Occhio secco nei cani: cause, sintomi e trattamento
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
L’occhio secco è una malattia oftalmica complessa che può colpire i cani. Per questo, conoscerla e saper riconoscere i suoi sintomi è il segreto per impedire la cecità e danni gravi alla vista.
In cosa consiste l’occhio secco nei cani?
“L’occhio secco” o “la sindrome dell’occhio secco”, sono i nomi più popolari della patologia Cheratocongiuntivite Secca. Consiste in un’infiammazione cronica che colpisce le ghiandole lacrimali, la congiuntiva e la cornea.
Questo processo infiammatorio provoca delle alterazioni nella produzione lacrimale. Ciò può causare dei deficit alle lacrime, una bassa qualità del fluido lacrimale e/o una distribuzione squilibrata delle lacrime nella struttura oculare.
La conseguenza più diretta è una deficienza nell’umidificazione protettiva dell’occhio. Per questo, l’avanzamento della malattia fa in modo che la struttura oculare diventi sempre più vulnerabile. Se non viene trattata in tempo, può provocare dei gravi problemi.
Conosciamo meglio gli occhi del cane e come funzionano
La parte visibile dell’occhio è una piccola parte della struttura ottica. Nella zona posteriore e non visibile ci sono la cornea, il cristallino, la retina, i nervi e il disco ottico.
Un’alterazione in qualsiasi di queste strutture provoca dei danni alla capacità visiva.
Esistono dei disturbi oftalmici più gravi che potrebbero attaccare una grande varietà di animali. Il glaucoma e l’occhio secco sono le malattie che più comunemente colpiscono gli occhi dei nostri amici pelosi.
Come identificare l’occhio secco nei cani?
E’ necessario prestare attenzione ai piccoli cambiamenti nell’aspetto e nel comportamento per individuare l’occhio secco. Una diagnosi precoce è fondamentale per curare e per impedire che la malattia si aggravi.
I principali sintomi dell’occhio secco nei cani sono:
- Fastidio, bruciore e/o pizzicore nella zona oculare.
- Arrossamento dell’occhio.
- Secrezione mucosa con o senza pus in uno o in entrambi gli occhi.
- Sfarfallio frequente.
- Impeto di grattare la zona oculare.
- Infiammazione oculare.
Nei casi più gravi, l’infiammazione può provocare una lacrimazione eccessiva.
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Vecchiaia
Il passare degli anni provoca un calo naturale della lubrificazione oculare. Per questo, i cani anziani hanno maggiori probabilità di sviluppare la sindrome dell’occhio secco.
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Predisposizione genetica e/o anatomica
Lo Yorkshire e il Carlino presentano delle alterazioni congenite che facilitano la comparsa dell’occhio secco.
I cani brachicefali o con il muso schiacciato, come il Bulldog francese o inglese, sono più propensi a presentare una cattiva distribuzione del fluido lacrimale. Ciò può sfociare in una Cheratocongiuntivite precoce.
Non è stato provato con certezza, però si suppone che esista una predisposizione nelle seguenti razze: Bassotto, Boston Terrier, Cocker Spaniel, Lhaso Apso, Pechinese, Shih Tzu, Cavalier King Charles Spaniel, Samoiedo e Schnauzer.
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Malattie sistemiche, autoimmuni e metaboliche
Queste patologie possono provocare l’occhio secco nei cani. E’ il caso del Lupus, del Diabete, dell’Ipotiroidismo, del Distemper, etc.
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Infezioni virali
L’esposizione a certi virus sfocia in un’infiammazione cronica agli occhi. Il cimurro, per esempio, è una malattia che può essere letale, e che viene associata alla sindrome dell’occhio secco.
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Intossicazioni
L’esposizione a delle sostanze tossiche è un fattore di rischio per lo sviluppo delle malattie neurologiche, oftalmiche e nervose.
Esiste un trattamento per la sindrome dell’occhio secco nei cani?
Il trattamento di questa sindrome varia in base alla causa primaria. Quando il processo infiammatorio è un sintomo secondario di un’altra malattia, è necessario risolvere il problema alla radice.
Le cure più comuni consistono nell’applicazione di colliri o di lacrime artificiali. Parallelamente si può prescrivere un farmaco che stimoli la produzione lacrimale.
Nei casi più gravi, si consiglia un intervento chirurgico. L’obiettivo è quello di trapiantare delle ghiandole o dei condotti salivari e correggere la cattiva lubrificazione.
Come prevenire l’occhio secco?
La predisposizione genetica e l’invecchiamento non si possono combattere. Si possono prevenire i fattori di rischio per ritardare la comparsa della malattia.
La cosa fondamentale è garantire al cane una corretta alimentazione, aumentare l’attività fisica, rispettare il calendario delle vaccinazioni e l’uso di antiparassitari. Tutto questo rafforza il sistema immunitario dell’animale e impedisce lo sviluppo di diversi processi infiammatori e di infezioni.
Una misura preventiva specifica è quella di evitare l’esposizione a fattori che potrebbero causare la secchezza degli occhi. Il cane non deve stare per troppo tempo sotto il sole, esposto al vento, all’aria condizionata o agli impianti di riscaldamento.
Fonte dell’immagine principale: Javier Enjuto
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