Cani pericolosi: esistono?
Gli esperti dicono che non esistono di per sé cani pericolosi. Pericolosi sono i proprietari che, per irresponsabilità o maltrattamenti, possono trasformare un cane, di ogni razza e dimensione, in un animale che rappresenta una potenziale minaccia per loro stessi e per gli estranei. Tuttavia, sono molti i paesi che insistono ad elaborare elenchi di cani che possono comportare un rischio per le persone.
Il pericolo di essere un padrone irresponsabile o violento
Quando qualcuno adotta o acquista un cane, si suppone che si assuma la responsabilità – oltre che di fornirgli le cure di cui ha bisogno – di renderlo socievole ed educarlo in modo adeguato.
Dall’altra parte, i cani che le norme considerano come “potenzialmente pericolosi” sono – in realtà – animali grandi e forti che, in caso di attacco, provocherebbero gravi danni agli esseri umani.
Ma qualsiasi peloso può trasformarsi – o meno – in un rischio, non solo se non è stato ben educato e reso socievole. Può anche diventarlo se lo si espone a vari tipi di maltrattamento. Tra questi:
- Umanizzarlo all’estremo
- Lasciarlo sempre legato e solo per fare la guardia, per esempio, ad una proprietà.
- Picchiarlo o sottoporlo ad altre punizioni fisiche.
Il dibattito sul fatto che esistano cani pericolosi o padroni irresponsabili e aggressivi è sempre aperto. La verità è che gli esperti affermano che la colpa del fatto che alcuni cani possano rappresentare un rischio per gli esseri umani è principalmente dei proprietari, che non li hanno resi socievoli né li hanno educati adeguatamente. O, cosa ancora peggiore, hanno inflitto loro vari tipi di maltrattamento.
Gli umani, la principale causa dei cani pericolosi
Ammettiamo che un cane può diventare aggressivo per cause organiche. Ad esempio, se soffre di un qualche tipo di dolore per motivi diversi (otite, displasia dell’anca, ecc.).
Segnaliamo inoltre che i cani, al pari di buona parte dei membri del regno animale, tendono a presentare comportamenti violenti per questioni di istinto, quando entrano in gioco fattori come la sopravvivenza o la riproduzione.
Ma, al contrario di quanto molti pensano, l’aggressività è molto improbabile che si trasmetta da genitori a figli.
Per questo – oltre a questioni di territorialità e di dominanza – se, oltre a non educare correttamente un cane, lo si incita soprattutto a sviluppare atteggiamenti aggressivi, chi è il vero pericolo in questa storia?
Tutto sembra indicare che, nella maggioranza dei casi, i cani pericolosi non nascono, ma si creano.
I cani potenzialmente pericolosi secondo la legislazione spagnola
Al di là di tutte queste considerazioni, gli elenchi di cani potenzialmente pericolosi esistono e variano da paese a paese. E comprendono animali di razze che potrebbero arrivare a causare danni agli esseri umani in caso di aggressione.
Ciò si misura non solo in base alle dimensioni o al tipo di morso che presentano. Vengono anche considerati i cani che nel corso degli anni sono stati utilizzati per attività aggressive (difesa personale, caccia, combattimenti, ecc.).
In Spagna, il Real Decreto 287/2002, da cui si articola la legge 50/1999, stabilisce un regime giuridico di detenzione dei “cani potenzialmente pericolosi”. La lista comprende:
- Pitbull terrier
- Staffordshire bull terrier
- American Staffordshire terrier
- Rottweiler
- Dogo argentino
- Fila brasileiro
- Tosa inu
- Akita inu
Requisiti per detenere cani ritenuti potenzialmente un pericolo per gli esseri umani
Ma la legislazione ritiene anche cani potenzialmente pericolosi, al di là della razza, quelli che presentano determinate caratteristiche fisiche e di carattere. Così anche animali di grandi dimensioni, di notevole muscolatura e forza, possono rientrare nella categoria.
In ogni caso, se volete acquistare o adottare un cane che rientra in questa denominazione, dovete soddisfare una serie di requisiti. Tra di essi:
- Maggiore età
- Non aver ricevuto condanne per determinati reati (omicidio, lesioni, torture, contro la libertà o contro l’integrità morale, la libertà sessuale e la salute pubblica, associazione a banda armata o narcotraffico)
- Non essere stato privato tramite sentenza giudiziaria del diritto alla detenzione di cani potenzialmente pericolosi
- Disporre di capacità fisica e idoneità psicologica per la detenzione di questo tipo di animali
- Disporre di un’assicurazione di responsabilità civile per danni a terzi con una copertura non inferiore ai 120.000 euro
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