Che rischi corre un cane che mangia gli insetti?

Se il cane mangia insetti, rischia di stare male? Quali sono gli insetti più dannosi se ingeriti? Scoprite tutto sull'argomento nelle prossime righe.
Che rischi corre un cane che mangia gli insetti?
Luz Eduviges Thomas-Romero

Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Se notate che il vostro cane mangia insetti, vi sarete chiesti se è un comportamento normale o meno. Un cane sano è attento a ciò che lo circonda, quindi qualsiasi creatura che invade il suo spazio può cadere vittima dei suoi istinti. Questo comportamento è normale in un ambiente naturalizzato, ma ciò non significa che sia positivo per un animale che ha passato tutta la vita in cattività.

I cani generalmente non hanno problemi a mangiare mosche, lombrichi, grilli, ragni, cavallette e altri insetti. In realtà, la maggior parte degli invertebrati non farà altro che dare al vostro cane un pizzico di proteine extra che non comporteranno nessun danno.

Tuttavia, esistono delle eccezioni: alcuni insetti possono essere tossici o essere vettori di parassiti. Ecco alcuni degli insetti più comuni e non sicuri per il cane. Scopriteli nelle prossime righe.

Quali insetti fanno male ai cani?

Ecco alcuni insetti (e altri invertebrati) che possono far stare male il vostro cane se cerca di ingerirli.

1. Bruchi

Alcuni bruchi (larve di insetti dell’ordine dei Lepidotteri) sono in grado di iniettare veleno attraverso i loro peli urticanti se un animale si avvicina troppo a loro. Tale è il caso delle processionarie (Thaumetopoea pityocampa), tra i tanti che hanno la possibilità di iniettare veleno.

Il bruco, se è velenoso, provoca vari tipi di lesioni nei cani. I peli dell’insetto possono attaccarsi alla bocca e alla gola e causare tosse, vomito e salivazione eccessiva.

In altri casi provocano infiammazioni alla lingua, alla bocca, all’esofago e allo stomaco. Passato un certo periodo di tempo, il cane fatica a respirare, cosa che mette a serio rischio la sua vita. Se il cane ha leccato il bruco, c’è la possibilità che la lingua diventi necrotica, il che a volte porta alla completa perdita dell’organo.

Thaumetopoea pityocampa.

2. Lucciole

Se il vostro cane mangia insetti, potrebbe essere attratto dalle lucciole. Questi insetti sono sorprendenti coleotteri della famiglia Lampiridi (Lampyridae). Si distinguono per la loro capacità di emettere luce (fenomeno noto come bioluminescenza), proprietà che le rende uniche.

Rimaniamo affascinati dalla loro luce lampeggiante mentre fluttuano vicino a noi e ai nostri cani. La luce che emettono è una forma di comunicazione, ed è grazie a questa che sono in grado di attirare a sé un partner per l’accoppiamento e di avvertire i predatori di stare lontano da loro.

Questi insetti hanno una strategia di difesa, chiamata “emorragia di riflesso”. Questo meccanismo consente loro di espellere deliberatamente l’emolinfa (il sangue degli insetti). L’emolinfa contiene composti tossici chiamati lucibufagine, che sono steroidi cardiotonici e costituiscono un efficace meccanismo di difesa.

Se il vostro cane ingerisce una lucciola, può soffrire di disturbi digestivi tra cui vomito e mancanza di appetito.

Una lucciola su una foglia.

3. Farfalla monarca

Le farfalle monarca (Danaus plexippus) sono tradizionalmente considerate tossiche e dal gusto disgustoso. Ciò è dovuto al fatto che le piante di cui si nutrono (del genere Asclepiadaceae e Apocynaceae) contengono composti tossici, noti come cardenolidi, che le farfalle prendono e immagazzinano per la propria difesa.

Tali composti non sono tossici per la farfalla monarca, ma lo sono per gli uccelli, cani, gatti e altri animali che li ingeriscono. Per fortuna è raro che un cane mangi una di queste piante, il bruco o la farfalla, perché tutti e tre hanno un sapore molto amaro.

Se pensate che il vostro animale abbia mangiato un bruco o una farfalla monarca, è importante portarlo subito dal veterinario. I sintomi includono:

  • Diarrea.
  • Vomito.
  • Nausea.
  • Salivazione eccessiva.

In particolare, i sintomi diventano più gravi quando il veleno inizia ad agire sul cuore. Quando ciò accade, le sostanze chimiche, se non trattate, causano un ritmo cardiaco anomalo, tremori, debolezza, pupille dilatate, convulsioni e morte.

Bruco della farfalla monarca.

4. Insetti volanti, cimici dei letti e cicale

Anche se questi insetti non sono tossici e non mordono o pungono il vostro animale domestico, se ingeriti in grandi quantità possono causare mal di stomaco, vomito e diarrea. Le cimici dei letti hanno un sapore sgradevole e, se vengono morse dal cane, possono causare, ad esempio, salivazione eccessiva o vomiti.

Occasionalmente, se il vostro cane ha l’abitudine di mangiare insetti, potrebbe finire per esagerare e ingerirne in quantità eccessive. Mangiare troppi insetti può causare la formazione di una massa dura chiamata bezoar nello stomaco del cane o in altre parti del tratto digestivo. Per rimuoverlo, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

A volte, nel tratto gastrointestinale del cane, si può formare un ammasso di materia indigeribile, chiamato bezoar. Questa massa può essere formata da fibre vegetali, peli o parti di insetti.

