5 animali che mangiano il miele
Il prodotto che le api producono per poter nutrire tutti i membri dell’alveare è una vero leccornia per altre specie, che fanno di tutto per rubarlo e mangiarlo. Vi piacerebbe sapere quali sono gli animali che mangiano il miele? Ce ne sono molti altri, a parte il famoso orso!
Specie animali che mangiano il miele
Il miele è un prodotto dolce e delizioso che viene usato in cucina per tè, infusioni o nella preparazione di dolci e dessert. Il fatto che sia un alimento assolutamente naturale lo rende davvero prezioso e unico. Una volta che il miele viene prodotto dalle api, però, questo elisir dorato e dolcissimo può diventare preda di molti altri animali. Come, per esempio, questi cinque che vi presentiamo di seguito:
1. Orso bruno
È il primo esempio che viene in mente quando pensiamo ad un animale che adora mangiare il miele. L’orso bruno – potete vedere un esemplare adulto nella foto che apre questo articolo – segue un’alimentazione onnivora, che può cambiare a seconda del periodo dell’anno.
Alla fine dell’estate è quando inizia a “saccheggiare” gli alveari. E non solo a divorare il miele, ma anche le larve e le api all’interno. Il loro appetito è davvero vorace, poiché dopo poche settimane devono andare in letargo o addormentarsi per tutto l’inverno. Ed è per questo che l’istinto li spinge ad ingerire più cibo possibile per poter aumentare il peso corporeo.
2. Uccello indicatore dello Zambesi
La famiglia degli uccelli indicatori è anche chiamata “indicatori del miele”, poiché uno dei loro alimenti principali è proprio questo nettare prodotto dalle api. Possono essere trovati in Asia e in Africa e sono famosi per la loro interazione con gli umani. Le loro penne sono scure, la loro taglia è piccola e hanno un becco fine e corto, molto abile.
In qualsiasi periodo dell’anno non hanno alcun problema ad attaccare le arnie per banchettare con il miele e anche divorare larve, mangiare la cera e la pappa reale. Completano la loro dieta con baco da seta, ragni, frutta e piccoli insetti.
3. Tasso del miele
Si dice che gli uccelli indicatori mostrano la posizione degli alveari ai tassi – e alle persone – in modo che possano raggiungere queste colonie di api. Con le sue zampe e i denti, questo mammifero carnivoro spezzetterà l’alveare, permettendo agli uccelli di cibarsi in modo più agevole. Un vero e proprio lavoro di squadra che premierà entrambi con il prezioso alimento dorato.
Esiste persino una varietà di questo Mustelide che ha un nome che è tutto un programma. Si chiama tasso del miele e vive in Medio Oriente, Africa ed India. Possiede un corpo robusto e allungato, dotato di unghie perfette per scavare.
Oltre a cibarsi di carogne, roditori, uccelli, piccoli antilopi, lucertole, rane e invertebrati, e talvolta anche bacche e radici, il tasso del miele ama il nettare giallo e dolce prodotto dalle api. Distrugge gli alveari e può anche attaccare le arnie, rappresentando un serio problema per gli apicoltori.
4. Coleottero degli alveari
A questo insetto piace tanto il miele che deposita le sue uova negli alveari affinché le larve si nutrano di esso. Ecco perché è diventata una piaga. E’ un animale endemico dell’Africa sub-sahariana, ma si è diffuso in altri paesi come gli Stati Uniti, le Filippine e l’Australia.
Quando una femmina depone le uova nell’alveare, se le api non sono abbastanza forti, le larve possono consumare tutto il miele e polline conservati, segnando la fine dell’alveare. Pertanto, gli apicoltori si trovano costretti a lottare senza sosta contro questo piccolo coleottero di colore marrone scuro e lungo appena mezzo centimetro, che non vive più di sei mesi, ma il cui processo riproduttivo può provocare danni irreparabili.
5. Faina
Sebbene possa avere una musetto adorabile, anche la faina è piuttosto dannosa. Questo piccolo carnivoro è un eccellente predatore notturno e vive nell’Europa centrale e meridionale, così come nel Sud-Est asiatico e nei pressi della catena montuosa dell’Himalaya.
La faina si nutre di piccoli mammiferi e roditori, anfibi, insetti, frutta, uova e miele. Per ottenere cibo si sposta in lungo e largo, coprendo ampie distanze all’interno del proprio territorio. Questo può andare dai 2 ai 10 chilometri di diametro, e qui costruisce una tana tra rocce o alberi. Il fatto che possa arrampicarsi su qualsiasi superficie le permette di raggiungere rapidamente gli alveari. In più è immune alle punture di api o vespe.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.