Cane alla catena salvato dai vicini di casa
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
A proposito di crudeltà verso gli animali, la cronaca ci ha riportato il caso di un cane che, tenuto continuamente alla catena e con il muso imbavagliato, è stato salvato dai vicini di casa.
Il padrone del cane lo ha tenuto per molto tempo in queste condizioni. L’animale passava le sue giornate solo, legato alla catena e con il muso bloccato dal nastro adesivo. I vicini hanno chiamato più volte la polizia che non è mai intervenuta.
Sentendosi impotenti, i vicini di casa hanno deciso di far da sé. Hanno saltato il muro che separava l’appartamento, sono entrati in casa e hanno portato via il cane dal suo inferno quotidiano.
Altre storie di cani alla catena
Benji ha vissuto una situazione simile. Il cane è rimasto alla catena per molti anni, era ridotto pelle e ossa. Ora ha cominciato una nuova vita, ha recuperato peso e vigore ed è felice grazie ad un gruppo di persone che lo hanno salvato.
Non solo era denutrito, ma aveva il corpo pieno di ferite perché veniva colpito con le pietre. Quando Benji è stato tratto in salvo, ha pianto senza sosta. Chi lo salvato ha fatto il possibile per farlo sentire a suo agio. Prima di darlo in adozione è stato necessario curargli le ferite e fargli riprendere peso. Un compito importante è stato aiutarlo a riacquistare fiducia, a capire che non tutti gli esseri umani sono crudeli.
Una settimana dopo la liberazione, Benji aveva già un amico. È stato ospitato presso diverse famiglie provvisorie per farlo abituare alla nuova vita. Alla fine ha trovato la sua famiglia definitiva; ha smesso di essere un cane alla catena, la sua padrona lo adora e altri fratellini della stessa specie lo hanno accolto come uno di loro.
Come dobbiamo comportarci di fronte alla crudeltà verso gli animali?
- La prima cosa da sapere è che si tratta di un reato punibile ai sensi del codice penale. È inoltre un reato di azione pubblica, cioè può essere denunciato da chiunque.
- Occorre fornire il maggior numero di dati sopra le condizioni dell’animale, fotografie, riprese video, testimoni, rapporti del veterinario, autopsie etc.
- È necessario inoltre raccogliere più informazioni possibili sul maltrattatore: nome, indirizzo e altre informazioni utili.
- Di fronte ad un caso di maltrattamento animale, è possibile fare una denuncia penale per avviare un procedimento giudiziale e far sì che il reato venga punito.
- L’iter di indagini e sanzioni in caso di maltrattamento sarà simile a quello utilizzato per altri reati comuni.
Alcune norme sul randagismo
- Spetta unicamente al servizio sanitario delle Asl l’accalappiamento dei cani randagi e, in casi estremi, la loro soppressione.
- La soppressione dei cani è consentita esclusivamente quando l’animale è gravemente malato, incurabile o di comprovata pericolosità. Alla soppressione provvedono in modo eutanasico medici veterinari iscritti all’ordine professionale.
- Esistono regolamenti comunali e regionali che possono fissare il numero massimo di animali che è possibile detenere nelle abitazioni private e nei canili.
- Il possesso di animali in edifici privati oltre ad essere soggetto a regolamento può essere disciplinato dalle norme condominiali. Un regolamento condominiale non può vietare il possesso di animali domestici, tuttavia può imporre disposizioni da rispettare circa i rumori molesti, l’igiene e la sicurezza.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.