Differenze tra animali selvatici e domestici
Tutti sappiamo che gli animali sono liberi per natura, ma le loro funzioni sono cambiate generazione dopo generazione grazie all’intervento dell’uomo. Un esempio è il caso dei cani e dei gatti, animali selvatici che al giorno d’oggi convivono con le persone.
Selezione e adattamento
Gli animali fanno parte della catena della vita, ed è per questo che molte razze e specie vivono con l’uomo.
Ma che differenze ci sono tra gli animali selvatici e quelli domestici? Prima di rispondere a questa domanda, parleremo di ciò che caratterizza quelli selvaggi.
Una loro qualità è il modo che hanno di avvicinarsi a ciò che li incuriosisce. Molti ci vanno cauti per il fatto che potrebbe trattarsi di una trappola di qualche predatore che vuole attentare alla loro vita.
Un’altra caratteristica è l’aspetto fisico: molti animali utilizzano la loro pelle e il loro pelo per mimetizzarsi con l’ambiente che li circonda per cogliere di sorpresa le prede. Ma non gli serve solo come camuffamento, ma anche come forma d’avvertimento.
I colori servono come segnali d’avvertimento da un animale all’altro per le qualità che possiede, e la maggior parte delle volte indicano un pericolo, poiché alcune specie sono velenose e lo dimostrano con dei colori vividi. Allo stesso modo, ce ne sono altre che simulano questi colori, e sopravvivono ingannando gli altri.
Adattamento e addomesticamento
I lupi sono stati i primi animali selvaggi ad essere stati addomesticati dall’uomo. Si crede che questo processo sia iniziato quando l’essere umano ha iniziato a dividere il suo cibo con un cucciolo o con un giovane adulto, avvicinando così entrambe le specie.
Questo procedimento è stato ripetuto un’infinità di volte, e ciò è dimostrato dalla grande varietà di razze di cani che esistono ai giorni d’oggi; lo stesso è avvenuto con gatti selvatici e con altri animali che attualmente vivono nelle fattorie.
Le caratteristiche di questi animali domestici sono varie: a differenza di quelli selvatici, non tendono a distaccarsi dalle persone, perdendo così quel tocco di libertà e curiosità che li identifica.
Allo stesso modo, il loro pelo perde l’aspetto rustico che si adatta al terreno per dare spazio ad uno più accettato visibilmente dall’occhio umano. Non si vedranno più quei toni che usano per confondersi con l’ambiente o i colori sgargianti che indicano un pericolo.
Molti animali subiscono delle trasformazioni fisiche che si trasmettono di generazione in generazione: alcuni riducono le loro dimensioni per essere accolti dall’uomo, e altri cambiano addirittura delle parti del corpo.
Molte razze dimostrano meno aggressività nei confronti di alcuni elementi, sia vivi che inanimati. Altre hanno degli atteggiamenti infantili molto apprezzati dalle persone, e ciò aumenta il loro potenziale come animali domestici.
Tutto in base alle loro funzioni
Per concludere, possiamo dire che gli animali selvatici sono più aggressivi e si adattano di più all’ambiente che li circonda. Quelli domestici invece si adeguano in base alla funzione che l’uomo gli ha assegnato nel corso degli anni. I cani sono dei cacciatori e dei compagni fedeli che obbediscono a qualsiasi ordine gli venga comandato.
Nel caso degli uccelli, vengono allevati come fonte di alimento di facile accesso, e ciò gli evita di entrare in un ambiente selvaggio e di esporsi agli altri predatori selvatici. Durante la caccia c’è un vincente e un perdente, e quest’ultimo pagherà con la sua stessa vita, e non parliamo solo della preda in sé per sé.
La cosa certa è che c’è un equilibrio tra tutti gli animali, dato che compiono diverse funzioni all’interno dell’ecosistema. Essendoci molti esemplari di ognuno, questo fatto potrebbe sbilanciare la catena della vita.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.