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Paesi che danno una licenza quando si ha un cane

3 minuti
Paesi che danno una licenza quando si ha un cane
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Conoscere la normativa in vigore è una questione fondamentale per tutti gli amanti dei cani che stanno considerando di prenderne uno nuovo in casa. Soprattutto se si tratta di una delle razze considerate “potenzialmente pericolose”.

Requisiti per ottenere una licenza amministrativa per un cane nuovo

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Ottenimento di una licenza amministrativa

La licenza amministrativa viene rilasciata dal Comune del padrone richiedente. La si ottiene dopo la verifica di determinati requisiti.

Tra questi requisiti troviamo: essere maggiorenni, non avere precedenti penali gravi, un certificato di attitudine psicologica e un’assicurazione di responsabilità civile.

  • Disporre di un libretto sanitario da cui risulti che l’animale ha le vaccinazioni aggiornate.
  • Identificare il cane mediante il microchip corrispondente.
  • Per poter camminare con il cane per strada, soprattutto nel caso in cui si tratti di razze potenzialmente pericolose, bisogna rispettare alcune linee guida.
  • L’accompagnatore dev’essere la persona autorizzata. Inoltre, il cane dovrà utilizzare elementi di sicurezza, come ad esempio la museruola.
  • Fare in modo che il cane sia legato ad un guinzaglio di meno di due metri di lunghezza.

Il microchip per un nuovo cane

Il microchip è un dispositivo che occorre applicare ad un nuovo cane che contiamo di tenere in casa.

Si tratta di un sistema elettronico di identificazione degli animali. È composto da due parti: il microchip in sé e la capsula che lo ricopre.

Questo dispositivo è biocompatibile (non provoca allergie) e molto piccolo, delle dimensioni di un chicco di riso.

Ogni microchip presenta un codice numerico unico, come se fosse la carta d’identità dell’animale.

In questo modo, oltre a memorizzare informazioni relative all’animale e al suo padrone, questi dati vengono inseriti nel database dell’Anagrafe canina.

Tra questi dati troviamo: il nome del proprietario, l’indirizzo e uno o due telefoni di contatto.

Queste informazioni devono essere aggiornate nel caso in cui uno di questi dati cambi. Vengono utilizzate in caso di perdita dell’animale.

Inserimento del microchip e sua utilità

La procedura di inserimento del chip in un nuovo cane da tenere in casa o in qualsiasi altro cane che ancora non lo abbia, dev’essere eseguita dal veterinario.

Le utilità del microchip sono diverse

  • In ambito legale, il dispositivo dovrà riferire chi è il proprietario o titolare dell’animale identificato.
  • Se il cane si perde, sia i veterinari sia le autorità possono accedere ai dati mediante un lettore.
  • Inoltre, con l’identificazione tramite chip, si evita l’abbandono. Ricordate che la legge punisce con sanzioni economiche elevate le persone che abbandonano o abusano di un animale.

La legge italiana obbliga ad identificare i cani.

In diversi paesi si identifica l’animale attraverso il chip. Sono sempre di più quelli che impongono l’introduzione di tale sistema.

Identificazione di un nuovo cane: legislazione europea

In Europa, Europetnet è un gruppo di associazioni nazionali e locali che condividono i registri di identificazione di tutti gli animali da compagnia che abbiano il microchip inserito.

Se viaggiamo all’estero con il nostro cane e lo perdiamo, basterà inserire il numero di identificazione dell’animale sul sito internet di Europetnet.

In questo modo avremo informazioni sui luoghi in cui è stato il nostro animale dal giorno in cui si è perso.

I paesi che fanno parte di Europetnet sono: Germania, Austria, Belgio, Cipro, Repubblica slovacca, Spagna, Estonia, Danimarca, Paesi Bassi, Ungheria, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Regno Unito, Repubblica ceca, Russia, Svezia e Svizzera.

La stipulazione di un’assicurazione

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In linea di principio, non è obbligatorio sottoscrivere un’assicurazione per il nostro cane, tranne se è considerato potenzialmente pericoloso. In questo caso è obbligatorio stipulare una polizza per coprire un’indennità non inferiore a 120.000 euro.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.