vacanza, dunque li abbandonano senza voltarsi indietro.
Molti animali corrono dietro la macchina per diversi chilometri, altri tornano a casa dopo aver camminato senza sosta per diverse settimane e altri ancora restano dove sono stati lasciati in attesa che i propri padroni tornino. In ogni caso, è una scena molto triste.
La buona notizia è che esistono persone che possono trasformarsi in eroi degli animali abbandonati assistendoli, nutrendoli ed adottandoli (o trovando loro una casa). Alcuni consigli affinché un cane randagio accetti il nostro aiuto sono:
Agire con calma
Non sappiamo nulla sull’animale se non che si trova per strada. Forse l’hanno maltrattato o aggredito ed è probabile che non si fidi delle persone. Sentirsi minacciato o in pericolo può farlo agire in modo istintivo quando qualcuno vuole invadere il suo spazio vitale. Dobbiamo avvicinarci poco a poco e con molta calma. Non dobbiamo parlare ad alta voce né realizzare movimenti bruschi, per evitare di spaventarlo.
Guadagnarsi la sua fiducia
Continuando con quanto detto, bisogna muoversi verso il cane con delicatezza e tranquillità. Non dobbiamo mostrare paura, anzi sorridiamogli, rivolgiamogli parole dolci e non forziamolo ad avvicinarsi. Deve essere l’animale a decidere di avere un contatto diretto con noi. Lasciamo che ci annusi e non proviamo ad afferrarlo o a sollevarlo all’improvviso. Potrebbero volerci minuti o persino ore… siate pazienti!
Portargli da mangiare
Probabilmente l’animale sarà affamato. Se gli mostriamo il cibo, forse si incuriosirà e vorrà avvicinarsi a noi o magari dobbiamo lasciargli il cibo ad una certa distanza e permettere che vada solo a cercarlo. Non dobbiamo avvicinargli nulla con la mano, appoggiamolo a terra e lasciamo che sia il cane a decidere di mangiarlo.
Consultare un veterinario
Dopo che siamo riusciti a prendere l’animale, dobbiamo proseguire con il nostro atteggiamento tranquillo e gradevole. Parliamogli a bassa voce, rassicuriamolo dicendogli che ci prenderemo cura di lui e che non gli faremo del male. Forse non capirà cosa gli stiamo dicendo, ma comprenderà il nostro tono di voce. Portiamolo dal veterinario affinché lo osservi, gli dia i medicinali, curi le sue ferite e realizzi le analisi necessarie per determinare la presenza di qualche malattia.
Dimostrare amore
Possiamo avvolgerlo in una coperta, lasciarlo dormire su un cuscino comodo o davanti alla stufa così da mantenersi caldo durante la notte. Possiamo dargli molto cibo (se il veterinario lo permette) e provare a giocare con lui. All’inizio si mostrerà diffidente e pauroso, ma con il passare dei giorni capirà quanto lo amiamo e che non gli faremo del male.
Perché si diventa l’eroe di un animale abbandonato?
Il modo migliore che l’animale avrà a disposizione per dimostrare quanto ci è grato è dimostrare affetto e fedeltà per sempre. Non può parlare, ma non dubiterà nemmeno un secondo a difenderci o dare la vita per noi se fosse necessario.
Un animale abbandonato ha perso la fiducia nella persona che amava e che considerava la sua famiglia è gli ci vuole del tempo per capire che ci sono esseri umani buoni a questo mondo. Quando succederà, avremo la sua completa devozione, resterà sempre accanto a noi e vorrà molte coccole. È così che si diventa un eroe, sebbene non si indossino un mantello né una maschera e non si abbiano superpoteri!
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.