I cani possono riconoscere i propri familiari?

I cani possono riconoscere i propri familiari?
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

E’ già stato detto molto sulla comunicazione tra cani ed esseri umani. Alcuni studi sostengono che gli animali possano comprendere i diversi stati d’animo delle persone, ma non solo. Sarebbero capaci di interpretare il tono in cui si parla e, persino, determinate parole. D’altra parte, nel corso dei secoli, l’uomo ha imparato a fare leva su specifiche qualità dell’animale per poter addestrare il cane al meglio. Proprio per questo continua ad essere il miglior amico dell’uomo.

Se parliamo della comunicazione tra cani, esistono interessanti domande a cui manca una risposta definitiva e assoluta. Per esempio: come comunicano i cani fra di loro? E, a livello di interazioni sociali, sono in grado di riconoscere i propri familiari?

Quesiti apparentemente banali a cui qualcuno potrebbe rispondere, anche se con una certa superficialità. Ad ogni modo, vediamo assieme cosa dicono al rispetto gli ultimi studi e la scienza.

I cani riconoscono i propri familiari?

I cani possono riconoscere i propri familiari

E’ probabile che i cani siano in grado di riconoscere i propri genitori, fratelli e sorelle. Ciononostante, questa capacità dipende più da un processo di socializzazione che da altro. Potremmo affermare che qualcosa di molto simile succede a noi umani. Senza le informazioni che possiamo ottenere dagli altri e dall’ambiente, non saremmo mai capaci di distinguere i nostri familiari, semplicemente trovandoci a contatto con loro. Ebbene, nei cani è lo stesso.

La possibilità di riconoscere i propri familiari dipende dalla convivenza che hanno sviluppato, durante il tempo e nelle varie fasi dell’esistenza. Per fare in modo che ciò funzioni, è fondamentale che il vostro cane abbia convissuto con genitori e fratelli tra i due e quattro mesi di vita. Proprio durante questo periodo si forgiano le caratteristiche di riconoscimento sociale nel vostro amico a quattro zampe.

Se, al contrario, il cucciolo viene allontanato dalla famiglia prima dei due mesi di vita, sarà molto difficile che riesca a individuare i suoi più stretti parenti. A onor del vero, esiste un’arma infallibile che permetterebbe, a qualsiasi cane, di riconoscere il nucleo familiare originale…

Il potere dell’olfatto del cane

Il vostro amico a quattro zampe sa che arrivate a casa soprattutto per via del vostro odore. Allo stesso modo, è in grado di identificare le persone tramite il suo potente ed infallibile olfatto. Anche a distanza di anni, tramite il suo preciso fiuto, i cani possono ricordare di aver già interagito con umani o altri esseri viventi.

E’ fondamentale tenere presente che il vostro animale domestico, solo per via dell’olfatto, non riuscirà mai a riconoscere i propri parenti. All’olfatto dovrà aggiungersi anche la memoria di una convivenza passata. Tornando a quanto detto nel paragrafo precedente, torna ad essere di cruciale importanza la socializzazione da cuccioli.

Alcuni scienziati hanno realizzato una serie di esperimenti per verificare se, oltre all’olfatto, esista una sorta di comunicazione visiva tra cani. Già si sa che il cane è in grado di riconoscere il volto del proprio padrone. Un processo frutto della cosiddetta ‘memoria utile’. L’ipotesi che i cani possano vedersi e riconoscersi a prima vista è davvero interessantissima.

Riconoscimento e socializzazione tra cani

E’ logico pensare che il processo di identificazione ha una valenza fondamentale nella vita di un cane. Saper distinguere amici e nemici assicura la sicurezza dell’animale e del suo branco. Parliamo di sopravvivenza, protezione e difesa della proprietà o del cibo.

E’ naturale considerare olfatto e vista come due armi istintive atte a conservarsi nell’ambiente ostile del passato. Ciononostante, la memoria canina e i suoi meccanismi per riconoscere altri esemplari sono abbastanza limitati. Ciò che possiamo dire è che tutto viene ereditato dai processi di socializzazione a cui ogni cane si sottomette e che, inevitabilmente, comporta l’assunzione di qualche rischio.

Per esempio, la convivenza pacifica tra due cani, nella stessa casa, dipenderà dalla capacità di gestione del padrone (il capobranco). Nel momento del primo incontro, davvero cruciale, occorrerà agire con intelligenza. Per esempio evitare che i cani possano provare gelosia e che uno invada il territorio dell’altro.

L’interazione sociale tra cani di razze differenti?

I cani possono riconoscere i propri familiari

In linea generale, il riconoscimento tra cani funziona attraverso tre elementi chiave. Anzitutto l’olfatto (attingendo alla memoria della socializzazione), poi alcune sostanze chimiche degli organismi e, infine, determinati atteggiamenti e gesti. Essendo un elemento cruciale, nell’esistenza canina, è pacifico pensare che non esistano grandi differenze tra razza e razza. Il fatto che due esemplari vadano d’accordo, o meno, dipenderà dalle loro percezioni soggettive.

In parole povere, la razza non è un elemento determinante negli scambi comunicativi tra cani. Certamente è giusto e doveroso che i padroni imparino a interpretare determinate posture dei propri cani. Osservare il modo in cui il vostro animale si muove, saper leggere il suo sguardo o la posizione assunta, permetteranno di associare momenti o situazioni di pace, stress o aggressività.


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