Trovata cagnolina congelata in montagna
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Una cagnolina è stata trovata sul monte Elbrus, una vetta alta circa 5642 metri che si trova in Russia.
L’animale è stato soccorso da alcuni alpinisti mentre stava tremando dal freddo. Non appena gli sportivi si sono accorti dell’animale, lo hanno legato a una corda e lo hanno portato con loro lontano dal luogo in cui sembrava essersi perso. Difficile capire come questo cane sia arrivato fin là.
Fortunatamente la cagnolina sta bene
Andrey Orlovskiy, uno degli alpinisti, è rimasto con lei a Kislovodsk, in Russia. Proprio lì il veterinario che si prese cura dell’animale scartò l’ipotesi di una malattia dovuta al freddo del luogo. A Orlovski sarebbe piaciuto adottarla, ma non era possibile. La cagnolina, però, ha trovato presto una casa. Adesso si chiama Bonnie e ha incontrato la sua nuova famiglia grazie ad un messaggio diffuso dallo stesso alpinista attraverso i social network.
La vita di Bonnie trascorre adesso lontana dalle montagne. Vive tranquillamente insieme alla sua nuova padrona, Margarita Shovaeva, con la quale ha un meraviglioso rapporto.
Il freddo patito della cagnolina sulla cima della montagna
C’è una ragione molto chiara per cui sulla cima di una montagna fa molto più freddo sebbene ci si trovi più vicini al sole. Ciò è dovuto alla differenza tra la radiazione che arriva sulla cima e alla base della montagna.
Intervengono differenti fattori: il riscaldamento della superficie terrestre, la pressione atmosferica e l’effetto sera. Dunque, quando i raggi solari arrivano sulla superficie terrestre, essa si riscalda e rimanda le radiazioni verso lo spazio sotto forma di raggi infrarossi.
Alcuni gas dell’atmosfera, come il diossido di carbonio, il vapore acqueo o il metano -i cosiddetti gas ad effetto serra-, lasciano passare la luce visibile. Tuttavia assorbiscono i raggi infrarossi e impediscono che il calore fuoriesca. Di conseguenza la temperatura sulla superficie della Terra è maggiore di quanto dovrebbe.
Primi soccorsi in caso di congelamento, insolazione o ipotermia
Se il nostro amico a quattro zampe è stato esposto a basse temperature per molto tempo, potrebbe soffrire di congelamento o ipotermia. È necessario esaminare le sue orecchie, gli arti e la coda per esserne certi, oltre che controllare il colorito della pelle, l’eventuale presenza di dolore alle orecchie, di pelle rugosa e fredda, ecc. Se il cane soffre di ipotermia potrebbero verificarsi tremori, disorientamento, spossamento e persino convulsioni o stato comatoso.
Il doppio strato di pelo di alcune razze di cani, come quelle nordiche, isola perfettamente il freddo, dunque è difficile che tali esemplari soffrano di ipotermia. Tuttavia, un cane magro e dal pelo particolarmente corto, cucciolo o anziano, ha molte probabilità di soffrire di tali sintomi. Razze come Boxer, Dobermann, Yorkshire, ecc., dispongono infatti di scarsa protezione contro il freddo.
Ipotermia
Per il trattamento dell’ipotermia, è necessario avvolgere l’animale in asciugamani caldi, fornirgli dei liquidi caldi e collocare una borsa con dell’acqua tiepida (avvolta in una coperta o in un panno) sulla sua pancia, senza lasciare in alcun momento che la borsa tocchi la pelle dell’animale, in quanto rischierebbe di bruciarsi.
Inoltre, è necessario controllare la temperatura del cane ogni 10 minuti e recarsi immediatamente da un veterinario.
L’ipotermia consiste in un abbassamento della temperatura corporea al di sotto dei 35º, provocata da un’eccessiva esposizione alle basse temperature.
Consigli per le passeggiate invernali
A seconda del pelo del nostro amico, bisogna riparare l’animale in modo diverso da come facciamo durante le altre stagioni. Se si va sulla neve o se fa molto freddo, soprattutto se parliamo di razze particolarmente freddolose come il galgo, oppure se si tratta di cani dal pelo corto, è conveniente attrezzarsi con dei vestiti che li mantengano al caldo.
Se la nostra passeggiata sarà lunga, consigliamo di applicare una protezione sui cuscinetti dell’animale, per evitare possibili ferite.
Un’altra buona idea è quella di portarsi dietro un asciugamano per pulirgli le zampe di tanto in tanto. Eviteremo in tal modo che le lecchi in quanto anche il sale può risultare dannoso per i nostri animali. Se è andato molto in giro, controlleremo che non siano presenti cristalli di neve sui cuscinetti.
Se mentre controlliamo i cuscinetti notiamo dei cambiamenti di colore o delle zone in cui l’animale prova dolore se le tocchiamo, chiediamo al veterinario di prescriverci una pomata efficace.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.