La sindrome brachicefalica: un rischio per alcune razze canine

La sindrome brachicefalica: un rischio per alcune razze canine

Ultimo aggiornamento: 14 dicembre, 2016

Se il vostro è un cane a muso schiacciato, sappiate che corre il rischio di soffrire della sindrome brachicefalica. Si tratta di un insieme di anomalie anatomiche che possono arrivare ad ostruire le vie aeree superiori; una diagnosi tempestiva vi eviterà noie più serie. Per questo, è importante una visita veterinaria di controllo approfondita.

Alcune informazioni sulla sindrome brachicefalica

La particolare conformazione anatomica dei cani brachicefali rappresenta solitamente un ostacolo all’entrata del normale flusso d’aria nel corpo; dispongono, infatti, di meno spazio per far accedere l’aria ai polmoni. Per lo stesso motivo arriva anche meno ossigeno al sangue. Questo si deve ad una serie di possibili anomalie:

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  • Restringimento delle narici.
  • Palato molle allungato (la struttura che separa la parte posteriore della cavità nasale dalla bocca).
  • Eversione dei sacculi laringei che ostruiscono il passaggio dell’aria nella trachea.
  • Trachea ipoplasica (solo in alcune razze).

I cani a muso schiacciato sono soggetti a soffrire di sindrome brachicefalica. Si tratta di un insieme di anomalie anatomiche che possono arrivare ad ostruire le vie aeree superiori del cane. Una diagnosi precoce e visite veterinarie di controllo regolari lo aiuteranno ad affrontare questo problema nel migliore dei modi.

I sintomi della sindrome brachicefalica

Se notate uno dei seguenti sintomi nel vostro cane, consultate il veterinario per capire se si tratta effettivamente della sindrome brachicefalica:

  • Salivazione eccessiva.
  • Presenza di schiuma bianca nella saliva.
  • Emissione di rumori strani e difficoltà nel respirare (bocca aperta, ansimare continuo, uso eccessivo dei muscoli addominali).
  • Russamento.
  • Apnea durante il sonno.
  • Perdita di coscienza improvvisa (sincope).
  • Colorazione bluastra o livida della pelle e delle mucose, effetto di una scarsa ossigenazione del sangue (cianosi).
  • Rigurgito.
  • Vomito.

Se non curato in tempo, il cane potrebbe soffrire, a lungo o medio termine, di:

  • Gravi problemi cardiaci.
  • Ernia iatale.
  • Edema della glottide (grave infiammazione della mucosa della gola e della parte superiore della laringe).

Ecco le razze più soggette alla sindrome brachicefalica

Non tutti i cani a muso schiacciato soffrono di questa patologia; esistono, tuttavia, razze più predisposte. Tra queste:

  • Bulldog inglese
  • Carlino
  • Boxer
  • Pechinese
  • Boston Terrier
  • Shih Tzu
  • Lhasa Apso
  • San Bernardo
  • Mastiff
  • Maltese
  • Yorkshire terrier
  • Chihuahua
  • Cavalier King Charles Spaniel

Come migliorare la qualità della vita di un cane con sindrome brachicefalicica

Il caldo, lo stress o semplicemente l’eccitazione possono causare nell’animale maggiori difficoltà respiratorie. L’affanno si aggrava se, in aggiunta, l’animale è in sovrappeso.

Per cui, se il vostro cane soffre di sindrome brachicefalica, tenete conto di queste raccomandazioni:

  • Evitate l’attività fisica intensa e l’esposizione a temperature elevate: sono animali molto soggetti ai colpi di calore.
  • Per le vostre passeggiate, preferite la pettorina al collare e portate sempre con voi una bottiglia d’acqua.
  • Controllate che il suo naso sia libero dal muco.
  • Procurategli uno spazio dentro casa con temperature e umidità piacevoli.
  • Controllatelo quando mangia, per evitare un possibile soffocamento, soprattutto se l’animale è molto ansioso.
  • Tenete sotto controllo il suo peso.

La soluzione chirurgica per la correzione delle anomalie anatomiche

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In alcuni casi sarà probabilmente necessario operare il cane per migliorarne la qualità di vita. 

Si può intervenire chirurgicamente allargando le narici, eliminando la parte in eccesso di palato molle o correggendo l’eversione dei sacculi laringei.

La correzione delle narici è un intervento semplice, ma in molti casi migliora notevolmente i sintomi di questa malattia. Questo intervento può essere eseguito a partire dai 3 – 4 mesi di età.

L’accorciamento del palato molle aiuta invece a ridurre la pressione sulla faringe e la laringe durante l’inspirazione.

Non esitate a chiedere consiglio al veterinario: vi aiuterà a garantire al vostro amico a quattro zampe una vita più sana e più felice.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.