Cagnolina percorre più di 300 km in segno di riconoscenza
Le storie più felici non conoscono tempo né distanza. Quando qualcuno fa del bene ad un altro essere vivente, e questo fa qualsiasi cosa pur di ringraziarlo, il mondo si trasforma per un attimo in un luogo in cui la bontà non è l’eccezione, bensì il denominatore comune.
Quando si parla di buone azioni e forme di ringraziamento, le creature a cui viene subito naturale pensare sono senza dubbio i cani. Questi animali incredibilmente nobili non si limitano a prendersi cura, a proteggere, ad amare, a giocare e sostenere incondizionatamente chiunque si mostri buono con loro; gliene saranno anche grati per tutta la vita.
Non ci credete? Questo è proprio quanto accaduto in un piccolo e tranquillo paese in Russia, dove una cagnolina ha percorso niente meno che 300 chilometri per ringraziare una donna che, poco tempo prima, l’aveva salvata da una morte imminente.
Il terribile incidente
Questa splendida storia inizia nel peggiore dei modi: nella località di Rostov, una splendida cagnolina di colore nero stava camminando tranquillamente per strada, quando venne gravemente investita da un’automobile.
Anziché assumersi la responsabilità delle sue azioni, l’autista ignorò i gemiti di dolore dell’animale e si diede alla fuga, lasciando la povera cagnolina sull’asfalto, in condizioni tali che soltanto un miracolo avrebbe potuto salvarla.
Per sua fortuna, una giovane russa di 26 anni, Nina Baranovskaya, vide la cagnolina in fin di vita sulla carreggiata e, commossa, la raccolse e la portò da un veterinario, per cercare di salvarle la vita.
Il veterinario procedette a controllare lo stato di salute della cagnolina, che era stata chiamata Shavi da Nina,rendendosi tristemente conto che, oltre a varie lesioni interne, l’animale presentava ustioni su due zampe; ciò riduceva di molto le speranze che tornasse a camminare.
Il soddisfacente recupero della cagnolina
Grazie alle cure del veterinario, la cagnolina è fortunatamente riuscita a riprendersi del tutto, riacquistando la capacità di camminare su tutte e quattro le zampe. Tuttavia, prima di poter tornare alle sue normali abitudini e recuperare la totale mobilità, Shavi ha dovuto realizzare molteplici esercizi, poiché le ferite da ustione sono spesso causa di forte dolore.
Di fronte alla delicata situazione, Baranovskaya si è presa l’impegno di accompagnare Shiva durante l’intera fase di recupero per poi, una volta guarita, cominciare a contattare amici e familiari alla ricerca di una casa. Prima dell’incidente, infatti, la cagnolina viveva per le gelide strade di Rostov, senza che nessuno si prendesse cura di lei.
Dopo aver finalmente trovato una famiglia disposta ad adottarla, la ventiseienne si è separata da Shiva, fiera della sua forza, del suo coraggio e delle sue capacità di sopravvivenza e ripresa.
L’addio sembrava definitivo, un ultimo saluto che nessuna delle due avrebbe potuto dimenticare, un momento reso magico dallo spirito impavido di Shiva e dalla generosità dell’anima di Baranovskaya. Eppure, l’epilogo che il destino aveva in serbo per loro era ancor più commovente.
Chilometri di amore e riconoscenza
La nuova vita della cagnolina cominciò tranquillamente nella casa dei suoi nuovi padroni, fino a quando, in un freddo pomeriggio, Shavi scomparve misteriosamente. Dopo averla cercata dappertutto, i proprietari persero le speranze, ed interruppero le ricerche.
Ma Shiva non aveva certo intenzione né di tornare alla dura vita di strada, né di abbandonare la sua nuova casa. La cagnolina, mossa dall’amore per la donna che l’aveva salvata, intraprese un incredibile viaggio per ringraziarla del suo nobile gesto.
La cagnolina ha camminato per ben 320 chilometri prima di incontrare Baranovskaya, la quale, vedendola camminare in salute, è scoppiata a piangere per l’emozione, abbracciandola con forza.
Di nuovo insieme
Autore: Eduardo Millo
Non è stato facile, per la donna, riconoscere la scelta di Shavi di percorrere tutti quei chilometri soltanto per ritrovarla e offrirle il suo amore.
Finalmente insieme, la nuova padrona ha abilitato uno spazio per la cagnolina all’interno della sua casa, dove convive adesso con la donna e sua figlia. Le tre formano ormai una bellissima famiglia in cui regna l’amore e la solidarietà.
Al mondo ci sarebbe senz’altro bisogno di più persone dal cuore gentile come quello di Baranovskaya e dal coraggio di Shiva, nella speranza che vicende come queste non siano più l’eccezione, ma si trasformino in fenomeni comuni, normali, quotidiani.
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