La maggior parte dei bezoar passa attraverso il sistema intestinale senza bisogno di alcun trattamento, ma alcuni possono diventare così grandi da dover essere rimossi chirurgicamente. Ricordate che l’esoscheletro degli insetti è molto difficile da digerire e che può accumularsi nel sistema gastrico del vostro animale domestico.

Un gruppo di cicale sulla corteccia di un albero.

5. Coccinella arlecchino

La coccinella arlecchino (Harmonia axyridis) è originaria dell’Asia orientale. È stato introdotta negli Stati Uniti tra il 1978 e il 1981 per controllare i parassiti agricoli come afidi e cocciniglie. Al giorno d’oggi è diventata a sua volta una piaga.

In Italia è considerata una seria minaccia per le specie e gli ecosistemi autoctoni, ed è arrivata ad essere inserita nel Catalogo spagnolo delle specie esotiche invasive, approvato con regio decreto 630/2013, 2 agosto.

Anche questo insetto, se viene attaccato, utilizza l’emorragia riflessa, secernendo emolinfa che contiene alcaloidi tossici. La sua ingestione può causare ustioni chimiche alla bocca e al tratto gastrointestinale degli animali domestici, inclusi i cani.

Una coccinella arlecchino.

6. Ragni

Sebbene non siano insetti (ma aracnidi), i ragni sono quasi sempre un problema per i cani. Alcuni sono più velenosi di altri, ma in generale il cane starà male se viene morso nella zona della bocca. Il ragno eremita marrone (Loxosceles reclusa) e il ragno errante brasiliano (P. boliviensis) sono solo alcuni esempi di specie letali per questi mammiferi.

Come indicato da fonti veterinarie, questi sono i sintomi più comuni di un morso di ragno nei cani:

  • Dolore muscolare.
  • Rigidità del corpo, soprattutto quando si cerca di cambiare posizione.
  • Vomito.
  • Diarrea.
  • Tremori.
  • Agitazione e guaiti.
Vedova nera in una ragnatela.

7. Api e vespe

Sia le api che le vespe hanno pungiglioni in grado di iniettare composti tossici nella bocca del cane (o nel resto del suo corpo). I sintomi di solito non vanno oltre il gonfiore e il prurito locale, ma gli animali che ne sono allergici possono sviluppare una reazione potenzialmente pericolosa (shock anafilattico). Se il cane ha difficoltà a respirare dopo una puntura, portatelo immediatamente dal veterinario.

Le api muoiono dopo aver punto, mentre le vespe possono pungere più volte la bocca del cane se cerca di mangiarle.

Come vedono le api?

8. Millepiedi e centopiedi

I millepiedi e i centopiedi, noti anche come miriapodi, sono potenzialmente letali per i cani. I centopiedi hanno delle mascelle in grado di iniettare composti tossici molto potenti, mentre alcune specie di millepiedi secernono composti irritanti e dannosi in tutto il corpo quando si sentono minacciati.

Millepiedi e centopiedi non sono insetti propriamente detti, ma sono invertebrati in grado di causare gravi danni ai cani se questi ultimi interagiscono in modo improprio con essi.

Un millepiedi che cammina.

Ingestione di parassiti

Tenete presente che alcuni insetti sono portatori di parassiti. Pertanto, il vostro cane può contrarre vermi intestinali mangiando coleotteri, scarafaggi e grilli; inoltre l’ingestione di pulci può portare a infezioni da tenia.

La tendenza a mangiare insetti del cane è una buona ragione per adottare determinate misure preventive durante tutto l’anno. Ciò ridurrà il rischio di infezione da parassiti.

Se le abitudini alimentari del vostro cane vi danno fastidio, tenete a bada gli insetti falciando e rastrellando il prato regolarmente per ridurre l’accumulo di fogliame e simili. Tenete d’occhio il vostro animale domestico e contattate il veterinario se vedete che ha mangiato uno di questi insetti.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Parsons, J. A. (1965). A digitalis‐like toxin in the monarch butterfly, Danaus plexippus L. The Journal of physiology, 178(2), 290-304.
  • Schneider, D. (1993). Danaine butterflies: a didactic story about chemical ecology. In Biology and conservation of the monarch butterfly (pp. 19-28). Natural History Museum of Los Angeles County.
  • Dettner, K. (2015). Toxins, defensive compounds and drugs from insects. Insect Molecular Biology and Ecology, 39-93.
  • Rossini, C., Camarano, S., & González, A. (2012). Defensas Químicas en Insectos: ¿Guerra o Paz Armada? En: Temas selectos en Ecología Química de insectos. Editores Rojas JC: Malo EA. ISBN 978·607·7637·71·4. Capítulo 7: 165-187
  • Eisner, T., Wiemer, D. F., Haynes, L. W., & Meinwald, J. (1978). Lucibufagins: defensive steroids from the fireflies Photinus ignitus and P. marginellus (Coleoptera: Lampyridae). Proceedings of the National Academy of Sciences, 75(2), 905-908.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.