Conosciamo insieme i cetacei del Mediterraneo
Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez
I cetacei sono tra gli animali più affascinanti esistenti sulla terra. Questi mammiferi marini popolano i mari di tutto il mondo, ma in questo articolo parleremo in particolare dei cetacei del Mediterraneo.
Nelle acque del Mediterraneo vivono sia i grandi cetacei che quelli piccoli: dai delfini alle grandi balene e altri cetacei, fanno tutti parte delle diverse specie di cetacei del Mediterraneo. Approssimativamente ci sono 80 specie di cetacei nel mondo, e nel Mar Mediterraneo ne troviamo ben otto:
Il delfino comune
Il delfino comune (Delphinus delphis) è molto facile da distinguere: ha una regione scura sul dorso e una più chiara che può essere perfino di colore crema. Non è grande come il delfino tursiope. Di solito misura circa due metri di lunghezza.
Vive in grandi gruppi formati da 200 individui, sebbene siano stati osservati gruppi con migliaia di esemplari. Nonostante il suo nome, la conformazione dei suoi gruppi non è molto conosciuta, né lo sono i suoi censimenti.
La stenella striata
Uno dei più noti cetacei del Mediterraneo è la stenella striata (Stenella coeruleoalba). Questo animale è caratterizzato da una serie di strisce che combinano il blu scuro con i toni del grigio e del bianco e una linea che attraversa il naso e la coda attraverso l’occhio.
Sono i delfini che vediamo fare acrobazie, che di solito stanno in gruppi formati da centinaia di esemplari. I suoi salti possono superare anche i sette metri di altezza. Sebbene viva in altre parti del mondo, questa specie è abbastanza abbondante nel Mediterraneo, dove supera i 100.000 esemplari.
Il delfino tursiope: uni dei più comuni cetacei del Mediterraneo
Forse più conosciuto, il delfino dal naso a bottiglia o tursiope (Tursiops truncatus) è il primo animale a venire in mente quando si parla di delfini.
Più robusto della stenella striata e più grande, ha il corpo interamente grigio. Vive in gruppi molto più piccoli della stenella striata, che di solito non superano i 10 esemplari, sebbene si possano formare grandi congregazioni.
Sono animali costieri. Nonostante siano molto conosciuti, sono una specie a rischio, poiché solo 10.000 esemplari si trovano sulle coste del Mediterraneo.
Il capodoglio
Il capodoglio (Physeter macrocephalus) è un cetaceo famoso per avere i denti. In realtà ha i denti più grandi del pianeta. Si differenzia dagli altri cetacei nel Mediterraneo in quanto non presenta una pinna sulla schiena, ma piuttosto una gobba triangolare.
Il soffio che emette attraverso lo sfiatatoio viene deviato a sinistra. La sua testa quadrata è enorme e rappresenta un terzo della lunghezza totale dell’animale, che è di circa 20 metri.
I capodogli sono animali molto timidi e vivono in gruppi di circa 15 animali. Di solito è possibile osservarli nelle acque oceaniche, dove nuotano in profondità, quindi sono la specie che di solito affronta il mitico calamaro gigante.
La balenottera comune tra cetacei del Mediterraneo
La balenottera comune (Balaenoptera physalus) è il più grande di tutti i cetacei del Mediterraneo in quanto raggiunge i 24 metri di lunghezza: in realtà non raggiunge le dimensioni della balena blu, che è considerata in assoluto la specie più grande.
Le balenottere sono giganti marini di colore grigio scuro, con il ventre bianco. Hanno una pinna dorsale piuttosto piccola e il soffio che emanano attraverso lo sfiatatoio può raggiungere gli otto metri.
Non sono balene che si avvicinano alla costa, ma possono essere trovate in mare aperto a nuotare da sole o in piccoli gruppi con prole, anche se in certe occasioni si possono osservare dei gruppi di balene di questa specie. È considerata una specie vulnerabile nel Mediterraneo e in queste acque si trovano circa 5000 adulti.
Il globicefalo
Il globicefalo viene chiamato anche delfino pilota (Globicephala melas). È considerata la più grande specie di delfino nel Mar Mediterraneo, in quanto raggiunge i sei metri.
Va notato che le balene pilota sono considerate dei delfini, anche se il loro muso più piatto le fa somigliare ad altri cetacei di tipo diverso.
Il globicefalo è abbastanza misterioso: sebbene formi gruppi più grandi rispetto al grampo, il suo stato di conservazione è sconosciuto.
Il grampo: tra i cetacei del Mediterraneo più particolari
Il delfino di Risso o grampo (Grampus griseus) è un cetaceo grigiastro, il cui corpo si riempie di cicatrici con l’età, quindi finisce per sembrare bianco.
Questo è qualcosa di molto sorprendente che permette di differenziare la specie, sebbene la causa non sia ben nota. Le cicatrici e le ferite nei cetacei sono comuni, ma il caso del grampo è abbastanza estremo. Formano gruppi fino a 50 individui e lo stato di conservazione delle specie nel Mar Mediterraneo è sconosciuto.
Lo zifio
Lo zifio è uno dei cetacei meno conosciuti e lo zifio di Cuiver (Ziphius cavirostris) non è un’eccezione. Questo cetaceo scuro di circa sette metri vive in piccoli gruppi e in acque profonde.
Ecco perché sono poco conosciuti, nonostante il loro aspetto sorprendente. Il muso dello zifio è prominente e presenta un paio di denti nella mascella inferiore, che sporgono e gli conferiscono un aspetto un po’ grottesco.
Inoltre, questi denti sono spesso i protagonisti di combattimenti e sono responsabili del fatto che lo zifio sfoggi spesso delle cicatrici piuttosto evidenti, simili alla balena grigia pilota. Questo fenomeno può essere osservato quando questi animali appaiono morti sulla costa.
Minacce e curiosità sui cetacei del Mediterraneo
Sebbene non siano considerati residenti del Mediterraneo, le orche sono piuttosto presenti in queste acque. Questo perché sono residenti abituali nello stretto di Gibilterra, dove hanno perfezionato le tecniche di caccia del tonno rosso.
Tutte le specie di cetacei del Mediterraneo sono minacciate, in misura maggiore o minore. I motivi principali sono: la pesca eccessiva, le indagini sismiche e l’inquinamento acustico, lo sfruttamento del petrolio, i cambiamenti climatici e la plastica.
Ecco perché è di vitale importanza proteggere le balene istituendo delle riserve naturali come quella delle Isole Baleari e impedire che vengano cacciate. Solo in questo modo le balene e gli altri cetacei continueranno a popolare il Mediterraneo.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.