5 curiosità sullo smilodonte

Lo smilodonte ha abitato la Terra tra il Pliocene e il Pleistocene, ma grazie ai fossili rinvenuti sono stati scoperti alcuni fatti interessanti sulla sua vita.
5 curiosità sullo smilodonte
Georgelin Espinoza Medina

Scritto e verificato la biologa Georgelin Espinoza Medina.

Ultimo aggiornamento: 09 giugno, 2023

Tra gli animali più affascinanti mai esistiti, troviamo lo smilodonte o tigre dai denti a sciabola. Un felino feroce e iconico, ma non confondetevi: non assomigliava alle tigri attuali. La sua caratteristica più notevole erano le lunghe zanne che gli sporgevano dalla bocca. Tuttavia, questo non è l’unico fatto degno di nota che conosciamo sulla sua vita. Volete conoscere qualche curiosità sullo smilodonte?

Questo genere estinto apparteneva alla sottofamiglia Machairodontinae, che comprende 3 specie: S. fatalis, S. populator e S. gracilis. Di seguito vi mostriamo alcune caratteristiche fisiche di questo vertebrato, oltre ad alcuni fatti sorprendenti sulla sua vita, non perdeteveli.

Caratteristiche dello smilodonte

Prima di conoscere alcune curiosità sullo smilodonte, vediamo alcune caratteristiche del suo aspetto. Questo animale aveva un aspetto simile agli attuali felini, anche se con una corporatura più robusta. Aveva zampe più corte, ma più larghe e più potenti, il che suggerisce che le sue estremità fossero dotate di una grande forza.

Alcuni elementi, come la coda corta e la presenza di un metatarso corto, suggeriscono che fosse un animale più lento rispetto ad altre specie conosciute.

Le dimensioni del corpo dello smilodonte variavano a seconda della specie, con un peso compreso tra 55 e 300 chilogrammi. Smilodon gracilis era il più piccolo, con un peso compreso tra 55 e 100 chilogrammi, simile a quello di un giaguaro. Segue S. fatalis, da 160 a 280 chili, simile alla tigre siberiana. Il più grande era S. populator, con un peso compreso tra 220 e 360 chili. Si ritiene tuttavia che alcuni individui arrivassero a più di 400 chilogrammi.

Pertanto, quest’ultimo superava qualsiasi felino esistente.

Senza dubbio, l’aspetto più rilevante del suo fisico erano le lunghe zanne, presenti sia nelle femmine che nei maschi. Inoltre, le dimensioni e il peso di entrambi gli esemplari erano simili, quindi mancavano di dimorfismo sessuale. Avevano un’altezza di circa 1,15 metri, mentre i canini potevano raggiungere i 18 o anche i 26 centimetri.

Curiosità sullo smilodonte

Ora partiamo con le 5 curiosità su questo fantastico animale. Sono le seguenti.

1. Aveva un morso debole

Anche se sembra strano, una delle curiosità sullo smilodonte era che non aveva un morso molto forte, ma al contrario era piuttosto debole, se lo confrontiamo con i felini moderni. Nonostante le grandi dimensioni delle sue zanne, uno studio basato su modelli computerizzati ha rivelato che la potenza del suo morso era equivalente a un terzo di quella di un leone (Panthera leo). Si ritiene che questi risultati siano correlati al modo in cui uccidono la loro preda.

2. Il metodo di caccia era diverso da quello dei felini che conosciamo

Il metodo di caccia del genere Smilodon era diverso da quello degli attuali felini. I macairodontini azzannavano la preda al collo, dopo averla sottomessa con il loro corpo robusto. Tuttavia, il morso non aveva lo scopo di soffocare, ma le loro zanne servivano per perforare la trachea e importanti vasi sanguigni. Con questa strategia, la vittima perdeva i sensi e moriva velocemente, a causa delle ferite profonde e letali.

Alcuni dei canini degli smilodonti presentavano anche bordi seghettati, per facilitare il taglio letale sulla loro preda. In questo modo riducevano tempo e costo energetico. Questo metodo differisce da quello utilizzato dai moderni predatori felini che cercano di soffocare le loro vittime, il che comporta un enorme dispendio di energia per questi cacciatori.

3. Si nutrivano di grandi erbivori

La strategia con cui questi animali cacciano e uccidono le prede ha permesso loro di specializzarsi nella cattura di animali di grossa taglia. Tra questi possiamo citare bisonti, mastodonti, alci, bradipi giganti e persino giovani mammut.

4. Lo smilodonte ha lo stesso antenato comune delle attuali tigri

La credenza popolare che gli smilodonti siano gli antenati delle tigri e dei leoni attuali è sbagliata. Questo perché entrambi i gruppi di animali hanno un’origine comune. In particolare, risalgono a circa 23 milioni di anni fa, quando esisteva il primo felino conosciuto, chiamato Proailurus. Così, da questa creatura di dimensioni paragonabili a una lince pardina, si sono generate due linee di sangue, quella degli attuali felini e quello dei macairodontini.

5. La loro estinzione è avvenuta circa 12.000 anni fa

Smilodonte.
Smilodonte.

Le cause dell’estinzione di questi predatori apicali non sono note con certezza, ma ci sono due ipotesi principali al riguardo. Si pensa che a quel tempo, il cambiamento nella distribuzione delle grandi prede che gli smilodonti si erano specializzati a cacciare fosse la chiave della loro scomparsa.

Da un lato, per via dei grandi cambiamenti ambientali di quel periodo. E dall’altro, a causa dell’introduzione nell’ambiente dei primi esseri umani, che costituivano un’ulteriore competizione in quanto predatori all’interno dell’ecosistema.

Date queste circostanze, lo smilodonte non è stato in grado di adattarsi a consumare prede più piccole e veloci, e ha dunque esaurito le fonti di cibo. Così, altre specie più flessibili e meno specializzate nella dieta hanno tratto dei vantaggi dalla situazione, come la linea di sangue dei felini moderni.

Concludiamo così le 5 curiosità sullo smilodonte, un predatore feroce, dalla corporatura robusta e dalle grandi zanne affilate, capace di provocare ferite profonde e letali nel collo della sua preda. Come abbiamo visto, questo animale emblematico ha avuto una vita molto interessante, di cui resta ancora molto da scoprire.


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