Gli animali che vivono nelle profondità marine

Le caratteristiche di queste specie sono date dal fatto che vivono talmente in profondità nelle acque dell’oceano, da non vedere mai la luce solare; il loro aspetto può essere mostruoso, con denti e occhi enormi; alcuni esemplari hanno la capacità di generare luce tramite la bioluminescenza dei loro organi.
Gli animali che vivono nelle profondità marine

Ultimo aggiornamento: 22 maggio, 2018

Gli oceani sono un’area del Pianeta Terra ancora largamente inesplorata. Sappiamo che le loro profondità sono popolate da una grande varietà di esseri viventi, dei quali però conosciamo ben poco. Oggi vi daremo qualche assaggio di quel che si sa sui fantastici esemplari che popolano le profondità marine.

Le profondità marine

L’oceano è enorme. Il Pianeta Terra è ricoperto per tre quarti da acqua, e di questi si calcola che se ne conosca soltanto il 5%. Ciò è dovuto alle difficoltà di accesso e alla mancanza degli strumenti e della conoscenza necessari a farlo.

Quando parliamo di profondità marine o abissali facciamo riferimento allo spazio negli oceani che va dai 4000 ai 6000 metri di profondità, là dove la luce del sole non penetra più e le temperature oscillano intorno ai 2 gradi centigradi.

profondità marine

In profondità ci si può spingere ben oltre la zona abissale; le fosse oceaniche arrivano ai 12 km di profondità e sono depressioni nelle quali convergono due placche tettoniche. Questi luoghi abissali e per lo più sconosciuti presentano una propria fauna. 

Caratteristiche di animali che vivono nelle profondità marine

Gli animali che popolano le profondità marine sono molto vari e provengono da molte famiglie diverse. Tuttavia, sono tutti accomunati da alcune caratteristiche che consentono loro di sopravvivere nelle profondità ghiacciate dell’oceano.

La mancanza di luce solare non permette lo svolgersi della fotosintesi, impedendo che cresca qualsiasi tipo di specie vegetale. La fauna abissale si alimenta principalmente tramite la caccia, mentre le specie che non cacciano si nutrono dei resti degli animali morti in superficie che pian piano sprofondano negli abissi.

L’aspetto di questi animali può apparire mostruoso: a causa della mancanza di luce, molti di loro hanno sviluppato degli occhi enormi e dall’aspetto non comune, altri fauci gigantesche e denti affilatissimi, spesso più grandi del resto del corpo.

pesce delle profondità marine
Fonte: ecotiendabuceo.es

A causa della mancanza di luce solare, alcuni hanno sviluppato degli organi bioluminescenti, ovvero capaci di generare luce. Alcuni pesci hanno addirittura delle antenne che generano luce, pensate apposta per attirare le loro prede, altri invece illuminano la propria pelle per spaventare i predatori.

Il gigantismo è una caratteristica comune in questa zona marina. Alcune specie sono smisuratamente più grandi se comparate con altre specie che abitano la superficie marina; pesci di più di due metri di lunghezza o crostacei che raggiungono i 50 cm di diametro sono un esempio.

  1. Rana pescatrice degli abissi

La rana pescatrice degli abissi è uno degli animali che popolano le profondità marine dall’aspetto più raccapricciante. Nonostante questo è relativamente piccolo: le femmine, più grandi dei maschi, misurano appena 25 cm di lunghezza. Le sue “spine” sono in realtà organi molto sensibili che individuano il movimento di ogni possibile preda.

  1. Pesce drago abissale

Il pesce drago abissale è una specie dalla quale derivano tre sottospecie riconosciute. In generale, sono pesci dal corpo allungato e piatto, e anche se la dimensione dipende in generale dalla specie, in media misurano tra i 30 e i 40 cm di lunghezza.

pesce drago abissale
Fonte: Wikipedia

La caratteristica principale di questo animale è proprio la longitudine del suo corpo, ma anche le dimensioni della sua bocca: i suoi denti sono così lunghi e affilati che si è scoperto come alcuni esemplari non riescano a chiudere del tutto la bocca.

  1. Verme tubo gigante

I vermi tubo giganti sono una delle specie affette dal gigantismo. Si tratta di esseri invertebrati che vivono in gruppi nel fondo dell’Oceano Pacifico all’interno di tubi chitinosi ai lati dei camini di origine vulcanica.

Hanno un metabolismo estremamente lento, che gli permette di essere particolarmente longevi: è stato scoperto che possono vivere fino a due secoli e mezzo. In quanto a dimensioni, alcuni raggiungono i due metri e mezzo di lunghezza, anche se normalmente si fermano al metro e mezzo.

Non sono dotati di sistema digestivo: si nutrono grazie a tutti i batteri che ricoprono il loro corpo e che li aiutano a sintetizzare gli alimenti. Senza questa relazione di simbiosi, i vermi tubo giganti non potrebbero sopravvivere.

  1. Calamaro trasparente

I calamari trasparenti appartengono alla famiglia dei cefalopodi e devono il loro nome alla loro particolare caratteristica visiva. Sono anche noti con il nome di meduse di cristallo; alcune specie vivono in superficie, altre abitano le acque oceaniche a più di due chilometri di profondità.

medusa di cristallo
Fonte: http://bogleech.com/

All’interno della famiglia esistono grandi differenze in quanto a dimensioni, dai più piccoli che misurano pochi centimetri, fino ai più grandi, che toccano i due metri di longitudine. La forma del corpo è simile in tutti: sono rotondi ed hanno i tentacoli corti, ricoperti da ventose.

Alcune specie sono bioluminescenti grazie a degli organi situati al lato dei loro occhi. Usano questa caratteristica per camuffarsi sul fondo del mare. In generale, il loro corpo è interamente trasparente tranne una ghiandola digestiva, situata proprio al centro.

Le profondità abissali sono tra i luoghi di più difficile accesso in tutto il pianeta. Quel poco che conosciamo su questo argomento, tuttavia, ci permette di sapere per certo che nonostante si tratti di luoghi inospitali, sono l’habitat di innumerevoli ed incredibili specie viventi.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Agüero, J. (2020) Sifonóforos: los cnidarios más complejos. Recursos Naturales y Sociedad, 2020. Vol. 6 (1): 13-24. https://doi.org/10.18846/renaysoc.2020.06.06.01.0002
  • Reyes, P. R., Torres, J. P., & Reyes, E. M. (2009). Peces abisales del extremo austral de América del sur (52 S-57 S), componentes de la fauna acompañante de la pesquería de palangre del bacalao de profundidad (Dissostichus eleginoides Smitt, 1898). Revista de biología marina y oceanografía, 44(1), 59-65.
  • Cervigón, F. (2003). Peces marinos. Biodiversidad enVenezuela, tomoII, FundaciónPolar, Ministerio deCienciayTecnología, Caracas.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.