Bufali e allevamento: una nuova simbiosi

Ampliare le opportunità di allevamento, rendendole più varie e diversificate, migliora la qualità della vita nelle zone rurali di tutto il mondo.
Bufali e allevamento: una nuova simbiosi
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Negli ultimi anni, l’allevamento dei bufali indiani o bufali d’acqua (Bubalus bubalis) si è rivelata una delle iniziative di maggior successo per quanto riguarda l’allevamento del bestiame. Soprattutto dopo i devastanti effetti della crisi causata dalla diffusione della mucca pazza nelle fattorie in tutto il mondo.

Per questo motivo si dedica tanto impegno alla conoscenza delle particolarità di questa specie, affinché il rapporto tra bufali e allevamento si configuri come una nuova simbiosi per migliorare la qualità della vita sia dell’uomo che degli animali.

Tuttavia, non bisogna sottovalutare gli effetti negativi che può avere l’addomesticamento di una specie selvatica. Gli esperti avvertono della necessità di mantenere sempre l’equilibrio e tutelare la diversità biologica a tutti i costi. In questo articolo parliamo dell’allevamento dei bufali e che tipo di ripercussioni ha avuto finora.

Conosciamo meglio questa specie

I bufali fanno parte della famiglia dei bovini, proprio come le mucche. Possono misurare fino a 180 centimetri di altezza e pesare 1200 chili. Come molti dei bovini esotici, questi animali possiedono delle corna grandi e potenti.

Questi grandi mammiferi vengono chiamati colloquialmente “bufali d’acqua” perché preferiscono le aree allagate e paludose. Infatti, grazie agli zoccoli possenti e alti, sono in grado di camminare sul fango senza difficoltà.

Il bufalo di Murrag.

Bufali e allevamento

Decenni fa, questa specie iniziò ad essere considerata per l’allevamento grazie al suo triplice scopo: la produzione di carne, latte e lavoro. In un contesto di mercato praticamente saturo come quello di oggi, ciò rappresenta una grande opportunità per diversificare il bestiame, soprattutto nelle aree marginali dove gli altri animali da allevamento non sono in grado di adattarsi:

  • Il bufalo di fiume (Bubalus bubalis bubalis) ha dimostrato di essere un eccellente produttore di latte. Infatti, è la materia prima che viene utilizzata per realizzare la mozzarella e altri formaggi.
  • I bufali di palude (B. b. Carabanensis) sono allevati per ottenere carne e pelle e come animali da traino.

Importanza dell’allevamento dei bufali in tutto il mondo

Il bufalo d’acqua si è rivelato uno dei maggiori produttori di latte al mondo. In molti paesi l’allevamento e il mantenimento di questa specie supera persino quello del bestiame domestico tradizionale.

La maggior parte dei bufali nel mondo sono di proprietà di piccoli produttori nei paesi in via di sviluppo, che allevano uno o due animali. È il caso dell’India che, nonostante le piccole dimensioni delle sue aziende agricole, è uno dei principali produttori.

Alcuni paesi sviluppano da anni programmi di allevamento per migliorare l’allevamento dei bufali. Ciò ha permesso la creazione di diverse razze specializzate, tra cui le seguenti:

  • La razza Murrah è originaria dell’India nord-occidentale. Si caratterizza per il suo pelo nero corvino con macchie bianche solo sulla punta della coda. Pur essendo una razza selezionata per la produzione di latte, è in grado di produrre anche un’ottima carne.
  • La razza Jaffarabadi è originaria dell’India nord-occidentale e fisicamente abbastanza simile al suo parente Murrah. È buona sia per il latte che per la carne.
  • Anche la razza mediterranea è di origine indiana, nonostante sia stata definita tale in Europa. Ancora una volta, ha un’ottima carne ed è ideale per la produzione di latticini, anche nei climi tropicali e subtropicali.

Una rivoluzione per il settore lattiero-caseario

La produzione di latte di bufala è al secondo posto per importanza a livello mondiale, subito dopo il latte bovino. Ciò significa che ha superato diverse specie usate tradizionalmente per l’allevamento, come pecore o capre.

La varietà del bufalo “di fiume” costituisce il 70% della popolazione mondiale dei bufali d’acqua e il suo latte rappresenta una parte sostanziale della produzione totale di latte in India, Pakistan o Medio Oriente. Le femmine producono tra 1500 e 4500 litri di latte per ogni gestazione e hanno una vita produttiva molto lunga.

Oltre ai benefici zootecnici delle femmine di bufalo, il loro latte ha un ottimo valore nutritivo, soprattutto se utilizzato per la preparazione di prodotti derivati ​​come formaggio, burro o gelato. L’unica differenza è che contiene più grassi e lattosio del latte di mucca.

Bufali e bestiame.

L’altro lato della medaglia nel rapporto tra bufali e allevamento

La specie Bubalus bubalis non è considerata a rischio di estinzione ma, a causa del suo addomesticamento, il numero di esemplari selvatici si sta riducendo drasticamente. E pare che questo non sia l’unico problema. La più grande minaccia per questa specie di bovini è la scomparsa del loro habitat, della foresta tropicale e delle zone paludose in cui vive.

Ancora una volta, l’essere umano ha il dovere di promuovere l’equilibrio fra le specie. L’uso di nuovi terreni per uso agricolo o per la costruzione di fattorie non dovrebbe significare la distruzione degli ecosistemi. La protezione delle aree vergini deve sempre essere prioritaria se vogliamo tutelare la biodiversità.


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