Cosa sono gli "inseparabili"?
È molto probabile che abbiate sentito dire qualche volta che “alcuni uccelli dovrebbero essere nutriti con delle pappette” e vi sarete chiesti: come mai? La ragione è semplice: gli uccelli chiamati “inseparabili” si nutrono principalmente di queste preparazioni.
Questi uccelli vengono chiamati così perché sono stati allevati quasi interamente dagli umani. Gli inseparabili appartengono alla famiglia degli agapornis, addestrati fin da quando erano pulcini dagli umani, per cui sono abituati al contatto con le persone.
La vita degli uccelli inseparabili
Gli agapornis o lovebirds, sono uccelli ornamentali molto affettuosi con tutti gli animali che li circondano. Hanno una canto molto particolare e sorprendente che li rende unici, oltre alle piume dai colori molto luminosi.
Gli agapornis hanno anche la particolarità di essere molto docili e propensi al contatto umano.
Infatti, sono gli animali domestici ideali per alcune persone. In che senso? Questi uccelli possono essere toccati, accarezzati e persino presi in mano quando vengono addestrati correttamente.
Ma perché questo avvenga, c’è un prezzo da pagare: purtroppo a volte, per ragioni diverse, i pulcini vengono separati dai loro genitori naturali a causa dell’azione umana.
È allora che gli agapornis finiscono per diventare uccelli inseparabili. In tenera età, come allevatori, dobbiamo offrire a questi uccellini un cibo simile a quello che viene offerto loro dai genitori.
Per sopravvivere in cattività, infatti, gli agapornis hanno bisogno di determinate condizioni e di un determinato stile di vita.
L’età è un fattore importante
Un agapornis non dovrebbe mai essere separato dal suo nido alla nascita o solo pochi giorni dopo. Questo può causare la morte improvvisa, poiché non avrà abbastanza difese per combattere le malattie comuni. L’età ideale per adottare un agapornis è tra i 25 e i 30 giorni di vita.
A questa età, invece, l’animale si abituerà molto rapidamente a essere nutrito con la siringa. In più, il legame tra di voi sarà unico. Se lo adotterete più tardi, potrete addestrarlo, ma non si affezionerà allo stesso modo.
Per identificare rapidamente l’età di un pulcino, è sufficiente controllare il piumaggio. A circa 20 giorni di vita, attraverso la muta, l’animale avrà quasi completamente cambiato il piumaggio che lo ricopriva quando stava nel guscio.
Una volta adottato il pulcino, dovrete creare per lui un nuovo nido.
Alcuni optano per una scatola di scarpe imbottita con strofinacci, al fine di simulare il calore e l’aspetto del vero nido, oltre a renderlo più piacevole.
Se scegliete questa opzione, dovrete ricordare che richiede una pulizia costante. Gli escrementi degli uccelli inseparabili sono corrosivi e dannosi. Altre opzioni altrettanto utili sono l’uso di scatole di plastica.
Una volta pronta la nuova casa, è ora di passare alla parte fondamentale: la pappetta. Questo cibo deve essere preparato con grande cura per renderlo ideale per il vostro nuovo animale domestico.
Come preparare la pappetta?
Per nutrire il pulcino, bisogna creare un composto speciale. Sul mercato esistono diversi prodotti per garantire il benessere dell’uccello quando è ancora piccolo.
La pappetta deve essere preparata ad una temperatura non superiore ai 40 °C. Inoltre, l’acqua deve essere stata bollita o imbottigliata per eliminare eventuali batteri che potrebbero danneggiare la salute dell’uccellino.
Tuttavia, la giusta temperatura non è sufficiente: anche la consistenza deve essere ideale, come quella di uno yogurt, senza la presenza di grumi e altre irregolarità che possono soffocare il vostro piccolo amico.
Una volta pronta la miscela, è ora di usare la siringa per nutrirlo. Per fare ciò, bisogna stare molto attenti per non fargli del male. I primi giorni sono fondamentali per abituarlo alla presenza della siringa e fargli capire che non gli farà del male.
Per nutrire il vostro uccellino, dovrete somministrare dosi di circa 5 millilitri di pappetta. All’inizio, l’animale avrà paura e vorrà attaccarvi con il becco sentendosi in pericolo.
Abbiate pazienza, poiché la sua fame finirà per superare la paura.
Alcuni animali possono mostrare o meno resistenza quando vengono nutriti con la pappetta. Per evitare ciò, potrete effettuare delle prove per farli abituare. È bene evitare che l’uccellino si giri su un lato o che sputi il cibo.
Frequenza dei pasti degli inseparabili
Questa procedura deve essere seguita per i primi 5 o 10 giorni per quattro volte al giorno. Dopodiché, l’agapornis comincerà ad adattarsi man mano che cresce. Dal ventesimo o venticinquesimo giorno avrete iniziato a “svezzare” il pulcino.
Dopo questa fase, dovrete cominciare a offrirgli il cibo che più tardi sarà il suo pasto normale.
Bisognerà farlo abituare, quindi all’inizio lo mischierete con un po’ di pappetta.
L’intenzione è fare in modo che entrambi i cibi siano buoni per lui. Inoltre, dovrete ridurre la dose di pappetta a solo due volte al giorno.
Dopo un po’, il vostro piccolo animale domestico sarà in grado di vivere da solo nella sua gabbia (o meglio ancora, al di fuori di essa).
Tenete bene a mente che lo svezzamento è un processo lento che potrebbe richiedere fino a un mese di tempo.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.