Ricercatori trovano specie di bovidi risalenti a circa 5.200 anni fa

I bovidi hanno sviluppato un forte legame con gli umani che va avanti da migliaia di anni. Per questo motivo, non è raro che i loro fossili mostrino gli spostamenti della colonizzazione umana.
Ricercatori trovano specie di bovidi risalenti a circa 5.200 anni fa
Cesar Paul Gonzalez Gonzalez

Scritto e verificato il biologo Cesar Paul Gonzalez Gonzalez.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

I bovidi (Bovidae) sono una delle famiglie di mammiferi più conosciute al mondo, in quanto comprendono diverse specie di bestiame domestico come mucche, capre e pecore. Questi animali sono di grande importanza per l’economia e l’alimentazione umana. Tuttavia, parte della loro storia evolutiva è ancora un enigma.

Nel 2020, un gruppo di ricercatori ha analizzato i resti fossili di alcune specie di bovidi ritrovate sull’altopiano del Tibet, risalenti a circa 5.200 anni fa. Questo ha aperto un nuovo orizzonte e permesso la formulazione di nuove ipotesi sul loro rapporto con gli uomini del tempo. Continuate a leggere questo articolo e scoprite di più sull’argomento.

Perché la presenza di fossili sull’altopiano del Tibet?

L’altopiano del Tibet è una vasta pianura situata nell’Asia orientale. Ha una distanza di 2.500 chilometri e un’altezza di oltre 4.500 metri sul livello del mare. È circondato dall’Himalaya e dalla catena montuosa del Kunlun, quindi gli animali che lo abitano hanno una distribuzione ristretta.

Anche se può sembrare strano, più di 50 milioni di anni fa parte di questo altopiano era sommersa dall’oceano, mentre il resto si trovava a livello del mare. Grazie a ciò, vi era una grande diversità biologica, suscettibile alla fossilizzazione dal momento l’acqua favorisce la formazione di sedimenti.

Con il passare del tempo, molte specie sono rimaste sepolte sul fondo dell’oceano, ma sono risalite in superficie grazie alla collisione di due placche tettoniche (quella indiana ed eurasiatica). Questa collisione ha fatto emergere l’altopiano del Tibet e ha riportato alla luce i numerosi fossili in formazione dal fondo del mare. Per questo motivo attualmente ospita un gran numero di fossili di animali, sia terrestri che acquatici.

Resti fossili di un'angiosperma
I fossili non sempre conservano frammenti di resti biologici: alcuni sono solo impronte (calchi della loro forma).

Quali fossili sono stati scoperti sull’altopiano del Tibet?

L’altopiano del Tibet ospita fossili di diversi periodi geologici. Ciò include specie che esistevano diverse migliaia di anni prima che si formasse, così come quelle vissute dopo che è emerso dal fondo dell’oceano. Nonostante a questo punto non vi si trovassero più grandi corpi d’acqua, sulla sua superficie vi erano comunque fiumi e laghi che consentivano la fossilizzazione degli animali.

Come se non bastasse, l’altopiano del Tibet ha subito diversi cambiamenti climatici favorevoli che ne hanno diversificato flora e fauna, il che ha facilitato la formazione di fossili dopo la collisione delle placche. Nel corso della sua storia è stato possibile trovare resti fossili di pesci, dinosauri, ominidi denisoviani (parenti dei Neanderthal), uccelli e mammiferi simili alle specie attuali.

La scoperta di nuovi bovidi sull’altopiano del Tibet

Un gruppo di ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze ha scoperto nel 2020 i resti fossilizzati di quella che sembrava essere una specie di bovidi sconosciuta. Sebbene non fosse la prima volta che si imbattevano in questo tipo di fossile, questa volta hanno deciso di porre fine al mistero e analizzare il DNA dei campioni.

I ricercatori sono rimasti molto sorpresi quando hanno avuto indietro i risultati, poiché si trattava di un antenato del gaur (Bos gaurus), un bovide che vive nelle zone tropicali, e non è distribuito in quest’area. Nonostante fosse qualcosa di inaspettato, gli scienziati hanno utilizzato le informazioni a disposizione per suggerire un nuovo approccio alla storia dell’ascesa dell’altopiano del Tibet.

Secondo gli esperti, l’altopiano del Tibet è emerso progressivamente dopo la collisione delle placche tettoniche. Ciò significa che ha raggiunto la sua massima altezza diversi anni dopo essere emerso dalla superficie. Pertanto, il suo clima ha subito dei cambiamenti, ma a un certo punto si è stabilizzato e ha permesso la diversificazione biologica.

Le variazioni geografiche e ambientali sull’altopiano del Tibet potrebbero aver causato drastici cambiamenti di temperatura. Tuttavia, almeno nel tardo Neolitico (5.200 anni fa), ha mantenuto un clima temperato e umido, perfetto per i bovidi come il gaur. Questo è uno dei motivi per cui si pensa che la specie sia riuscita ad insediarsi nell’area.

Fossile ottenuto nell'altopiano del Tibet
I fossili si trovano solitamente nelle rocce sedimentarie, che compattano e proteggono i resti dal degrado.

Perché è importante la presenza di questi bovidi sull’altopiano del Tibet?

Tra 6.000 e 3.000 anni fa, sull’altopiano del Tibet si verificò un curioso aumento della colonizzazione umana. Tale evento sembra essere legato allo sviluppo di attività come l’allevamento e l’agricoltura. L’unico problema è che queste tecniche non sono state padroneggiate fino a 4.000 anni fa, quindi ciò non spiega perché gli uomini abbiano iniziato a stabilirsi in quest’area.

Grazie allo studio effettuato, i ricercatori hanno risolto l’enigma e hanno ipotizzato che l’uomo sia arrivato nella zona per via delle specie di bovidi. Essendo facili da cacciare, la popolazione ha avuto le risorse per crescere rapidamente e si è stabilita nelle vicinanze dell’altopiano del Tibet. Tuttavia, il numero degli animali è diminuito nel tempo, costringendo l’uomo a fare un maggiore affidamento sull’agricoltura e sull’allevamento.

Ciò significa che la presenza dei bovidi sull’altopiano del Tibet 5.200 anni fa è stata cruciale per la colonizzazione umana. Senza di loro, è improbabile che le popolazioni tibetane si sarebbero stabilite in quest’area e adattate ai successivi cambiamenti climatici.

Come potete vedere, i fossili ci permettono di spiegare parte della storia degli esseri viventi e dei cambiamenti che il loro ambiente ha subito. Sebbene sia un processo complesso che richiede diversi anni, gli specialisti lavorano instancabilmente per svelarne i segreti e comprendere meglio ciò che ci circonda.


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