Aspirina ai gatti? No, ecco perché

L'aspirina può causare vari problemi di salute nei gatti che possono persino risultare fatali. Pertanto, è necessario fare attenzione a non somministrare mai questo farmaco all'animale.
Aspirina ai gatti? No, ecco perché
Cesar Paul Gonzalez Gonzalez

Scritto e verificato il biologo Cesar Paul Gonzalez Gonzalez.

Ultimo aggiornamento: 17 marzo, 2023

L’aspirina è un farmaco di uso frequente nella vita quotidiana, in quanto serve a ridurre il dolore e le infiammazioni. Sebbene questo medicinale, in dosi adeguate, sia innocuo per l’uomo, ha effetti pericolosi e persino mortali nei gatti.

Nonostante le somiglianze, il metabolismo dei gatti domestici non funziona esattamente come quello umano. Per questo motivo, alcuni tipi di medicinali hanno un effetto diverso sul loro corpo, che può essere fatale se non si fa attenzione. Continuate a leggere questo articolo e scoprite perché è sbagliato dare l’aspirina ai gatti.

Cos’è l’aspirina?

L’acido acetilsalicilico, noto commercialmente come aspirina, è un derivato della salicina che ha effetti antinfiammatori, analgesici e antipiretici. Il suo componente di origine (la salicina) è stato inizialmente isolato dalla corteccia di salice, ma la sua manipolazione chimica ha permesso di creare farmaci più efficaci.

Questo farmaco gode di grande popolarità nella medicina umana per la sua capacità di alleviare i dolori di bassa intensità, come mal di testa, mialgie e artralgie. È diventato un antidolorifico di uso abbastanza comune in casa, anche se presenta lievi effetti collaterali che spesso vengono sottovalutati. Pertanto, è necessario prestare attenzione quando lo si utilizza, soprattutto se si ha ipersensibilità al composto.

Gatto assume un farmaco.

Meccanismo d’azione dell’aspirina

L’aspirina è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) responsabile dell’inibizione dell’enzima cicloossigenasi (COX). Questo enzima è coinvolto nella produzione di prostaglandine, prostacicline e trombossani, composti essenziali nel processo infiammatorio e nel mantenimento della circolazione sanguigna.

In questa reazione, l’inibizione dell’enzima cicloossigenasi è irreversibile. Ciò significa che i livelli dei composti interessati, come le prostaglandine, impiegano più tempo per tornare ai loro livelli ottimali e l’effetto del farmaco dura più a lungo.

Sebbene la natura irreversibile della reazione sia uno degli aspetti più utili dell’aspirina, è anche la causa dei suoi effetti collaterali. Secondo un articolo pubblicato sulla Revista de la Sociedad Española del Dolor, il blocco causato dall’acido acetilsalicilico genera uno squilibrio nella via metabolica, causando la produzione di sostanze che partecipano agli effetti avversi.

Naturalmente, gli effetti collaterali dell’aspirina in genere sono lievi nel caso degli esseri umani, poiché a dosi adeguate non rappresentano un pericolo per il metabolismo. Tuttavia, questo stesso squilibrio metabolico può essere dannoso per altre specie a causa di differenze fisiologiche.

Perché è pericoloso dare l’aspirina ai gatti?

Il problema principale quando si somministra l’aspirina ai gatti è il sovradosaggio. Tutte le forme di acido acetilsalicilico esistenti sono formulate per il peso e le dimensioni dell’uomo. Pertanto, quando si somministra questo farmaco agli animali domestici, è necessario calcolare la dose e dividere la pastiglia. Questi passaggi non sono sempre precisi, il che porta a problemi di sovradosaggio.

Effetti collaterali dell’aspirina nei gatti

Naturalmente, il sovradosaggio non è l’unico problema che i gatti possono riscontrare quando assumono l’aspirina, in quanto subiscono anche diversi effetti collaterali nonostante venga somministrato il dosaggio corretto. Secondo uno studio pubblicato sul British Veterinary Journal, l’acido acetilsalicilico provoca emorragie interne e anemia che si manifestano in una sola settimana di trattamento.

Come accennato, per produrre i suoi effetti terapeutici, l’aspirina inibisce l’enzima cicloossigenasi. L’unico problema è che questo stesso enzima è un componente essenziale di altre funzioni vitali del corpo. Ad esempio, è presente nel sistema nervoso centrale, nei reni, nell’endotelio e nel tratto gastrointestinale.

Quando l’azione della cicloossigenasi è inibita, anche i processi metabolici degli apparati e degli organi che la utilizzano ne risentono. Ciò causa diverse complicazioni nella salute dei gatti, come ad esempio:

  • Problemi ai reni.
  • Emorragie interne.
  • Problemi all’apparato digerente (diarrea o sanguinamento nell’intestino).
  • Riduzione dell’efficienza della coagulazione.
  • Letargia o depressione.
  • Minzione alterata.
  • Problemi al fegato (possibile epatotossicità).

Nonostante ciò, l’aspirina è stata utilizzata occasionalmente come farmaco per il trattamento delle cardiomiopatie nei gatti. Tuttavia, il rischio che si corre è così elevato che attualmente si opta per altri farmaci con effetti simili e meno pericolosi, come il meloxicam o il clopidogrel.

Non automedicate il vostro gatto

Il gatto non deve mai assumere medicinali formulati per l’uomo senza la supervisione e la raccomandazione di un professionista. Tenete presente che il loro metabolismo è diverso dal vostro e i farmaci potrebbero non avere gli stessi effetti terapeutici.

Sebbene non ci siano ancora prove scientifiche sufficienti, alcuni specialisti ritengono che il corpo dei gatti potrebbe essere più suscettibile all’aspirina. Questo spiegherebbe perché sviluppano effetti collaterali evidenti e in così poco tempo, quando nell’uomo sono solitamente lievi a dosi adeguate.

Gatto dal veterinario.

In ogni caso, è fondamentale evitare l’automedicazione e rivolgersi al veterinario se necessario. Ricordate che solo i professionisti hanno la conoscenza per poter diagnosticare e prescrivere il medicinale corretto per il vostro animale domestico. Non mettete a rischio la sua salute e offritegli le attenzioni che merita, state certi che vi ringrazierà con grande affetto.


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