Dare corticosteroidi al cane: quando usarli e perché

La funzione organica dei corticosteroidi è associata al controllo di situazioni di stress o ansia.
Dare corticosteroidi al cane: quando usarli e perché
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

La somministrazione di farmaci corticosteroidi ai cani è raccomandata per varie patologie croniche e alcune carenze metaboliche.

Tuttavia, le loro proprietà curative sono soggette a molte controversie a causa dei molteplici, e spesso gravi, effetti collaterali.

In questo articolo, vi spiegheremo cosa sono i farmaci corticosteroidi, come funzionano e quando usarli, prestando particolare attenzione ai rischi e benefici per la salute dei vostri amici a quattro zampe.

Cosa sono i corticosteroidi?

Appartengono al gruppo di ormoni chiamati steroidi. L’organismo umano e animale rilascia naturalmente dosi moderate di alcuni corticosteroidi, come il cortisolo (idrocortisone) e il corticosterone.

Questi ormoni sono prodotti nella corteccia delle ghiandole surrenali, da cui derivano i loro nomi.

La funzione organica dei corticosteroidi è associata al controllo di situazioni di stress o ansia. In questi casi, piccole dosi vengono immesse nel flusso sanguigno per generare una risposta rapida all’anomalia.

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Tuttavia, il loro uso farmacologico è dovuto alla potente azione antinfiammatoria. I corticosteroidi prevengono l’accumulo di cellule infiammatorie nelle aree colpite, invertendo quindi i possibili sintomi negativi.

Quando conviene usare corticosteroidi nei cani

I corticosteroidi possono essere prescritti per via orale (pillole), applicazione topica (unguenti e creme), inalazioni e iniezioni.

La ricetta viene prescritta e firmata dal veterinario che, in base al tipo di malattia, indicherà il trattamento più efficace.

La somministrazione del cortisone punta a contenere il processo infiammatorio e alleviare i sintomi acuti generati dalle seguenti condizioni:

  • Allergie e infiammazioni dermatologiche.
  • Disturbi metabolici, come insufficienza corticosurrenale.
  • Malattie reumatiche.
  • Altre allergie e patologie respiratorie.
  • Congiuntivite allergica.
  • Sindrome nefrotica (renale).
  • Malattie autoimmuni, come Addison e Crohn.
  • Trapianto di organi.
  • Tendinite o lesioni muscolari con un alto livello di infiammazione.
  • Trattamenti palliativi per neoplasie maligne.

Polemiche sull’uso di corticosteroidi nei cani

In linea di principio, l‘uso di cortisone genera polemiche perché questo ormone non è in grado di trattare la vera causa dell’infiammazione.

Cioè, il suo effetto è palliativo, quindi può solo alleviare i sintomi in modo provvisorio.

Funzionando come altri farmaci antalgici (o analgesici) ma assai più potenti, inibiscono la funzione immunologica dei linfociti e dei macrofagi nelle regioni infiammate.

Pertanto, di solito hanno effetti immunosoppressivi che danneggiano l’organismo ed espongono l’animale vulnerabile ad altre condizioni.

Quindi, purtroppo, possono avere un effetto opposto a quello desiderato, poiché impediscono addirittura la dilatazione dei vasi sanguigni e il rilascio di enzimi, che sono cruciali per limitare in modo naturale l’infiammazione.

Lievi effetti collaterali dell’uso di corticosteroidi nei cani

In dosi moderate per trattamenti brevi, i corticosteroidi possono generare le seguenti reazioni:

  • Aumento della sete e dell’appetito.
  • Tendenza al sovrappeso.
  • Accumulo di liquidi e gonfiori in diverse regioni del corpo.
  • Cambiamenti comportamentali: ansia, disturbi del sonno, ecc.
  • Tachicardia e irregolarità del ritmo cardiaco.
  • Cambiamenti di umore.
  • Lenta guarigione.

Effetti collaterali cronici per l’uso di corticosteroidi nei cani

Gravi effetti collaterali sono stati rilevati anche a seguito di un uso prolungato di farmaci corticosteroidi nei cani.

I danni possono diventare cronici, il che influenzerà l’animale per tutta la sua vita, dal momento che richiederà un trattamento permanente.

I corticosteroidi riducono la produzione e il rilascio di muco gastrico, motivo per cui eliminano il principale strato protettivo delle pareti dello stomaco. D’altra parte, aumentano la segregazione dell’acido cloridrico, che favorisce la comparsa di gastrite e ulcere.

Molti animali domestici hanno sviluppato problemi nella fissazione del calcio, il che significa che le loro ossa sono più vulnerabili alle malattie degenerative, come la displasia e l’artrosi.

Inoltre erano più inclini a fratture e traumi a causa dell’usura della loro massa ossea.

Diverse alterazioni metaboliche sono state riscontrate in animali sottoposti ad alte dosi di corticosteroidi. Ciò include lo squilibrio nei livelli di vitamine e minerali, così come nella produzione ormonale.

I corticosteroidi interferiscono anche con il metabolismo dei carboidrati ingeriti quotidianamente nella dieta. Di conseguenza, il cane può soffrire di iperglicemia e sviluppare il diabete.

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Altri effetti collaterali del trattamento con corticosteroidi

  • Edema generalizzato dovuto ad eccessivo accumulo di liquido nella cavità addominale.
  • Usura delle strutture cardiache e aumento del rischio di infarto miocardico.
  • Aumento della pressione del bulbo oculare, che favorisce lo sviluppo di cataratta e glaucoma.
  • Grave quadro di immunodepressione.
  • Ipertensione arteriosa.

Corticosteroidi nei cani: controindicazioni

Non è consigliato l’uso di corticosteroidi nei cani affetti da gastrite (o ulcera), diabete o altre patologie cardiache e infezioni.

Ciò si deve al fatto che gli effetti immunosoppressivi potrebbero portare l’animale a morire rapidamente.

Da questa analisi, si comprende come l’utilizzo di questi ormoni debba sempre essere realizzato sotto prescrizione medica e nei casi in cui, evidentemente, i rischi legati all’assunzione siano giustificati dalla criticità della patologia sofferta dal vostro animale.


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