Per 7 anni un cane rimane accanto alla tomba del suo padrone
Nella vita reale di tutti giorni accadono cose che superano ogni fantasia. Chi non si è commosso vedendo il film Hachiko – Il tuo migliore amico? Una storia emozionante che narra l’amicizia tra un cane e il suo padrone.
Oggi vorremmo farvi conoscere la bellissima storia di una cane chiamato Capitano che da ben 7 anni vive in un cimitero, accanto alla tomba del suo padrone. Hanno cercato di portarlo via di lì in varie occasioni, ma questo amico fedele ogni volta, ha fatto ritorno al cimitero. Volete conoscere meglio questa commovente storia di amicizia tra un cane e il suo padrone?
La storia di Capitano, un cane fedele
Capitano è un meticcio, un incrocio di pastore tedesco, che Miguel Guzman, un signore argentino di Cordoba, regalò a suo figlio per il suo compleanno. In un primo momento la madre, Veronica, si mostrò contraria. Si sa, un cane in casa significa più responsabilità e più lavoro. Lo adottarono comunque e ben presto tutta la famiglia gli si affezionò.
Questo accade nel 2005. L’anno successivo, Miguel Guzman si ammalò, e cominciarono i ricoveri in vari ospedali fino a quando purtroppo non ci fu più nulla da fare. Dopo questo tragico avvenimento Capitano svanì nel nulla. Inaspettatamente però fece ritorno e per una settimana si aggirò nei dintorni della casa.
Un bel giorno Capitano sparì di nuovo. La famiglia perse ogni speranza e pensò che forse lo avevano rubato o che magari era finito sotto ad una macchina.
Con il trascorrere del tempo la famiglia si rassegnò alla scomparsa del cane. Accadde però che un giorno la moglie di Miguel e il figlio andarono al cimitero a visitare la tomba del loro amato caro. Con estrema sorpresa videro che, accanto alla lapide di Miguel, c’era l’amico fedele, Capitano. Damian, il figlio della coppia, non riusciva a smettere di gridare dalla gioia. Ancora più sorprendente fu la reazione del cane che cominciò ad abbaiare come se stesse piangendo amaramente.
La famiglia decise allora, di portare Capitano a casa, ma lui non volle, preferì rimanere nel cimitero. Ogni tanto faceva ritorno a casa, ma non per rimanerci. Tornava sempre al cimitero per stare accanto alla tomba di Miguel. E lì lo trovarono di nuovo, Veronica e Damian, la volta successiva. Anche in quell’occasione il cane tornò a casa con la famiglia ma subito dopo, si diresse di nuovo verso il cimitero.
Testimonianze della gente
Una signora che vende i fiori in una bancarella del cimitero racconta che Capitano face la sua comparsa nel 2007. Quando lo vide per la prima volta, si accorse che il cane era ferito ad una zampa e chiamò un veterinario per farlo visitare. Da allora Capitano ha conquistato la simpatia e l’affetto di tutte le persone che visitano il cimitero, sia di chi ci lavora sia di chi va a posare un fiore sulla tomba dei propri cari.
Il direttore del cimitero ricorda che il cane arrivò da solo al cimitero. Racconta che lo vide gironzolare tra le tombe senza pace, fino a quando finalmente trovò la tomba del suo padrone e lì si fermò.
Tutto questo accadde nel 2007, ma solo nel 2012 si cominciò a conoscere la storia di Capitano. I giornali e le televisioni di tutto il mondo si fecero eco di questa straordinaria avventura, soprattutto in Francia.
Alcuni documentaristi decisero di girare un film-documentario, per raccontare l’incredibile storia di Capitano: il cane che da sette anni non abbandona la tomba del suo padrone.
Capitano oggi
Attualmente questo fedele amico non gode di buona salute. Il cane è stato visto muoversi con difficoltà e alcuni mesi fa gli è stata riscontrata un’insufficienza renale che gli provoca vomito. Ha già 11 anni e vivere in un cimitero, esposto alle intemperie non lo aiuta.
È un cane famoso e molto amato, tutti gli si avvicinano per salutarlo e per aiutarlo.
Un’associazione ha proposto di dare il nome di Capitano alla via principale del cimitero, e che venga eretta una statua in suo onore, per immortalare la relazione di amicizia tra Capitano e il suo amato amico Miguel.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.