I cani sanno che ora è?
I cani sembrano avere la capacità di sapere il momento esatto nel quale rientriamo a casa, il momento nel quale li portiamo a passeggio, quello in cui andiamo a dormire e tanti altri. La domanda quindi sorge spontanea: come fanno a saperlo? Come riescono a calcolare in maniera esatta il tempo e l’ora?
Questa domanda è rimasta senza risposta per molti secoli, e bisogna inoltre tener conto del fatto che il tempo è in realtà un’invenzione umana, che non ha di conseguenza nulla a che fare con i cani. Eppure, appare chiaro come siano capaci di capire in anticipo quando accadranno certe cose, come il nostro rientro a casa.
Se vi è capitato di vedere il film Pets-Vita da Animali, vi verrà sicuramente in mente uno dei cani protagonisti. Si sedeva davanti alla porta d’ingresso a partire dal momento in cui la padrona usciva per andare a lavoro. Se aveva altro da fare, era comunque in grado di sapere il momento esatto in cui doveva farsi trovare a casa per accogliere la sua amata padrona di rientro dal lavoro.
La domanda, quindi, è sempre la stessa. Come ci riescono?
I cani hanno il nostro stesso concetto di tempo?
Come abbiamo detto, il tempo è un’invenzione umana, ma i cani, avendo passato tanto tempo in nostra compagnia, hanno assimilato molte delle nostre abitudini, e quella di misurare il tempo potrebbe essere una di queste.
Si tratta di un tema molto discusso, secondo quando afferma Locky Stewart, uno studioso dell’intelligenza canina. Si tratta inoltre di un aspetto relazionato al sistema olfattivo dei cani.
Un tema caldo a livello scientifico è sempre stato il modo in cui gli animali riescono a formare i ricordi. I cani lo fanno attraverso l’olfatto. Vediamo come.
Come funziona l’olfatto dei cani?
L’olfatto dei cani è molto diverso dal nostro. Mentre quello umano è dotato di “solo” qualche milione di recettori, quello del cane di milioni ne ha a centinaia. Se ci pensate, si tratta di una differenza notevole.
Proprio attraverso questi recettori, i cani riescono a sfruttare gli odori per creare dei ricordi nella loro mente. Ricordi dei loro padroni per esempio, di persone che conoscono o perfino di momenti in cui sono stati premiati.
L’olfatto dei cani è una meraviglia della natura, qualcosa che non si riuscirà mai a comprendere del tutto, e che possiede caratteristiche che a noi non è dato conoscere.
Ma tornando a noi, c’è quindi una relazione tra l’olfatto dei cani ed il fatto che questi riescano a capire che ora sia?
Quanto influisce l’olfatto sulla loro capacità di percepire il tempo e l’ora?
La risposta a tale domanda, una volta lette le informazioni che vi abbiamo già fornito, diventa un po’ più semplice: i cani relazionano gli odori ai momenti.
Si dice che ogni momento abbia un odore particolare, e questo è certamente vero per quanto riguarda i cani. Per esempio, i cani riescono a capire se è giorno o notte perché sanno esattamente quali sono i profumi collegati al giorno, e quali alla notte. Di conseguenza, associano ad un odore anche l’ora di andare al parco, di andare a dormire o di mangiare.
La loro memoria olfattiva permette ai cani di ricordare il profumo che hanno percepito la prima volta che li avete portati a passeggio, senza tener conto del momento della giornata (che sia quindi mattina, pomeriggio o sera). Non collegano il momento temporale, ma l’odore, così che, quando questo arriva al loro naso, lo ricollegano subito ad una determinata circostanza.
La stessa cosa avviene in occasione del vostro rientro a casa. Il cane conosce alla perfezione l’odore del momento del vostro rientro. Questi riesce a percepire il vostro profumo a diversi metri di distanza, per cui si farà trovare lì prima ancora che arriviate, perché il momento nel quale varcate la soglia di casa è associato ad un’emanazione che il cane conosce perfettamente.
Possiamo quindi concludere affermando che i cani non sanno che ora sia, perché non hanno la capacità di interpretare il concetto di tempo. Eppure, il loro potentissimo olfatto li aiuta tantissimo, ed è inoltre un mondo ancora in alcune parti inesplorato, che merita la pena di essere scoperto. Non siete d’accordo?
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