I gatti possono soffrire di ansia? La risposta è sì

L'ansia è una sensazione molto spiacevole nota a tutti, ma anche i gatti possono soffrirne? Ebbene sì.
I gatti possono soffrire di ansia? La risposta è sì
Samuel Sanchez

Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

L’ansia è una patologia sempre più diffusa tra la popolazione. Sfortunatamente, molti di noi conoscono i suoi sintomi: sudorazione, dolore al petto, mancanza di concentrazione e forte affaticamento sono alcuni di questi. Vi siete mai chiesti se anche i gatti soffrono di ansia?

La capacità emotiva degli animali è stata sovente messa in discussione. Eppure, anche i gatti possono soffrire d’ansia. Dopotutto, questa sensazione funziona come un campanello d’allarme, che prepara il corpo dell’animale ad affrontare le situazioni pericolose. Come sappiamo, una reazione di questo tipo è essenziale in natura per la sopravvivenza.

In questo articolo, vi mostriamo come identificare i disturbi d’ansia nei gatti e vi daremo alcuni consigli per affrontare la situazione.

Ogni animale ha una percezione propria dell’ambiente

Prima di tutto, bisogna chiarire che l’ansia dipende da due cose:

  • La natura dello stimolo che causa questa sensazione.
  • La predisposizione dell’animale a viverla.

Come le persone, gli animali sono degli esseri viventi con un background e personalità differenti. Pertanto, ci sono gatti più nervosi e altri più calmi, e ciò che genera indifferenza in uno può innescare  ansia in un altro.

Ogni padrone conosce il proprio animale domestico meglio di chiunque altro. Infatti, osservare le reazioni e i comportamenti dell’animale per decifrarne le caratteristiche emotive sarà la chiave per individuare cosa gli sta succedendo. Tuttavia, ci sono due fattori ambientali generali che possono causare ansia nei gatti.

Gatto nascosto sotto un tappeto.


Ambiente fisico

Alcuni di questi fattori che dipendono dall’ambiente circostante possono generare ansia nei gatti:

  • Assenza di luoghi che consentano un uso verticale dello spazio, come raschietti, torri o mobili su cui arrampicarsi.
  • Mancanza di uno spazio privato, cioè un luogo in cui il gatto possa isolarsi dalle persone e da altri animali.
  • Cibo o acqua inadeguati o insufficienti, soprattutto quando più gatti vivono nella stessa famiglia, poiché possono verificarsi dei conflitti.
  • Cambiamenti nell’ambiente fisico: traslochi, cambiare continuamente il gioco del gatto o l’alimentazione…
  • Un ambiente troppo monotono: una cosa è rispettare gli spazi dell’animale e un’altra non offrirgli nuovi stimoli. I felini sono curiosi per natura e per stimolarli a livello mentale sono necessari nuovi giocattoli e nuove sfide.

Contesto sociale

Ci sono anche vari fattori sociali che possono farci sospettare che l’animale soffra di ansia:

  • Cattiva convivenza con gli altri animali che abitano la casa, siano essi della stessa specie o di specie diverse.
  • Trattamento inadeguato dell’animale da parte dei padroni: eccessivo contatto, punizione fisica, urla, rumori acuti … ecc.
  • Arrivo di una nuova persona a casa, soprattutto se si tratta di un bambino o di un neonato che piangono e fanno rumore.

Come identificare l’ansia nei gatti?

Come accade per le persone, i disturbi d’ansia possono manifestarsi in una miriade di modi e includere sintomi sia comportamentali che fisici.

L’elenco dei segnali è praticamente infinito, ma ecco alcuni cambiamenti nel comportamento del gatto che dovrebbero suonare come campanello d’allarme per qualsiasi padrone:

  • Aggressività senza precedenti, leccarsi ossessivamente e contrazioni spasmiche dei muscoli dorsali del tronco dell’animale. Questi sono anche i sintomi di una patologia chiamata iperestesia felina, caratterizzata da ipersensibilità cutanea ai normali stimoli esterni causata a sua volta da un’anormale eccitazione nervosa.
  • Diminuzione della voglia di mangiare o anoressia.
  • Sonnolenza eccessiva.
  • Urina o feci fuori dalla lettiera.
Gatto nascosto dentro un sacchetto.


Come curare l’ansia nei gatti?

L’ansia può avere varie cause e bisognerà adattare il trattamento a seconda di queste e delle circostanze. Non sarà la stessa cosa curare un gatto con ansia a causa di una fobia o di un’esperienza passata, piuttosto che uno che soffre di la mancanza di stimoli a casa.

Per questo motivo, nel caso dei gatti adulti, è sempre importante conoscere la storia dell’animale prima di adottarlo e consultare il veterinario prima di sottoporlo a qualsiasi tipo di cambiamento.

In generale, l’aumento degli stimoli di solito funziona nei disturbi d’ansia generalizzata (senza una ragione specifica), poiché tengono occupato l’animale e riducono lo stress attraverso l’esercizio fisico. I tiragraffi, i nuovi giocattoli e l’interazione con il padrone sono ottime soluzioni. In sostanza, l’arricchimento ambientale è essenziale.

In ogni caso, se notate che questi provvedimenti non hanno alcun effetto, potreste valutare l’opzione di sommistrare al vostro gatto dei farmaci contro l’ansia, sempre sotto la prescrizione e la supervisione del veterinario.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.