Il cane che attraversò in bici il Perù
Il Perù è un paese che viene considerato da molte persone uno dei più belli dell’America Latina, in quanto può contare su una cultura fantastica e un’impressionante qualità architettonica, che trasforma questa nazione in una delle più affascinanti per i turisti di tutto il mondo.
Il Perù è un luogo sublime che, oltre a poter essere visitato nel modo più convenzionale e turistico, può anche essere attraversato in modi alternativi, ad esempio camminando con lo zaino in spalla.
Viaggiare in questo modo è certamente spettacolare, anche se rende impossibile portarsi dietro i propri animali perché i larghi tragitti e le caratteristiche di alcuni luoghi che vengono visitati possono essere alquanto pericolosi per loro, tanto che la maggior parte delle volte si opta per lasciarli a casa.
Oggi però vi raccontiamo la storia di un padrone che, non volendo lasciare il suo cane a casa, decise di portarlo con se per scoprire insieme le meraviglie del Perù.
Amici inseparabili
Tutto ebbe inizio quando Claudio Alfonso e la sua fidanzata Angelica Gutierrez si recarono in Perù, per attraversarlo da cima a fondo in un viaggio che avrebbe rappresentato per loro un’esperienza nuova ma allo stesso tempo conosciuta, dato che avevano già visitato altri paesi del Sudamerica.
Una volta arrivati in Perù, Claudio cominciò a provare molta nostalgia del suo affezionato labrador di 3 anni, di nome Bumer, un cane non solo bello e amorevole, ma anche incredibilmente fedele. Per questo, Claudio prese una decisione tanto audace quanto incredibile.
Dopo aver parlato con Angelica, i due decisero infatti di prendere il primo aereo per il paese da cui provenivano, la Colombia, per andare a prendere il loro amico a quattro zampe che avevano nel frattempo affidato alle cure del padre di Claudio.
Nonostante la decisione fosse assolutamente audace, il padrone di questo bellissimo cane color cioccolato rassicurò tutti che, anche se il cane sarebbe andato con loro, sarebbero sempre stati attenti al suo stato di salute e alla sua comodità e se si fosse verificano qualsiasi imprevisto, sarebbero ritornati nuovamente in Colombia, mettendo al primo posto le necessità del loro animale.
Attraversare il Perù in bici
Vi starete chiedendo di certo come riuscì Bumer ad attraversare tutto il Perù in un viaggio “zaino in spalla”. Ebbene, Claudio e Angelica disegnarono per lui una specie di bicicletta, con uno spazio nella parte posteriore in cui l’animale poteva accomodarsi senza correre alcun tipo di pericolo.
Nonostante viaggiò principalmente in questo curioso veicolo, al cane non mancarono le occasioni di passeggiare accanto ai padroni e di vivere l’incredibile esperienza di percorrere quei magici e sconosciuti luoghi ricchi di fascino.
Secondo quanto ha raccontato Claudio, queste passeggiate duravano solo dalle 7 alle 10 di mattina, perché il sole poi diventava talmente forte da obbligarli a riposare per poi riprendere il loro percorso nel paese degli Incas, in modo tale che il cane non si affaticasse troppo.
Sebbene alcune zone risultarono davvero molto complicate da percorrere, i tre riuscirono ad attraversare tutto il Perù in 8 mesi circa, tempo durante il quale il cane si trasformò nell’autentica stella di ogni città o paesino che il gruppetto visitava. La gente si mostrava amorevole con Bumer, tutti lo accarezzavano e auguravano ai tre di proseguire al meglio la loro avventura.
Il loro passaggio attraverso il paese suscitò tanto interesse che, oltre ad essere invitati in una trasmissione televisiva per raccontare la loro storia, una famosa marca di cibo per cani offrì ai tre la consulenza di un veterinario e tutto il cibo di cui aveva bisogno Bumer per il viaggio.
Indimenticabile
Dopo la fine di questa avventura, Bumer continuò a godersi la vita per altri 11 anni, durante i quali visse insieme a Claudio innumerevoli esperienza senza eguali.
Nonostante il cane non poté più accompagnare il suo padrone in avventure simili, Claudio non trascorreva mai più di 15 giorni senza ritornare a far visita al suo labrador, per vedere se soffriva la sua assenza e per passare del tempo con lui prima di proseguire i suoi viaggi.
Bumer morì all’età di 14 anni e chi lo ricorda con affetto non è solo Claudio, ma anche tutte le persone che lo incontrarono in Perù, seduto allegramente nella sua bicicletta.
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