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Il gatto himalayano

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Il gatto himalayano
Ultimo aggiornamento: 17 giugno, 2015

Vi siete mai chiesti quale sarebbe il risultato di un incrocio tra un gatto siamese e un gatto persiano? La risposta è semplice: è il gatto himalayano. Potremmo infatti dire che questo gatto è un persiano che però presenta le estremità oscure e gli occhi azzurri come quelle di un siamese. Di seguito vi vogliamo raccontare tutto ciò che dovete sapere su questa bellissima razza di gatti.

Da dove proviene il gatto himalayano?

Non lasciatevi ingannare dal suo nome: infatti viene denominato himalayano non perché provenga dall’Himalaya, ma semplicemente perché i suoi colori ricordano molto quelli del coniglio himalayano. L’origine di questo animale è da ricercare in Svezia, nel 1924, anno in cui un genetista iniziò a incrociare gatti siamesi con gatti a pelo lungo. Tuttavia la svolta giunse solo durante gli anni Trenta, grazie agli studi di due ricercatori dell’Università di Boston, Clyde Keeler e Virginia Cobb, che stavano portando avanti da tempo una ricerca sui meccanismi di trasmissione dei colori.

Dai loro primi incroci ottennero solamente dei gattini a pelo corto, senza tratti distintivi della razza siamese, portatori però dei geni del gatto persiano così come del gatto siamese. Dall’accoppiamento di questi esemplari nacque solamente una gatta a pelo lungo, a cui diedero il nome di Debuttante. Debuttante venne poi fatta accoppiare con il proprio padre e da questa unione nacque finalmente il primo esemplare a pelo lungo e con le estremità scure. Il contributo di Keeler e Cobb terminò con la nascita di questo nuovo esemplare, ma i lavori di selezione vennero ripresi in Inghilterra, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale fino agli anni Sessanta, periodo in cui si diffuse definitivamente questa razza.

Che aspetto possiede il gatto himalayano

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A livello morfologico, questa razza possiede lo stesso aspetto del gatto persiano. Si tratta di un gatto solido, di taglia medio grande, la cui caratteristica più spiccata, oltre al pelo lungo, è senz’altro il muso largo e piatto. La sua testa è rotonda e massiccia e il cranio è largo con la fronte arrotondata, gli zigomi sporgenti, il naso corto e schiacciato e il mento robusto. I suoi occhi sono grandi, rotondi, separati, di un azzurro intenso e brillante, sempre ben aperti e attenti.

Le sue orecchie sono piccole e arrotondate e sono ricoperte di pelo, così come il resto del corpo, che è muscoloso e tondeggiante, con zampe piccole e tozze. La coda è folta con la punta arrotondata. Il pelo di questa razza è lungo, folto, spesso e setoso e ha bisogno di cure speciali.

Il colore del suo manto può variare dal bianco fino all’azzurrino pallido, passando attraverso la gamma completa dei color crema, mentre la punta della coda e delle orecchie presenta, proprio come il gatto siamese, un colore scuro come il marrone foca, il blu, il viola, il rosso o il cioccolato.

Che temperamento ha il gatto himalayano

Il gatto himalayano possiede un carattere tranquillo e socievole e convive facilmente con gli altri animali. È un amante della vita domestica anche se esce senza problemi e, anzi, è considerato un buon cacciatore. Dal gatto siamese ha ereditato la curiosità e la vitalità. Tuttavia non ha ereditato la sua tendenza a miagolare, per questo si tratta di un gatto molto più silenzioso.

È un animale intelligente, affettuoso, simpatico, ubbidiente e impara facilmente. Essendo un gatto pacioso e socievole, è particolarmente adatto quando in casa ci sono anche bambini, giacché è un animale molto paziente.

Di quali cure ha bisogno il gatto himalayano

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Il gatto himalayano ha bisogno di una cura del pelo costante e specifica, pertanto è necessario spazzolarlo e pettinarlo tutti i giorni con un pettine di metallo, per eliminare i nodi. Inoltre bisogna fargli il bagno almeno una volta ogni quindici giorni, dal momento che una scarsa igiene corporale può causargli seri problemi di salute.

Qual è lo stato generale di salute del gatto himalayano

Nel gatto himalayano hanno tendenza a insorgere quei problemi di salute derivanti dalla conformazione del muso, corto e schiacciato: in altre parole, alterazioni oftalmologiche, mandibolari e facciali come ad esempio difficoltà respiratorie o tendenza a russare.

Inoltre i suoi occhi hanno tendenza a lacrimare e perciò vanno puliti quotidianamente per evitare l’insorgere di infezioni. Hanno anche tendenza ad aumentare di peso, fatto che li obbliga a mantenere un regime alimentare equilibrato e sempre sotto controllo, essendo oltre tutto gatti pigri che fanno, di solito, poco esercizio.

Un altro problema tipico di questi gatti, e dovuto proprio alla lunghezza del loro pelo, è la formazione di palle di pelo che possono rimanere bloccate all’interno dell’apparato digestivo, arrivando a causare, a volte, soffocamento. Questo problema si può facilmente risolvere con una soluzione a base di paraffina liquida, sciroppo di malto o addirittura burro.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.