Cosa fare quando il cane ha le gengive sensibili

Cosa fare quando il cane ha le gengive sensibili

Ultimo aggiornamento: 21 dicembre, 2016

Anche i cani, come gli esseri umani, possono soffrire di disturbi alla bocca. Uno dei più comuni è la periodontite, causata dall’accumulo di placca e tartaro sui denti. Oggi parliamo di cani con le gengive sensibili.

Quando il cane ha le gengive sensibili

L’infiammazione delle gengive è un problema che compare nel cane adulto, di solito a partire dai tre anni di età, ed è più frequente nelle razze di piccola taglia.

Per evitare che il problema abbia conseguenze più gravi, addirittura la perdita dei denti, oltre ad una buona igiene orale occorre prestare attenzione ad eventuali segnali e sintomi. Ad esempio:

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  • Infiammazione, sanguinamento, gonfiore o retrazione delle gengive.
  • Accumulo di pus tra i denti.
  • Alito cattivo.
  • Dolore alla masticazione (un segnale è, ad esempio, un modo insolito nell’afferrare il cibo con i denti o la mancanza di appetito).

Anche i cani, come gli esseri umani, possono soffrire di vari disturbi della bocca. Uno di questi è l’infiammazione gengivale, provocata principalmente dalla placca e dal tartaro sui denti.

Le diverse fasi della periodontite

Come abbiamo accennato, la periodontite è una delle malattie gengivali più comuni nei cani. Si presenta in tre fasi: 

  • Gengivite. È un’infiammazione delle gengive causata dall’eccesso di placca batterica. In questo caso, il problema è lieve e può essere risolto con una spazzolatura regolare e accurata dei denti.
  • Parodontite moderata. È la fase in cui compaiono le cosiddette tasche parodontali. Si può notare la presenza di pus tra i denti, gengive ritirate e mobilità di alcuni denti.
  • Parodontite grave o piorrea. In quest’ultima fase, il cane corre seriamente il rischio di perdere i denti, oltre ad avere un aumento delle sacche di pus e di alito cattivo. Nella sua fase più avanzata, la piorrea può provocare altre patologie che compromettono organi importanti, come il fegato o i reni.

Cosa fare se il vostro cane ha le gengive sensibili

Se sospettate che il vostro amico a quattro zampe faccia parte del club cani dalle gengive sensibili, consultate il veterinario. Potrà fare una diagnosi corretta e indicarvi come affrontare questo problema.

Ad esempio, vi spiegherà come si spazzolano correttamente i denti del cane e vi consiglierà uno o più prodotti specifici.

È possibile che vi consigli anche qualche alimento speciale che possa aiutare a mantenere più pulita la dentatura del cane, oppure un integratore vitaminico. Se lo ritiene necessario, inoltre, può eseguire una pulizia profonda dei denti.

Qualche informazione in più sulle gengive dei cani

Tenete presente che il colore e la consistenza delle gengive del vostro animale domestico sono anche un indicatore di buona o cattiva salute.

Le gengive del cane devono essere rosate, umide e morbide al tatto. Eventuali variazioni possono indicare un problema più o meno grave che, in ogni caso, richiede una visita dal veterinario.

Le seguenti colorazioni richiedono immediata attenzione medica:

  • Le gengive pallide possono essere la conseguenza di disidratazione, anemia, cattiva circolazione o avvelenamento.
  • Se sono arrossate, la causa può essere un’infezione, lesioni all’interno della bocca o un colpo di calore.
  • Una tonalità bluastra indica mancanza di ossigeno e rischio di asfissia.
  • Gengive giallognole indicano una possibile epatite.

Come prendersi cura delle gengive del cane

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Come sempre, prevenire è meglio che curare. Ecco qualche consiglio:

  • Concordate con il veterinario ogni quanto il cane abbia bisogno di una pulizia dentale.
  • Spazzolate regolarmente i denti del vostro cane, secondo le indicazioni che vi ha dato il veterinario. 
  • Alimentate l’animale correttamente in base all’età, taglia e altre caratteristiche.
  • Controllate periodicamente che la sua bocca abbia un aspetto sano.
  • In caso di dubbi, chiedete al veterinario.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.