Educare il cane è una lotta tra cuore e ragione
Ricordate quando il vostro cucciolo è arrivato a casa per la prima volta? Sicuramente non avete dimenticato quello sguardo tenero e un po’ perplesso di chi si sente spaesato e catapultato in una nuova realtà , circondato da persone mai viste prima. È stato proprio in quel momento che vi siete ripromessi di prendervi cura di lui e di coccolarlo. Con il passare dei giorni, il vostro vincolo si fortificava sempre di più. Il cucciolo era impacciato e vi faceva tenerezza. Se combinava qualche guaio, o se non vi ubbidiva, chiudevate un occhio… dopo tutto era solo un cucciolo. Ma siamo sicuri che questo comportamento da parte del proprietario non sia controproducente? La questione è che, quando ci si ritrova a dover educare il cane, è molto difficile trovare il punto d’equilibrio tra l’affetto che proviamo e la razionalità necessaria per insegnargli ad ubbidire. Bisogna cercare di controllare i nostri sentimenti e le nostre emozioni, per non far capire all’animale che l’amore che proviamo per lui è il nostro tallone d’Achille. Agli occhi del nostro cane dobbiamo essere innanzitutto il capobranco.
Educare il cane: il capobranco siete voi
Ricordate quando avete messo i giornali per terra per insegnare al cucciolo che quello doveva essere il posto in cui fare i suoi bisogni? Sicuramente il cane ha cominciato a giocarci, a morderlo e a portarlo in giro per tutta la casa. Senza dubbio la situazione era esilarante, ma le risate non educano il cane. È necessario che le persone imparino ad essere il capobranco. Dovete sapere che la dominanza non mette in secondo piano l’affetto e l’amore che provate per il vostro cane. Il ruolo di capobranco si associa perfettamente a quello di proprietario amorevole. Vediamo come:
- Siate affettuosi ma decisi. Quando educate il vostro animale da compagnia e gli date un ordine, dovete essere gentili e allo stesso tempo mostrarvi decisi e seri. Il cane deve capire ciò che gli state ordinando, per rispondere nel modo adeguato.
- Dovete essere coerenti. Se avete insegnato al vostro cane a non salire sul divano, non dovete fare strappi alla regola. Se cedete, l’animale si sentirà confuso. Anche gli altri membri della famiglia devono essere coerenti con quanto insegnato all’animale. Per un’educazione seria ed efficace… coerenza innanzitutto!
- Decidete voi quando e dove. Dovete decidere voi quando e dove si mangia, si dorme, si esce, si gioca, ecc. Non può essere il cane a decidere tali cose. Con questo non stiamo dicendo che dovete essere dei tiranni, ma solo che il vostro cane deve capire che c’è un tempo e un luogo per ogni cosa.
- Non andategli dietro. Quando uscite a fare due passi dovete camminare l’uno accanto all’altro. Passeggiare non può essere una gara a chi strattona di più il guinzaglio. Se il cane tira, riprendetelo dolcemente. Se invece lo sciogliete per farlo correre liberamente ma non risponde al richiamo, rimettetegli il guinzaglio in segnale di castigo. Deve capire che voi siete il leader.
Educare un cane: Non mostrate debolezza
Forse questo titolo riassume il concetto che guida tutto l’articolo. Abbiamo ribadito in molte occasioni che i cani discendono dai lupi e che per questa ragione non sono animali solitari, ma abituati a vivere in branco. Ogni branco ha un leader e se non fate capire al vostro animale da compagnia che siete voi a ricoprire questo ruolo, ben presto si autoproclamerà capobranco. Quando si parla di educare il cane, il termine “dominanza” perde ogni connotazione negativa: il vostro amico a quattro zampe ha bisogno di vivere in branco e un branco dev’essere regolato da amore e da norme sociali. Affetto e gerarchia sono gli ingredienti necessari per allevare un cane felice ed equilibrato. Il processo educativo del cane deve cominciare da subito: è più semplice educare un cucciolo che un cane adulto, anche se con la pazienza e la perseveranza si ottiene tutto. Non dimenticate che affetto, dolcezza e comprensione non escludono decisione e coerenza.
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