Il dolore negli animali

Il dolore negli animali

Ultimo aggiornamento: 29 ottobre, 2015

Anche se sembra scontato da dire, gli animali soffrono il dolore allo stesso modo degli esseri umani. Siccome non possono comunicarcelo in modo diretto però, a volte, risulta difficile individuarlo.

Forse è per questo motivo che fino agli ultimi anni del secolo scorso non si è preso in considerazione il fatto che gli animali possano soffrire. Fino ad allora, venivano effettuati esperimenti ed altre crudeltà sui cani con la scusa che non sentivano dolore.

Potevano provare solo riflessi muscolari incontrollati e risposte nervose. È chiaro che questi esperti non avevano mai avuto un gatto a cui avevano pestato accidentalmente la coda…

A volte l’ignoranza e l’insensibilità si nascondono dietro a dogmi scientifici che considerano verità assolte e indiscutibili questioni che non dovrebbero mai considerarsi chiuse o definitive.

Fortunatamente le cose stanno cambiando, e al giorno d’oggi si è consapevoli del fatto che la soglia del dolore degli animali è molto simile alla nostra.

Come si manifesta il dolore negli animali

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Visto che gli animali domestici non possono usare le parole per esprimere il loro dolore, sarà opportuno badare al linguaggio del loro corpo e ai cambiamenti nel loro comportamento.

La reazione più basilare, soprattutto in casi di dolore acuto, tende ad essere l’aggressione. Un animale in una situazione del genere si sente minacciato da ogni cosa, e per questo motivo reagisce in modo violento. In realtà voi che conoscete il vostro animale meglio di chiunque altro, vi renderete conto che c’è qualcosa che non va. Il problema è che non tutte le specie reagiscono allo stesso modo. Per esempio:

  • Alcuni cani ululano e gemono.
  • I gatti hanno la tendenza a nascondersi in punti chiusi o smetteranno di lavarsi in continuazione.
  • Con i roditori e i conigli bisognerà prestare attenzione alla diminuzione dell’appetito o dei loro movimenti.

Ulteriori segnali in cani e gatti possono essere:

  • Cambio di posizione (schiena incurvata, coda tra le zampe ecc).
  • Sguardo vitreo.
  • Nervosismo durante il sonno.
  • Difficoltà ad alzarsi.
  • Smorfie facciali.
  • Diminuzione dell’attività svolta.
  • Minor consumo di acqua e cibo.
  • Tremori.
  • Affanno.
  • Arrancamento.

Tenete a mente che in natura sono molti i casi in cui gli animali cercano di non mostrarsi vulnerabili per evitare di essere prede facili, o per non perdere l’autorità all’interno del proprio branco.

Trattamento del dolore negli animali domestici e in altri animali

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Attualmente la maggior parte dei veterinari agisce secondo il principio di analogia, il quale si basa sulla teoria che se qualcosa è doloroso per gli uomini, lo sarà anche per gli animali. Inoltre, è in produzione un numero sempre maggiore di analgesici e farmaci specifici che possono essere usati per dolori puntuali o per cure palliative.

In ogni caso, il trattamento del dolore negli animali diventa fondamentale per evitare il presentarsi di effetti nocivi per il loro organismo, tra i quali risaltano:

  • Predisposizione ad infezioni.
  • Complicazioni post-chirurgiche.
  • Ritardo nella cicatrizzazione delle ferite.
  • Perdita di peso corporeo.

I cambiamenti e i miglioramenti in materia sono stati considerevoli, se pensiamo al fatto che fino a qualche tempo fa nelle facoltà di medicina veterinaria si insegnava a non somministrare analgesici a seguito di operazioni, visto che in questo modo l’animale rimaneva tranquillo e si potevano evitare molte complicazioni.

Si pensava addirittura che nei primi mesi di vita i cuccioli non sentissero alcun dolore, a causa dello scarso sviluppo del loro sistema nervoso.

È passato molto tempo prima che sia stato potuto dimostrare che il riconoscimento neurologico del dolore e le vie di diffusione del dolore sono uguali sia negli uomini che negli animali, e che esse sono sviluppate sin dalla nascita.

Nonostante la medicina veterinaria abbia fatto grandi passi in avanti per il trattamento dei canidi e dei felini, sono ancora quasi assenti le scelte di farmaci per animali esotici come camaleonti, iguane o serpenti.

Quello che voi potete fare è stare sempre molto attenti ai comportamenti del vostro animale e, di fronte al minimo segnale storto, portarlo subito dal veterinario spiegandogli nel dettaglio tutti i sintomi che avete notato.

Questo renderà più facile il ruolo dell’esperto, visto che all’interno dei consultori spesso risulta difficile stabilire l’entità del dolore, visto che gli animali saranno intimiditi dall’ambiente a loro estraneo.

Ricordate inoltre di non dare ai vostri animali degli analgesici per uomini senza la dovuta prescrizione medica, altrimenti potreste causargli danni gravi nel tentativo di alleviare il loro dolore. Uno dei modi per dimostrar loro quanto li amate è agire con responsabilità, e il vostro animale ve ne sarà grato.

Immagine in evidenza gentilmente offerta da LRN.


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