Attacchi di panico nei cani: ecco cosa fare
E’ possibile che anche i cani, come gli esseri umani, possano soffrire di attacchi di panico. Possono essere provocati da rumori forti, un incidente automobilistico o uno scontro con un altro cane. A prescindere dalla situazione, vale la pena conoscere più da vicino questa particolare fobia, per poterla prevenire, affrontare e risolvere.
Attacchi di panico: perché i cani ne soffrono?
Nella costruzione di questa situazione psicologica, concorrono vari fattori. Per esempio l’età, la razza e il bagaglio di esperienze vissute. Per esempio, un cane che è stato maltrattato, mostrerà sempre segni di ansia e paura in momenti di particolare stress o tensione. Attacchi di panico potrebbero presentarsi in presenza di urla o grida in casa nostra o in quella del vicino.
Ad ogni modo, parliamo di episodi sporadici. In realtà, le cause scatenanti di queste fobie vanno cercate nei rumori forti. Parliamo di spari, esplosioni, fuochi artificiali, tuoni o persino la sirena di ambulanze e polizia.
Questi attacchi di panico producono una serie di comportamenti abbastanza evidenti. Alcuni cani mostrano aggressività, altri paura, cercando di nascondersi o allontanarsi dal luogo per sfuggire al rumore.
In entrambi i casi, l’animale potrebbe procurarsi lesioni o ferite per il fatto di agire istintivamente, mosso dall’ansia. Anche se in molti casi non possiamo fare nulla, conviene farsi trovare pronti per ogni evenienza.
Attacchi di panico nei cani: cosa fare?
Per evitare che l’animale si faccia male, è importante imparare a reagire bene dinanzi agli attacchi di panico. Se non sapete esattamente cosa fare e come comportarvi, diventa impossibile gestire tali situazioni delicate, in cui a rischio è la salute del vostro cane.
Per prima cosa, dovrete evitare uno degli errori più frequenti. In caso di attacco, i padroni di solito cercano di calmare l’animale con parole dolci e carezze. Sbagliato: il cane interpreterà tali atteggiamenti come un premio. Ovvero, penserà che il suo modo di agire è quello corretto, approvato anche da voi.
Un altro estremo da evitare è un atteggiamento violento. Sgridare a voce alta, colpire o obbligare il vostro animale domestico a sedersi o stare calmo, peggiorerà la situazione. Attenzione: state rinforzando negativamente un momento di stress davvero pregiudizievole.
Durante un attacco di panico, il cane smette di essere l’animale che conoscete. La paura incontrollata fa scattare meccanismi che possono essere annullati solamente grazie a determinate tecniche. Per esempio, se il vostro cane è sensibile ad un determinato rumore, potrete abituarlo con una graduale esposizione ad esso. Emettete o riproducete il suono a un livello di volume sempre crescente, in modo lento e fermandolo in caso di reazione negativa.
Se non riuscite ad allenare l’orecchio dell’animale ad un determinato e spiacevole rumore, il consiglio è quello di rivolgervi al veterinario. Questo specialista saprà individuare la causa del problema e fornirvi la soluzione adeguata al caso.
Come sapere se il vostro cane soffre di attacchi di panico
Per sapere se il vostro amico a quattro zampe soffre di questa fobia, basterà osservare il suo comportamento nelle varie situazioni. Il vostro cane vi mostrerà da sé i sintomi del problema. Diventerà fondamentale fare attenzione a questi tre elementi principali:
- Forte abbaio. Se il vostro cane vi chiama abbaiando in modo ossessivo, come se si trovasse in estremo pericolo.
- Il cane fa i suoi bisogni in casa. Se non l’ha mai fatto prima, tale comportamento può essere provocato dagli attacchi di panico.
- Condotta distruttiva. Finestre, porte, mobili… L’animale fa di tutto per entrare in casa e cerca la protezione costante del suo padrone.
Fate molta attenzione a questi indizi per poter verificare, all’istante, eventuali attacchi di panico nel vostro animale domestico. Seguite i nostri consigli e rivolgetevi subito al veterinario: in gioco è la salute del vostro amato cane.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.