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Perché i cani amano leccare il viso?

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Perché i cani amano leccare il viso?
Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Perché i cani amano leccare il viso? Per rispondere a questa domanda occorre tenere presente il concetto che sta alla base: il cane è in grado di riconoscere il nostro viso. In più, ha come antenato il lupo.

In una famiglia di lupi, quando i genitori tornano alla tana dopo aver cacciato, vengono accolti dai cuccioli con versi e leccate sul muso. Questo gesto possiede una doppia finalità: in primo luogo è un saluto a tutti gli effetti, ma dà anche modo agli adulti di introdurre il cibo nella bocca dei cuccioli. I lupetti richiamano attenzione e nutrimento dai genitori, leccando loro il muso. Questo comportamento è stato, in qualche modo, ereditato dai cani. 

I cani amano leccare il viso per diversi motivi

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Leccare il viso è, innanzitutto, un gesto di familiarità, un saluto, ma anche un modo per richiamare la nostra attenzione. È, ancora, un messaggio di calma e serenità, con cui il cane ci comunica che non ci sono minacce, che tutto è tranquillo ed è pronto a giocare o interagire quando vogliamo. Se stiamo rimproverando il cane o abbiamo assunto un atteggiamento che lo fa sentire intimidito o insicuro, l’animale potrebbe cercare di leccarci la faccia allo scopo di calmarci e sciogliere la tensione.

Un altro obiettivo importante collegato al leccare il viso è la ricerca di informazioni: dove siamo stati, cosa abbiamo mangiato, etc. Con una sola leccata in faccia, i cani riescono ad ottenere tutto questo.

Anche il condizionamento fa la sua parte. Se l’animale ha già capito che leccarci il viso provoca la nostra risata e ci fa stare bene, è possibile che cerchi unicamente questo: divertirsi insieme.

Tipi di bacio

Così come tra esseri umani ci si può scambiare molti tipi di bacio – d’amore, desiderio, affetto, amicizia, veloce o lungo – il leccare del cani equivale a un nostro bacio o una carezza. È un modo affettuoso per riconoscerci, esplorare e scoprire qualcosa di noi.

I cani dimostrano affetto per le persone in molti modi. Uno dei più importanti è attraverso la lingua. Non è strano che ci lecchino il viso o perfino dentro le orecchie. Già da cucciolo, il nostro cane impara a “parlare” con la lingua e leccare il viso è uno dei modi che ha a disposizione.

La ricerca

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Diverse ricerche confermano che i cani reagiscono di fronte agli stati d’animo dei padroni, come l’allegria o la tristezza . Il loro comportamento viene influenzato dalle nostre espressioni, che percepiscono istantaneamente.

Nel corso di queste ricerche, quando la persona si mostrava felice, il cane si avvicinava con aria giocherellona o amichevole. Se, invece, assumeva un’espressione triste o piangeva, il cane reagiva leccandogli le mani o il viso, annusandola con affetto o accarezzandola con tutto il corpo.

In quest’ultima situazione, il cane percepiva che la persona stava attraversando un brutto momento e leccare serviva per mostrare “solidarietà”, vicinanza.

L’interazione, quindi, è totale. Nulla di ciò che ci succede passa inosservato al nostro amico, anche se il più delle volte non ce ne rendiamo conto.

Il cane riesce a “entrare in sintonia” con noi, sviluppando quello che si può definire “contagio emotivo”, cioè, arrivare a sentire quello che noi stessi proviamo. Queste ricerche hanno dato risultati veramente sorprendenti.

Altri studi hanno dimostrato che i cani vengono contagiati dai nostri sbadigli. Durante i test, la metà dei cani hanno sbadigliato al sentire il suono dello sbadiglio umano. Inoltre, se era il padrone a sbadigliare, la probabilità che anche il cane lo facesse era cinque volte superiore.

Anche se questi studi non arrivano a concludere che l’empatia dei cani sia uguale a quella degli esseri umani, è un dato di fatto che i nostri sentimenti e la nostra mimica si ripercuotono sul loro stato d’animo e comportamento.

Questa non è un’ulteriore prova che il cane sia il il migliore amico dell’uomo? Leccare il nostro viso ne è una dimostrazione.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.