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Anziani e cani: una simbiosi dimostrata

3 minuti
Sappiamo tutti che la presenza di un cane porta molti benefici alla vita del padrone. Vi presentiamo diversi studi che dimostrano questa simbiosi tra animali e le persone anziane. 
Anziani e cani: una simbiosi dimostrata
Samuel Sanchez

Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Sappiamo tutti che un cane rallegra la casa, indipendentemente dall’età dei padroni. I cani sono energici, leali, affettuosi e presentano alti livelli di interazione, tutte caratteristiche che li rendono animali ideali per rendere meno difficili i periodi di solitudine. Nelle seguenti righe ci concentreremo in particolare sulla relazione tra cani e anziani.

In pochi, probabilmente, si sono avventurati a leggere le evidenze scientifiche che confermano i benefici di un cane nella propria vita, soprattutto quando si è anziani.

In questo articolo adotteremo un approccio leggermente inusuale, poiché invece di elencare semplicemente i pro di questa simbiosi, presenteremo diversi studi che confermano in maniera obiettiva i benefici che derivano dall’unione tra cani e anziani.

Studio longitudinale tra cani e anziani

Questo primo studio indaga sulla relazione tra le condizioni fisiche delle persone in età avanzata e la presenza di un animale nella loro vita quotidiana:

  • È stato formato un gruppo campione di oltre mille persone al di sopra dei 65 anni, con un cane o meno.
  • Ogni partecipante è stato sottoposto a un questionario telefonico che includeva domande su dati demografici e condotte diarie. È stata realizzata anche una scala di attività della vita quotidiana (ADL), che comprendeva azioni come salire le scale, percorrere certe distanze a piedi, eseguire esercizi intensi, piegarsi sulle ginocchia e adottare certe posizioni. Infine, è stato quantificato il benessere fisiologico dell’individuo sulla base di diverse domande.
  • Le persone sono state monitorate durante un anno.

I risultati sono illuminanti: la presenza di un cane o un gatto in casa aumentava in modo significativo il valore dell’ADL degli anziani in linea generale.

È ben noto dalla comunità scientifica che mantenere uno stile di vita attivo riduce le probabilità di cadute e fratture, oltre a rallentare l’usura delle ossa e dei muscoli associata all’età.

Chi ha un cane esce per portarlo a spasso, cammina, gioca e interagisce con l’animale a diversi livelli. Può sembrare poco, ma questo piccolo spazio quotidiano da dedicare all’attività fisica offre grandi benefici agli anziani.

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Cani da assistenza per le persone con demenza

Questo secondo studio, pubblicato nel 2008, cerca di indagare sulla relazione tra la terapia animale e il decorso della demenza negli anziani.

  • Si è formato un gruppo casuale di 54 soggetti in età avanzata affetti da demenza. A un metà è stato assegnato un trattamento normale e all’altra metà una combinazione di trattamento normale e terapia assistita con animali (AAT) 10 volte alla settimana.
  • Gli studiosi hanno annotato i progressi di ogni paziente dopo dieci settimane di trattamento. Tra le variabili quantificate sono state osservate difficoltà cognitive, presenza di stati di agitazione/aggressione e depressione associata alla demenza.

Nel gruppo di controllo sottoposto solo al trattamento classico le variabili elencate erano aumentate notevolmente dopo il periodo di monitoraggio. Nel gruppo trattato anche con terapia assistita con animali, invece, i sintomi si erano mantenuti costanti e non si è notato un peggioramento della demenza nel tempo.

Bisogna essere consapevoli dell’assenza di trattamenti “magici” per combattere queste patologie, ma scoprire che è possibile mantenere le variabili costanti grazie all’intervento degli animali rappresenta un enorme progresso. Questi risultati dimostrano che la terapia animale potrebbe frenare i sintomi della degenerazione neuropsichiatrica negli anziani.

Diversi studi, una sola idea

Esistono innumerevoli studi come quelli presentati in questo articolo. Per esempio, un’altra ricerca condotta nel 2014 ci mostra che gli anziani con cani realizzano in media un 12% in più di attività fisica. 

L’interazione tra la persona anziana e l’animale offre diversi benefici fisici. Come i cani, anche noi siamo animali sociali e abbiamo bisogno di compagnia, seppur di un’altra specie.

In molti casi i più anziani si sentono esclusi da una società che avanza troppo in fretta e non ha il tempo di fermarsi a parlare. I cani sono esseri leali, fedeli, attenti e, soprattutto, capiscono le emozioni umane e reagiscono in base a esse. 

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Esistono dunque diverse evidenze scientifiche a sostegno dell’idea secondo cui i cani sono compagni perfetti per calmare i sintomi causati da isolamento, malattie neurodegenerative e atrofia fisica, tra altri.

Se avete trovato interessante questo contenuto, vi invitiamo ad approfondire questo affascinante tema. Troverete molti studi scientifici dedicati a queste idee.


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  • Animal-Assisted Therapy and Agitation and Depression in Nursing Home Residents with Dementia: A Matched Case–Control Trial, ScienceDirect. Recogido a 1 de mayo en https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1064748113001784.

  • Dog ownership and physical activity in later life: A cross-sectional observational study, ScienceDirect. Recogido a 1 de mayo en https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0091743514002047.


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