Conosciamo il Tero, un piccolo uccello sudamericano

Conosciamo il Tero, un piccolo uccello sudamericano

Ultimo aggiornamento: 05 febbraio, 2018

Elegante, con le zampe delicate e lunghe, è un grande difensore del suo nido e dei suoi pulcini. Così è la Pavoncella del Cile, un uccello che vive in gran parte del Sud america. In questo articolo vi daremo alcune informazioni sul Tero, un piccolo animale che compie un’importante funzione nel controllo delle piaghe agricole.

Un uccello che popola gran parte del Sud america

Conosciuto anche come teru teru, per via del suono caratteristico che emette, questo uccello è molto comune nelle pianure dell’Argentina e dell’Uruguay. Può trovarsi anche nelle seguenti zone:

  • Bolivia
  • Brasile
  • Cile
  • Colombia
  • Venezuela
  • Paraguay

Il Tero vive vicino alle lagune, ai laghi, ai fiumi, ai ruscelli o ai terreni con prati bassi. Potrebbe essere presente anche in luoghi urbani, e perfino nei giardini di qualche casa come animale domestico, poiché è considerato un eccellente guardiano che allerta con i suoi versi qualsiasi movimento strano, e mantiene il posto privo di insetti.

Caratteristiche del Tero, un piccolo uccello

Con l’aspetto che ricorda la pavoncella europea, questo uccello presenta le seguenti caratteristiche fisiche:

Uccello Tero in mezzo al prato
  • E’ altro tra i 30 e i 35 cm e pesa circa 280 grammi.
  • Ha un becco corto color rosso e nero sulla punta.
  • Degli occhi rotondi di un rosso intenso.
  • Delle zampe lunghe e sottili, anche queste rosse. Ha tre dita davanti e una più corta dietro.
  • Possiede un piumaggio grigio e beige nella parte superiore, con alcune tonalità violacee nelle ali, e del bianco e del nero nella parte inferiore.
  • Ha un ciuffo fino e nero in testa.
  • Possiede degli speroni sotto le ali che usa per intimorire i suoi possibili nemici.

Una particolarità di questo uccello è che dorme solo su una zampa, mentre tiene l’altra appoggiata al corpo. Tende anche a distendersi con le zampe all’indietro.

Ulteriori informazioni sul teru teru

Questa piccola pavoncella si nutre di insetti, di lombrichi, di vermi e di piccoli vertebrati, ma mangia anche la carne cruda.

Le sue tecniche da cacciatore sono curiose da osservare. Una di queste consiste nel correre, fermarsi e dare una beccata in avanti. Un’altra è scavare il suolo con le zampe, per poter prendere le possibili prede che si trovano sotto terra.

E’ un animale sedentario, ed è comune vederlo in coppia o in piccoli gruppi. Visto che fa i suoi nidi in campi aperti, nel suolo, si prende molta cura delle sue uova e dei suoi  piccoli. Per questo motivo sta sempre in allerta.

Se percepisce una minaccia, emette il suo suono caratteristico per cercare di depistare i possibili predatori “gridando”, volando o covando lontano dal luogo dove in realtà si annida. Può anche volare basso per colpire gli intrusi con i suoi speroni.

​Un uccello che non passa inosservato

Il Tero è diventato il simbolo della squadra di Rugby dell’Uruguay, oltre ad essere l’uccello nazionale di questo paese. 

E’ anche il protagonista di miti e leggende, e si trova anche nei versi di Martín Fierro, il poema di José Hernández“Dei mali di cui soffriamo assai parlano i paesani, ma fanno come gli uccelli che, per nascondere il nido, gridan forte da una parte e dall’altra tengon l’uova”.

Anche il naturalista Charles Darwin ha citato questi uccelli durante i suoi viaggi nelle terre sudamericane. Ha affermato che erano molto utili ai viaggiatori, poiché segnalava loro la presenza di possibili ladri sul cammino.

E se alcune volte sentite dire che qualcuno ha delle “zampe da Tero”, non ci sono dubbi che si stiano riferendo ad una persona con gambe lunghe e delicate.

Immagine principale per gentile concessione di “Wikimedia Commons”


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