Leia, il cane bagnino che ha salvato un delfino intrappolato in riva al mare

Questa è la storia di Leia, un Cocker Spaniel che ha usato il suo grande olfatto per trovare un delfino arenato e salvargli la vita.
Leia, il cane bagnino che ha salvato un delfino intrappolato in riva al mare

Ultimo aggiornamento: 22 febbraio, 2023

Durante ogni anno, un gran numero di delfini sani può rimanere intrappolato in riva al mare. Ciò si verifica a causa di fattori come l’intensità della marea, i forti venti o l’inquinamento acustico che genera disorientamento. Questa situazione angosciante si verifica anche quando i delfini hanno una malattia sviluppata o presentano una ferita in qualche parte del corpo. Tuttavia, molti di questi esseri riescono a farsi trovare nel tempo ed è possibile che tornino nel loro habitat per continuare a vivere. Ecco perché oggi vi raccontiamo la storia di Leia, diventata un eroe salvando la vita a un piccolo delfino.

Il salvataggio di Leia il cane bagnino

I fatti sono avvenuti su una delle spiagge del Galles, nel Regno Unito. All’inizio tutto era normale; Leia, il cane, era venuta nel settore costiero con il suo padrone per godersi un pomeriggio rinfrescante in mezzo all’acqua e alla sabbia.

L’uomo stava fotografando il meraviglioso paesaggio di fronte a lui, e Leia stava girando per l’intera area per vedere con cosa poteva giocare. Tuttavia, il suo olfatto ha finito per portarla nel luogo in cui era arenato un cucciolo di delfino.

In quel momento, il cane Cocker Spaniel iniziò ad abbaiare in modo continuo ed allarmante finché non ha avvisato il suo padrone che stava accadendo qualcosa di strano. Fu così che l’uomo decise di andare a vedere cosa voleva mostrargli il suo animale domestico.

“Ho sentito il mio cane abbaiare da sotto la spiaggia e ho capito che aveva trovato qualcosa”, ha affermato il padrone di Leia. Così, in quell’istante, i due si sono resi conto del problema del delfino e sono iniziati i soccorsi.

Cane in mare.

L’uomo ha preso rapidamente il delfino e lo ha portato con cura in un’area acquatica dove poteva nuotare senza problemi. Nonostante ciò, la storia non si è conclusa lì perché insieme a Leia sono rimasti a monitorare la situazione e ad assicurarsi che tutto procedesse come doveva.

Soltanto a quel punto, quando si sono accertati del fatto che il delfino non sarebbe più tornato in quella zona scomoda, hanno iniziato il loro viaggio di ritorno. Inoltre, prima del ritiro definitivo, il comandante ha segnalato la situazione alla guardia costiera.

La storia è diventata virale quando l’uomo ha registrato uno dei momenti del salvataggio e lo ha condiviso sul suo canale YouTube. Di conseguenza, la registrazione ha iniziato ad avere un alto numero di spettatori ed è stata condivisa sui social network.

L’olfatto nei cani

L’olfatto è il senso più sviluppato di un cane, per questo lo usa per analizzare l’intero ambiente che lo circonda. Per questo motivo, in molte occasioni questi incredibili animali domestici possono allertare una situazione di emergenza molto prima degli umani.

Gli esperti hanno addirittura sottolineato che genericamente l’olfatto dei cani è superiore a quello degli umani. In questo modo, molti di questi animali fanno parte delle speciali squadre di ricerca della polizia.

Cane che fiuta

Il caso di Leia si aggiunge al gran numero di azioni in cui i cani sono stati protagonisti grazie al loro senso dell’olfatto. Questo, tenendo conto che nel tempo hanno scoperto spedizioni di droga, valigie con esplosivo e persino bambini abbandonati.

I cani e il loro grande spirito di collaborazione

Queste serie di casi mostrano che i cani hanno un istinto biologico che consente loro di aiutare altri esseri viventi bisognosi. Quindi, nessuno ha torto a dire che questi animali hanno uno dei cuori più gentili del mondo.

I cani significano amore incondizionato, comprensione e lealtà. Qui vi lasciamo la meravigliosa salvezza di Leia e del suo padrone:


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  • Méndez Pardo, Luisa Fernanda, Pérez-Acosta, Andrés M., DETECCIÓN DE EXPLOSIVOS CON LA AYUDA DE ANIMALES: UNA REVISIÓN DE LA LITERATURA CIENTÍFICA. Revista Logos, Ciencia & Tecnología [Internet]. 2009; 1 (1): 107-117.

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