I cani aiutano a proteggere le donne vittime di violenza
I cani trovano impiego in moltissimi campi di grande importanza per noi. Già vi abbiamo parlato dei cani guida per i non vedenti, dei cani addestrati per il salvataggio, per l’assistenza medica, la pet therapy e antidroga. Ad un cane si può affidare un numero infinito di compiti più che lodevoli e adesso anche quello di proteggere le donne vittime di violenza.
Oggi vogliamo parlarvi dell’ultima tendenza nel campo dei cani da assistenza: utilizzarli come guardia del corpo delle donne che subiscono maltrattamenti. A sentirlo suona perfettamente logico, vero? Vediamo come è nata l’idea e come lavorano questi angeli custodi.
Cani a protezione delle donne vittime di violenza
I casi di violenza sulle donne sono leggermente diminuiti negli ultimi anni, grazie ai programmi di sostegno a favore delle donne maltrattate e a sistemi di tutela più efficaci. Ciò nonostante, siamo ancora ben lontani dall’aver sradicato questo male sociale.
Con il termine “violenza di genere” ci si riferisce di solito ad atti di violenza sulle donne, ma naturalmente può interessare anche i minori e gli uomini.
La Spagna risulta essere uno dei paesi pionieri nell’impiego dei cani a protezione delle donne vittime di violenza, attraverso un programma chiamato ESCAN, diretto da Fernando Soleto.
Il progetto coinvolge un certo numero di cani addestrati a questo scopo. Non tutte le donne potranno accedere al programma; è necessario che sia stata presentata una denuncia seguita da ordine restrittivo.
Perché è necessario il programma?
Cambiare casa o città per sfuggire alla violenza di un uomo o avere ottenuto un divieto di avvicinamento a volte non è sufficiente. Non sono pochi i casi in cui il persecutore riesce a raggiungere la sua vittima; le donne che subiscono violenza sono costrette a lasciare tutto, ma continuano a vivere nella paura.
La loro vita subisce un cambiamento drastico e diventa un semplice andare avanti senza gioia.
Per riprendere possesso di una vita normale è necessario sostegno materiale e aiuto psicologico; nel frattempo una donna vittima di abusi ha paura a camminare per strada, a relazionarsi con gli altri; paura per sé e per i propri figli.
Un cane guardia del corpo dà maggiore sicurezza, serenità e, naturalmente, fornisce una vera protezione.
Perché un cane è la protezione ideale per le donne vittime di violenza?
È ben nota la fedeltà e la lealtà dei cani. Sono disposti a fare qualunque cosa per noi, anche a costo della vita. È un loro comportamento innato che non richiede addestramento.
Immaginate fino a che punto possono arrivare a proteggere una donna maltrattata quando vengono addestrati per questo? Non c’è dubbio, affiancare un cane ad una donna è uno dei modi migliori per proteggerla.
Come lavorano questi cani?
Come abbiamo già detto, sono cani che vengono addestrati appositamente, al solo scopo di proteggere la vita e l’incolumità delle loro padrone. L’animale, secondo la normativa spagnola, essendo un cane di taglia grande dovrà portare la museruola. Si tratta però di una speciale museruola adatta all’impatto, rinforzata con lamine d’acciaio. In caso di minaccia alla donna, il cane è in grado di colpire l’aggressore con la museruola lasciandolo tramortito per il tempo necessario a chiedere aiuto.
I cani maggiormente utilizzati in questo progetto sono il pastore tedesco e il pastore belga, per vari motivi. Innanzitutto per il loro aspetto intimidatorio. Secondo, perché sono obbedienti e tenaci come nessun altro cane. Terzo, perché sanno essere aggressivi quando serve, ma sono docili con i padroni e i loro familiari.
Ancora dubbi sul fatto che il cane sia il miglior amico dell’uomo? Un motivo in più per essere grati a questi angeli che vegliano sul nostro benessere e sulla nostra vita. Speriamo che l’iniziativa spagnola contribuisca a combattere questo fenomeno diffuso e magari che venga presa come esempio nel resto del mondo.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.